S&G n. 293 - Aria viziata
Per il novello sindaco di VLS1929 alla Tagliabue Gomme Gross è tutto a posto. Qualche dubbio viene dagli abitanti nelle vicinanze, dalle opposizioni e dagli operai della ditta, ma è risaputo che non si possono accontentare tutti.
Certo se lo avessero saputo prima gli abitanti nelle vicinanze della Tagliabue Gomme Gross si sarebbero risparmiati inutili lamentele circa i pericoli di avere nelle vicinanze decine di migliaia di pneumatici all’aperto con relativi rumori e in sovrappiù folate di odori maleodoranti che, a loro dire, li costringono a tenere chiuse le finestre specie la notte e durante l’estate. Il neo sindaco di VLS1929 ha certificato che "la situazione non presenta più problemi dal 2019". Debbo ammettere facendo parte del comitato Cambiamo Aria, abbia molti dubbi insistendo affinché la Junta e il novello Sindaco facciano controlli periodici a sorpresa sulla situazione magari dandone comunicazione ai cittadini del quartiere ma non solo tranquillizzandoli. Del resto il primo cittadino è per legge il garante della salute pubblica. A complicare le cose alcune settimane fa sono stati fatti dei picchetti operai davanti alla ditta reclamando un contratto di lavoro diverso da quello attuale e un adeguamento di stipendio. Vorrei che le opposizioni prendessero contatto con il sindacato in questione e cercassero di capire i motivi e le ragioni della protesta. Riguardo poi alla storia della ditta ho i miei dubbi che tutto sia filato liscio sin dalla sua nascita, mi pare che siano stati fatti dei rilievi sia da parte dei Vigili del Fuoco che dall’Arpa e che ci furono multe di modestissimo importo che dovrebbero risultare agli atti. In alcune comunicazioni di un assessore della vecchia Junta ci fu riferito che i controlli e le sanzioni erano diverse. Ecco ora la ditta ha cambiato gestione e vorremmo, come comitato essere aggiornati sulle verifiche. Il Sindaco che garantisce che dal 2019 è tutto sotto controllo forse sarebbe più credibile se facesse seguire alla dichiarazione una certa certificazione che lo conferma.
AVIS e Associazione Caduti in guerra - L’AVIS, cioè i donatori di sangue cittadina alcune settimane fa aveva denunciato che con il calo delle donazioni potrebbe chiudere i battenti. E’ una brutta notizia che purtroppo non è isolata altre sedi si trovano in difficoltà. Bisognerebbe adottare lo slogan che l’Istituto dei Tumori di Milano ha lanciato con il suo periodico "Il Globulo" affermando che una sacca di sangue donato può salvare tre vite. Se possibile consiglierei di far tenere delle conferenze nelle scuole di ogni ordine e grado da donatori o specialisti per una campagna di sensibilizzazione dei giovani a questo problema che con l’aumento della popolazione anziana potrà divenire molto grave. In settimana è stata annunciata anche la chiusura della sede dell’Associazione Caduti in guerra, anche questa è una perdita perché tale associazione è una testimonianza di cosa lasciano le guerre, tutte le guerre, morti e invalidi non solo fra i soldati ma anche molte vittime civili. Perdere la memoria e le testimonianze di cosa sono le guerre non è un buon segnale.
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