S&G n. 198
E il Bajon?
Se fossi erudito definirei la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici della Junta di VLS1929 con la frase latina "excusatio non petita, accusatio manifesta", ma l’età e il titolo di studio mi fanno preferire la la domanda: il Bajon non ce lo mettiamo?
Il fatto - Molti cittadini che abitano nei pressi del cimitero si sono lamentati del perché il cantiere che doveva servire per l’ampliamento del camposanto da due anni risulta abbandonato ed occupa parte del marciapiede di via dei Mille, costringendoli a scendere sulla strada, ma in questi giorni l’assessore alla partita ha rilasciato un’intervista nella quale, in perfetto burocratese, si autoassolve per i mancati lavori e per il persistere del disagio per i cittadini. Le colpe sono da attribuirsi: all’impresa edile che ha disdetto unilateralmente il contratto; alla impossibilità di eliminare la recinzione per la presenza di un pericoloso avvallamento; per la carenza di personale dal 2020 nell’ufficio tecnico e altre varie ed eventuali. Non avrebbe messo nell’elenco un ballo sudamericano che ebbe grande successo negli anni 50, il Bajon, al quale in una celebre canzone si attribuivano tutte le colpe possibili ed immaginabili e mi pare cosa non scusabile.
Le domande - Immagino che alla ditta inosservante siano state applicate le sanzioni di legge se non esiste un valido motivo per l’abbandono, quali e in che misura? Il pericoloso avvallamento preesisteva o è dovuto a fatto recente? La mancanza di personale all’ufficio tecnico a cosa è dovuta e se non si poteva supplire con il lavoro a distanza che mi pare sia stato usato dal Comune? Afferma anche che è stato portato avanti un grosso lavoro da parte del personale del Comune per la rotazione delle concessioni nel cimitero e che saranno liberati 190 loculi. Saranno tutti riutilizzabili o sono cambiate alcune norme? Infine sostiene di avere sul tavolo una proposta di partenariato con la cooperativa privata che gestisce le inumazioni nel camposanto ed alla quale potrebbero essere affidati i lavori per l’ampliamento dello stesso. Speriamo che si sbrighino e che tutto sia risolto prima delle prossime elezioni amministrative che ormai sono vicine. Anzi da qui in avanti terrò una specie di calendario mensile facendo data che il turno elettorale sia a maggio 2024. Chissà quante cose verranno promesse.
Le voci e i sibili - Alcune fastidiose voci, somiglianti più a sibili, sostengono che ci sarebbe anche un contenzioso con i privati per una questione di terreni, ma io credo che l’assessore ne avrebbe fatto cenno se la cosa fosse vera. Mancano 15 mesi alle elezioni.
FUOCHI DI S. ANTONIO - Questa settimana debbo accennare a due fuochi di S. Antonio, il primo che si è svolto il 17 gennaio (S. Antonio), tempo permettendo, nella piazza antistante il Municipio e che nel volantino contempla giochi per bambini, merende e grigliate, cioè un modo di intendere ecologico della tradizione di un rito paganeggiante del quale si fa un buon uso. L’altro fuoco invece si dovrebbe svolgere il giorno 22 gennaio (San Vincenzo Martire), domenica, dove gli amanti delle pire e purtroppo anche chi non parteciperà potrà godere di un ottimo aerosol, se saranno bruciati bancali, di Bromuro di Metile. Del salutare fuoco ho già scritto la scorsa settimana ma la posposizione della data mi ricorda un film di Luciano De Crescenzo dove un disoccupato non potendo comprare i fuochi di Capodanno, lo fa alla prima paga quando trova un lavoro, alla prima paga, per far felici le sue creature inventando una specie di 32 Dicembre. Ma quella era una finzione cinematografica.
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