Un nemico senza divisa - Top Gun Maverick
Top gun Maverick è un film del 2022, presentato all’ultimo festival di Cannes, dove ha ottenuto 5 minuti di standing ovation ed è stato anche osannato dalla critica
La mezz’ora finale è stata girata e montata in modo impeccabile, adrenalina allo stato puro. Ma il vero miracolo di questa pellicola è stato di riuscire a riportare il pubblico in sala in tutto il mondo, tranne in Italia effettivamente, ma questa…è un’altra storia. Per tale impresa si vocifera di nomination ai premi Oscar, non solamente quelli “tecnici”, ma anche per le interpretazioni e addirittura come miglior film. Insomma, sulla carta sembra tutto perfetto. Un’altra operazione di revival degli anni 80 che è riuscita a trovare un proprio spazio nel “mercato” e nel cuore del pubblico.
Il film è incentrato sul ritorno di Maverick (il sempre giovane Tom Cruise) nei Top Gun per un’ultima missione, questa volta però dovrà fare il professorone, lui che non ha smesso di fare il “giovane ribelle”, e fra i cadetti c’è anche il figlio del suo caro amico morto nel primo film. C’è sempre lo sport fatto a torso nudo, le canzoni Danger Zone e Great Balls of fire di Jerry Lee Lewis suonata al pianoforte. L’ho visto in lingua originale quindi non so se 36 anni dopo l’uscita del primo Top Gun la canzone sia stata o meno canta nuovamente in Italiano "lampi in terra, vampe di fuoco”. Un po’ come se Here comes the sun dei Beatles venisse tradotta e cantata con “Qui arriva il sole”.
Non c’è più Kelly MgGillis, che ha avuto solo il problema di invecchiare come tutte le persone normali (al suo posto una più attraente e snella Jennifer Connelly), e ci sono ancora i RayBan, il giubbotto in pelle, la Kawasaki e la Porsche, insomma…tanti bei marchi. E c’è anche un piccolo cameo di Ice Man Val Kilmer, nonostante la malattia. Infine c’è Jon Hamm che fa Don Draper, le stesse mimiche facciali, gli scatti, quell’atteggiamento autoritario e al contempo buffo che l’ha caratterizzato in 7 stagioni di Mad Men.
Quello che non c’è invece è il nemico. O meglio, ci sarebbe questo “Nemico” ostile alla Nato con un suo deposito di arricchimento dell’uranio la cui distruzione è l’obiettivo della missione, ma non è dato sapersi di che nazione si tratta, Russia? Cina? I nazisti del’Illinois? Non c’è una bandiera. Ma solo la sua base militare, i suoi aerei di ultima generazione i piloti scaltri e spietati, ma senza volto. Quali sono le motivazioni ideologiche, economiche, religiose che lo contrappongono agli Stati Uniti e al mondo “libero”? E soprattutto, quali saranno le conseguenze di questa missione se dovesse andare a buon fine?
Questo film con il suo successo planetario ha dato fiducia e speranza ad Hollywood, ma è sempre più evidente che non è ben chiaro come adeguarsi alle scelte di “mercato”. I cinesi non possono essere i nemici, perché comporterebbe la perdita di una grossa fetta di mercato. Basti pensare che l’ultima opera di Tarantino non è stata distribuita in Cina perché in una scena si prendeva in giro Bruce Lee. Quindi ultimamente erano ritornati i cattivi Russi, basta pensare a Stranger Things o 007. Ma adesso, con la guerra in Ucraina, le sanzioni, chi può essere uno stato nemico “accettabile” economicamente?Come cantava Daniele Silvestri.
“Il mio nemico non ha divisa
Ama le armi ma non le usa
Nella fondina tiene le carte visa
E quando uccide non chiede scusa
Il mio nemico non ha nome
Non ha nemmeno religione
E il potere non lo logora”
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