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Silviuccio è stato prescritto e, quindi, assolto. I suoi dipendenti all’attacco dei giudici. Su tutti svetta Maurizio Gasparri ma anche Renzi è messo bene
Allegri: giustizia è fatta! Questa volta il Tribunale di Milano, covo delle toghe rosse per eccellenza, ha detto no alla colpevolezza del cavaliere Berlusconi. E’ una grande vittoria non solo del Presidente ma della democrazia. Ed è anche una batosta per il Pm Fabio De Pasquale che addirittura aveva chiesto 5 anni di carcere per quella mammoletta di Silviuccio, l’uomo marrone ingrugnito che tutto il mondo c’invidia e che per anni ha deliziato con le sue barzellette e le sue canzoni.
Io ci ho capito poco del processo, ma una cosa è certa ed è che il Presidente è di nuovo fra noi e può, legittimamente, aspirare al Quirinale. D’altronde, come dice il Sobrio, Berlusconi è uomo di Stato e, quindi, dico io, perché non potrebbe diventare presidente della Repubblica?
Ma torniamo al processo o, meglio, all’assoluzione. Checché ne dicano i nemici del povero Silvio, se non è andato in galera e perché non è colpevole. La prescrizione? Certo, ma visto che è legge dello Stato... Ma s’è l’ha fatta per sfuggire alla galera! rispondono i suoi detrattori. Embè. Cosa ha detto la presidente del Tribunale giudicante, Francesca Vitale? Ha detto: "di non doversi procedere nei confronti di Silvio Berlusconi per intervenuta prescrizione".
"Non doversi procedere", chiaro? Che figata! Ho visto una fotografia dopo la lettura della sentenza dell’avvocato Ghedini. Era raggiante, solare. Se la rideva tutta senza vergogna. L’avvocato è anche onorevole e prende da noi i soldi, non va in Parlamento perché è impegnato a difendere il suo principale e, insisto, noi continuiamo a pagarlo. Siamo dei grandi! Ma a parte Ghedini, sono stato molto impressionato dalle dichiarazione di alcuni personaggi del Partito della libertà con in testa l’ometto con cappuccio e grembiulino di Licio Gelli, il grande Fabrizio Cicchitto, un socialistino di complemento che ha parlato di "assoluzione".
Bisogna dire che tutti sono stati all’altezza della situazione. Sono dichiarazioni profonde, forbite, pensate, che fanno riflettere. Sentite un po’ cosa dice Angelino l’avvocatino. A lui non fa difetto certamente il pensiero anzi al plurale perché nel cervello, molto spazioso ‒ vista la fronte alta, diciamo così una fronte da atterraggio ‒ di pensieri ne ha in abbondanza. Quando abitava ancora a Palermo certe parole non le conosceva neppure. Da quando è stato mandato, dal principale, in trasferta a Roma, parla come uno che se intende e così usa termini come "folle corsa" del Pm (ve lo immaginate De Pasquale che corre follemente), "calcolo della prescrizione", "ragioni difensive". Anzi la frase ve la dico interamente perché dovete tenerla in biblioteca: "E’ finita la folle corsa del Pm e il tentativo di taroccare il calcolo della prescrizione pur di ottenere la condanna, solo morale, di Berlusconi. Spero che i Giudici di Appello possano esaminare più serenamente le ragioni difensive".
Capito? No? Rileggetela con calma. Hanno tentato di taroccare il calcolo della prescrizione per fortuna che c’erano quelle volpi di Ghedini e Longo che hanno bloccato tutto. E poi si trattava sì di condanna, ma solo morale.
Anche a "sinistra" sono stati contenti dell’assoluzione di Silvio. Un tal Matteo Renzi, per caso sindaco di Firenze ed iscritto, a sua insaputa, al Pd, ha tuonato che "Silvio Berlusconi è stato prosciolto e io spero che questo ponga fine alla lunga era delle curve e degli ultrà. Sabato Berlusconi è uscito da quel processo. E’ un libero cittadino. Questo è un fatto. E chi volesse metterlo in discussione, metterebbe in discussione anche la giustizia in questo Paese".
Ora, con molta sincerità, io non voglio mettere in discussione la giustizia e sono convinto che da sabato scorso Silvio è libero cittadino. Sono io che mi sento meno libero visto i personaggi che ci sono in giro. Anche questo è un fatto. Prosciolto? Ma cosa fuma Matteo?
Ma chi raggiunge le vette più alte è Maurizio Gasparri il cugino intelligente di Ignazio La Russa. Ha detto una cosa tanta temeraria che i giornalisti lo hanno interrotto e al grido di "Bis, bis" se la sono fatta ripetere. Sentite un po’: "Quel che è grave è che ci siano magistrati che hanno negato l’evidenza sulla prescrizione. Questa gente deve essere allontanata. Il Pm De Pasquale è stato inattendibile, non può continuare a fare il magistrato".
Dovete convenire che questa frase rappresenta la testimonianza della lotta intellettualistica che Maurizio conduce da anni. La domanda, a questo punto è: ma Maurizio è attendibile? Può continuare a fare l’onorevole? Deve essere forse allontanato soprattutto per non impressionare le giovani generazioni? Ai posteri, l’ardua sentenza. Intanto lui studia e bisogna riconoscere che affermare una cazzata ogni settimana non è cosa da poco. Studia con abnegazione e con impegno e fa tutto per migliorarsi. Ma come tutti i fascisti o ex fascisti è sfortunato nella materia prima.
Abbiamo saputo da fonte ben informata, ma anonima, che prima di fare dichiarazioni alla stampa i dipendenti di Silvio debbono consegnare a lui un foglietto con il senso di quello che vogliono dire. Maurizio si firma sempre con il tradizionale e arcaico "suo devotissimo servo". Ecco, appunto. Servo!
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