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Schizzi&Ghiribizzi - N. 79 - Varie ed eventuali

Discoteche, Amatrice, suicidio a Firenze, Musumeci e i migranti, Costituzione violata, Pierfrancesco Majorino

di Franco Novembrini - mercoledì 26 agosto 2020 - 2280 letture

DISCOTECHE - Chiusura bis delle discoteche. Molti personaggi come la Santanchè e Briatore piangono e si appellano ai diritti costituzionali violati: Chi sono i colpevoli? Il presidente del Consiglio Conte e per la parità di genere la sindaca Raggi, ovviamente. Sono assolti i contagiati clienti del ’’Bilionaire’’ e i numerosi dipendenti del locale. Ci sarebbe fra i colpevoli anche il sindaco di Arzachena il quale dice di agire, mentendo chiaramente, per difendere la salute dei ’’vecchi’’ come Briatore.

AMATRICE - Conte è andato in questi giorni ad Amatrice, distrutta 4 anni fa da un terremoto e ancora poco o niente si è fatto per la ricostruzione. Il presidente del Consiglio è stato fermato da alcuni terremotati e la stampa della destra si è scatenata con titoloni che consigliavano a Conte di dimettersi. Appunto. Nessun accenno a chi ha governato e poi fatto carriera ad Amatrice e dintorni quando Conte era ancora solamente un apprezzato avvocato.

SUICIDIO A FIRENZE - Un giovane ristoratore di Firenze si è suicidato a causa di un mutuo al quale non poteva far fronte per la pandemia. La sua morte è stata, ovviamente, attribuita da parte della stampa forcaiola, a Conte per i ritardi degli aiuti a ristoratori in difficoltà. Nessun accenno alla Raggi, ma nemmeno al sindaco di Firenze ed ai membri del PD al governo.

MUSUMECI E I MIGRANTI - Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, berlusconiano di ferro vuole tutti i migranti fuori dai confini della sua regione causa Covid. Ora il buon Nello si dimentica che molti ’’campi per rifugiati, simili a campi di concentramento, furono voluti da politici siciliani anche ministri dell’Interno perché alcuni loro famigli e familiari lucravano sulle rette europee per i migranti, facendo comparire 2.000 presenze dove ce ne erano 200. Ma forse il presidente si sta salvinizzandosi e si appresta a cambiare casacca a seconda dei risultati elettorali.

COSTITUZIONE VIOLATA - Per il Referendum sul taglio dei parlamentari si sta giocando con carte truccate, come ho ricordato voteranno SI’, come del resto farò io, personaggi discutibili con i quali spero di non aver mai niente da spartire e voteranno NO degli amici e compagni di tante battaglie che non mi faranno gioire in caso di vittoria. A questi miei amici vorrei suggerire che la mia decisione è dettata da due motivi che si ispirano alla Carta intesa come diceva Calamandrei che se lasciata cadere per terra o negli scaffali di una libreria non è altro che un bel tomo ben scritto, ma la sostanza della nostra carta suggerisce che sia interpretata dai contemporanei. Ora la Costituzione è sempre stata applicata poco fin dagli inizi in cui hanno agito una polizia, una burocrazia ed una giustizia ereditata in gran parte da fascismo e dai Savoia.

Chi non ricorda gli arresti a manifestanti che volevano esprimere la loro libertà di parola? Come dimenticare le stragi, sempre impunite, di sindacalisti ed operai che lottavano per una dignità del lavoro? Delle repressioni nelle fabbriche ce ne siamo dimenticati? Eppure queste cose sono successe fino agli anni 60 e dopo, quando siamo stati capaci di ottenere leggi che proteggevano i più deboli, sono cominciati i gli insabbiamenti e gli attentati, sempre impuniti o addebitati ai contestatori. Vorrei aggiungere anche tre o quattro tentativi di golpe guidati da generali ed ammiragli felloni. Altra ispirazione la trovo nella intervista rilasciata da Enrico Berlinguer che definiva i partiti ben altra cosa da quello che la Costituzione voleva. Ma una volta morto per di più ’’sul lavoro’’ Berlinguer fu presto dimenticato e si fecero avanti i miglioristi, che amavano farsi chiamare e finanziare come riformisti.

I riformisti ci sono tuttora anche se non sappiamo bene cosa vogliano riformare ed a favore di chi. Ricordo a chi se lo fosse dimenticato che nel decennale, della morte di Enrico Berlinguer, si erano talmente dimenticati di lui da invadere Roma con manifesti che invitavano, ad una manifestazione da tenersi sulla sua tomba indicando il cimitero sbagliato, segno che per dieci anni non c’erano mai stati. E dire che nell’ultimo congresso del PCI i favorevoli a Enrico erano il 98%. Ma come in Bulgaria dopo la morte nessuno lo conosceva più.

PIERFRANCESCO MAJORINO - A parte il fatto che abbia un doppio nome, cosa che mi urta, ma è una questione personale, Majorino era uno di quelli che fino a quando è stato consigliere ed assessore al Comune di Milano mi convinceva per le sue battaglie. Ora è eurodeputato e dunque dirigente nazionale del PD. In una intervista rilasciata al Fatto Quotidiano alcuni giorni fa ad una domanda sulla sindaca Raggi si è ovviamente schierato su la mala gestione del Comune di Roma. Avrei voluto sentire anche un suo giudizio sulle vicende,compreso il recente viaggio per mercanteggiare una poltrona a casa di Grillo e di certi suoi ’’peccatucci’’ avvenuti durante il recente Expo. Da milanese ed ex consigliere comunale, nonché assessore, potrebbe illuminarci, se vuole.



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