S&G n. 296 - Il miglio verde...

I cittadini di VLS1929 e particolarmente quelli del quartiere San Fiorano sono stati funestati in questi giorni da diverse pessime notizie e tutte si trovano sull’asse nord-sud del quartiere appunto per una lunghezza di un miglio. Cominciamo dalla new entry che si riferisce alle bare abbandonate all’aperto in un angolo del cimitero scoperte, fotografate e "odorate" da un giovane e bravo giornalista del settimanale locale "Il Giornale di Vimercate". Ovviamente oltre all’odore rilasciato dai reflui delle bare ci sarebbe anche il problema igienico che riguarda la possibilità che volatili, topi e scoiattoli possano cibarsi dei frutti degli alberi caduti nelle vicinanze e divenire possibili portatori di infezioni come l’aviaria, che in Lombardia è viva e vegeta. Ma il problema è senz’altro da attribuire alla mancata osservanza dei regolamenti che certamente non prevedono l’abbandono delle bare all’aperto ma il loro corretto smaltimento.

I cittadini che abitano nei pressi del cimitero forse non si sono accorti dei cattivi odori in quanto sono già frastornati da quelli della Tagliabue Gomme Gross che in quanto a problemi olfattivi per l’ammassamento di centinaia di migliaia di pneumatici all’aperto non è seconda a nessuno ed in sovrappiù offre aggratis anche una serie di rumori molesti sia diurni che notturni. Un controllo sanitario da parte della Provincia e della Regione sarebbe necessario e tranquillizzante.

Spostandosi di pochi metri abbiamo il biglietto da visita della fu Eco City con la sua boscaglia incolta e cartelloni cadenti che stridono molto con la speculazione edilizia tanto vantata nei primi anni novanta dello scorso secolo. Chi vuole può ancora vedere su internet il progetto che prevedeva una nuova stazione ferroviaria, parco, laghetto e la visione di alcuni grandi serbatoi della Lombarda Petroli come ricordo della vecchia ed inquinante industria. Ancora pochi metri e abbiamo appunto la porzione dei terreni di questa ditta messi nuovamente all’asta dal Tribunale di Monza ad un prezzo ribassato ma che difficilmente troverà acquirenti a causa dei costi della bonifica degli stessi. Quindi i terreni rimangono ancora là mal custoditi ed esiste la possibilità di nuovi sversamenti di idrocarburi.

Della Tagliabue Gomme ci sarebbe da notare che in fabbrica esistono anche problemi con i dipendenti che chiedono un contratto di lavoro adeguato alle loro mansioni ma la multinazionale olandese, nuova proprietaria, nicchia. Spostandoci verso Nord per mezzo miglio c’è una ditta di ristrutturazioni edilizie che all’inizio del 2021 aprì un cantiere che doveva essere il suo head quarters e preannunciava di concludersi entro la fine dello stesso anno. Poco dopo il cantiere si fermò per un anno e mezzo e decine di sacchi di rifiuti speciali rimasero in un recinto all’aperto, alcuni di questi si ruppero e il vento e la pioggia sparsero il contenuto nei tombini. Ora funziona solo come deposito di materiali ed anche di sacchi di rifiuti che non fanno ben sperare. Finita qui? No! A pochi metri ed anzi con locali incistati nella ditta di ristrutturazioni edilizie c’è la Edim Bosch, ultima erede di una fonderia di pressofusione, che dalla vecchia Albertini dopo tre o quattro cambi di gestione, sempre espandendosi e cambiando nome e due capannoni abusivi condonati fu rilevata appunto dalla Edim che ora però dice di voler vendere la fonderia e licenziare 120 operai. Pensate che è durata solo cinque o sei anni ottenendo dal Comune ogni genere di facilitazione come un parcheggio che di nome e non di fatto doveva essere pubblico.

La fiaccolata delle donne - Una bella notizia è stata la fiaccolata per le vie cittadine con deposizione in piazza del Comune delle candele con i nomi delle donne uccise quest’anno. Lo spazio consente che questa breve nota ma rimedieremo alla prossima manifestazione in programma. E’ una promessa.