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Schizzi&Ghiribizzi n. 112 - Cronache da VLS1929 e dintorni

di Franco Novembrini - mercoledì 14 aprile 2021 - 1169 letture

Vivere a VLS1929 è bello e chi lo nega lo fa per partito preso. Un esempio lo offre il giornale on line di riferimento della Giunta il Punto che nell’ultimo numero fra gli articoli in grande rilievo ha messo la fioritura dei due bagolari, alberi chiamati anche spaccasassi o dei rosari, che hanno dovuto subire uno sfratto a causa dei lavori dell’ormai famosa e costosa piazza Europa. Ovviamente sono contento che le piante sopravvivano anche perché sono di sana e robusta costituzione come si può notare dai diversi nomi loro attribuiti.

Quello che però induce qualche dubbio sulla volontà "verde’’ di questa Giunta sono i problemi che riscontro nella mia piccola frazione nord del quartiere S. Fiorano della nostra cittadina. Dopo lettere e discussioni ormai decennali sulla gestione del verde nel campo giochi tra via de Gasperi e via Saragat, quello del famoso palo con tre telecamere abbandonate, per chi segue questa rubrica e che l’altro anno è far ripiantumare 10 alberi in sostituzione dei precedenti, espiantati improvvisamente e molto male per una curiosa pandemia arboricola. Sembrava tutto andasse bene ma fino dai primi giorni si riscontrò che gli alcuni alberi soffrivano in quanto l’innaffiatura era poco curata e per niente programmata e dire che sarebbe bastato seguire le indicazioni di un bravissimo meteorologo nostro concittadino che prevede tutto.

Quest’anno vista la siccità di questi due mesi alcune di queste giovani piante hanno sofferto e penso che tre non ce la faranno anche se ci sono stati due giorni di pioggia leggera. Io non vorrei che ci fosse una specie di razzismo verde nel senso che gli alberi piantati in periferia siano meno considerati di quelli per i quali sono corsi fiumi di inchiostro e petizioni di comitati anche perché il costo della piantumazione di questi e degli altri alberi alla fine lo pagano i cittadini. Sempre nello stesso campo giochi una ventina di giorni fa hanno tagliato l’erba, ho usato il termine inesatto di tagliare, quando per metà del campo giochi sarebbe più consono dire hanno dato una "spuntatina’’ all’erba che è già alta e lo si può constatare anche confrontarla con quella quella tagliata negli stessi giorni nelle vicinanze. Il perché succedano queste cose non so spiegarlo razionalmente, forse per la fretta e per la sicurezza che nessuno farà un controllo sull’operato.

Certo che se l’assessore alla partita andasse a leggere il manuale adottato dal Comune per il verde noterebbe una certa approssimazione nella esecuzione dei lavori, pensate che viene ancora citata la scerbatura manuale delle erbacce, che altro non è che invece di usare del diserbante togliere le radici delle piante infestanti, fare la stessa operazione a mano, cosa che senz’altro tutti avrete visto fare (sic!). Altro particolarità a questo riguardo nel campo giochi non viene raccolta l’erba "spuntata’’, la cosa se fosse fatta in montagna o in luoghi isolati andrebbe bene ma vorrei che l’assessore al verde pubblico ci facesse una passeggiata e poi con le scarpe sporche tornasse a casa ed oltretutto, in tempi di Covid, non credo sia igienicamente consigliabile. Vorrei che si ponesse una domanda: perché l’erba tagliata viene lasciata solo nei luoghi pubblici e non nei giardini privati? Ci sarà un motivo.

Lunedì essendo il comune tornato in zona arancione sono stati riaperti i giochi per i bambini e oltre all’erba che si attacca alle scarpe e che i ragazzini si portano dietro e poi ci sono quelli che anche si siedono sull’erba ci sarebbe anche un altro problemino anch’esso decennale. Il piccolo scivolo per bambini dai tre ai cinque anni non ha mai avuto una scala di risalita per cui i genitori e i nonni debbono spingerli sopra con qualche rischio, non sarebbe ora di provvedere? Una scaletta con corrimano non dovrebbe costare molto, magari risparmiando sulla favolosa tensostruttura dello sport?

Vorrei finire con il famoso palo delle tre telecamere. Giorni fa alcuni amici mi avevano preavvertito che in mattinata sarebbero arrivati tecnici dell’Enel per l’allacciamento elettrico e poche ore dopo effettivamente tre o quattro persone erano nei pressi che lavoravano, ma dopo alcuni giorni nessuna nuova il palo è ancora lì con lo sportello dei fili accessibili a chiunque e le tre telecamere spente. Ora mi domando quanto sarà costato il tutto che dopo tre anni e numerosi interventi fra chi ha fatto lo scavo, chi ha messo il palo, chi le telecamere e tanti altri interventi l’impianto non funziona ancora e quando funzionerà. Ripeto per le opposizioni in Comune si potrà mai sapere chi lo ha voluto, il perché non funziona e quanto è costato finora? Certo che non verrà segretata magari facendola passare per opera strategica comunale.

Capisco che la pratica debba passare per diversi uffici comunali e ci siano difficoltà di comunicazione ma gari usando il telefono si potrebbe sbloccarla e sapere se riusciremo a vedere le telecamere in funzione, magari con tanto di inaugurazione con taglio di nastro tricolore. Magari che ne parlino nelle apposite commissioni come hanno già fatto, anche se debbo dire che ad ogni cambio di giunta anni fa era uso fare una commissione che parlava della pista ciclabile VLS1929-Arcore che però non ha mai visto la luce.


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