Possibilmente

Fra Dudù e gli impresentabili. Letti separati e nuovi partiti

di Adriano Todaro - mercoledì 3 giugno 2015 - 2601 letture

Il Mattino del 22 maggio scorso, il quotidiano napoletano passato dal Banco di Napoli alla Dc e, quindi, al capomastro Caltagirone, ci fa sapere che quando, per la campagna elettorale l’Omino Ridicolo e Impomatato è arrivato in un ristorante di Posillipo, a tavola lo aspettavano già 98 persone, tra candidati e dirigenti di partito. E’ l’esempio, plastico, della crisi di Forza Italia. Non sono riusciti neppure ad arrivare a 100 persone e, in più, Dudù non c’era. In compenso, Silvio, ha risparmiato due coperti che con i tempi di crisi di oggi, è un bel risparmio. C’era comunque Francesca Pascale a dimostrazione che i fidanzatini stanno ancora assieme alla faccia di chi, da tempo, va scrivendo che sono separati in casa.

All’amor non si comanda e a riprova del perpetuo amore, la signorina Pascale ha fatto notare ai giornalisti che si è fatta tatuare, su un polso, le sue iniziali F e P, intrecciate alla S di Silvio. Tutto bene, dunque? Eh no perché i “gufi” ci sono anche e soprattutto in campo giornalistico ed ecco che Il Fatto Quotidiano dà una notizia sconvolgente: Silvio e Francesca dormono in stanze separate. In realtà non è la sola coppia che fa questo. Certo, loro si amavano alla perdizione, ma poi tutto stanca e in più dormire con un vecchio di circa 80 anni non è agevole. Provate voi a farlo. Siamo in grado, oggi, di svelare le motivazioni del perché dormono in stanze separate. Il fatto è che il vecchietto libidinoso russa, nel sonno bofonchia, strani rumori provengono dalla sua pancia e non solo dalla pancia e quando la mattina la dolce e perpetua innamorata Francesca si sveglia e lo guarda, vi assicuriamo che non è un bel vedere.

La parrucca è sempre sghimbescia, le rughe che ogni mattina stirano e asfaltano, di notte si lasciano andare e la pappagorgia aumenta, dalle orecchie, sempre più grandi, fuoriescono i peli così come dalle narici, gli occhi sono cisposi e l’alito non è certamente gelsomino. In più, l’anziano satiro non sopporta Dudù tanto che non l’ha invitato neppure al ristorante di Posillipo e Francesca si è incazzata, anche perché con Dudù e Dudina, si arrivava a cifra tonda, 100.

A Napoli l’Omino Ridicolo c’era andato per la campagna elettorale. Il risultato, alla fine, è stato 5-2 per il Pd con il 50% delle persone che non ha votato. Di questi dati non si preoccupa nessuno tanto che, come al solito, hanno vinto tutti. Il Democristiano Mai Eletto era talmente tranquillo che in attesa dei risultati elettorali si faceva una bella partita con la playstation assieme, pensate un po’, al presidente del Pd Matteo Orfini. Poi ha indossato la mimetica ed è andato in Afghanistan. Prima però ha prenotato una comparsata dalla Maria De Filippi.

Ma non vogliamo parlarvi delle elezioni quanto piuttosto di alcuni episodi di grande spessore politico. L’Antimafia, la Commissione bicamerale, aveva promesso l’elenco degli impresentabili che stazionavano abbondantemente nei due Poli. Poi è avvenuto un pasticcio all’italiana ed hanno rimandato il tutto. La presidente Rosy Bindi e il vice, Claudio Fava, si sono incavolati di brutto perché sembra che qualcuno abbia passato al Corriere, prima del tempo, i nomi. Non voglio entrare nei dettagli perché questa è alta politica ed io, come risaputo, di politica capisco poco. Noto però che il vicepresidente Fava è sempre più invischiato in queste diatribe politiche. E, sinceramente, mi dispiace. Fava figlio, era un ottimo giornalista, ha scritto libri importantissimi, sceneggiature cinematografiche esemplari come "I cento passi" e tanto altro. Ma non poteva continuare a fare tutto ciò? Che bisogno c’era di finire nella componente socialista interna al Gruppo Misto? Con i socialisti?

E a proposito di impresentabili, una di queste si è incazzata come una biscia. Si tratta di Rosa Criscuolo, scosciata e pettoruta fan di Vicenz ‘o sceriffo dopo essere stata fan di Nicola Cosentino e partecipante all’ultima cena, prima dell’arresto, di Claudio Scajola. Rosa, classe 1981, è stata chiarissima: “Ve lo dico tranquillamente, chi dice che io sono impresentabile deve andare affanculo… Ladri matricolati, avete ucciso il futuro della mia generazione, ci avete rubato il lavoro e le case, ci avete ucciso le famiglie. E chiamate impresentabile me. Ma andate a fare nel culo”. In realtà gli elettori hanno mandato lei affanculo. L’hanno votata 107 persone, praticamente qualche cugino e una cognata.

Chiaro, comunque, il concetto di Rosa? Direi che l’avvocata si esprime molto chiaramente, senza tentennamenti di sorta. Cosa che dovrebbero fare tutti gli avvocati. Noi viviamo in un Paese felice e, un po’ alla volta, il Democristiano con i Nei risolverà tutti i problemi. E’ vero, c’è il problema dei partiti e dei mille movimenti che nascono in funzione antipolitica che frenano le riforme del Grande Timoniere. Ma anche su questo aspetto il Pd – tutti uniti – senza nessuna divisione, sta lavorando.

Hanno creato un pensatoio composto da Matteo Orfini che sarebbe il presidente del partito anche se mai nessuno se n’è accorto, l’ex sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, Andrea De Maria, Nico Stumpo e Gennaro Migliore che da quando è passato da Sel al Pd lo portano in giro come la Madonna Pellegrina e lo infilano dappertutto. Hanno pensato (anche perché nel pensatoio, in genere, si pensa), hanno discusso, hanno studiato e, alla fine, dopo giorni e giorni di macerata sofferenza hanno presentato una proposta: i partiti debbono obbligatoriamente far registrare statuto e personalità giuridica. In soldoni, ad esempio, il movimento 5 stelle sarebbe tagliato fuori. I pensatori sottolineano che “i movimenti e le liste civiche che si proponevano come alternativi si sono rivelati afflitti dagli stessi fenomeni degenerativi che caratterizzano i partiti tradizionali tanto contestati”.

Ohibò! La notizia è sconvolgente ma gli scienziati del Nazareno vanno oltre e chiariscono che per avere il riconoscimento e iscriversi al registro nazionale dei partiti, è necessario la democrazia interna, la disciplina che riguarda le procedure di iscrizione e di espulsione, la tutela delle minoranze ecc. E, soprattutto, verrebbe a dire, essere sempre d’accordo con il Grande Capo.

Vabbé non angustiatevi perché vi annuncio una lieta novella, una buona notizia. Il rivoluzionario Pippo Civati ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e ha deciso di formare un nuovo partito o movimento. Boh! Insomma, anche lui si mette a disposizione e mette a disposizione di tutti la sua creatura che ha chiamato “Possibile”.

Ecco, non vorrei essere volgare ma chiaro come Rosa Criscuolo. Parafrasando il nuovo partito “Possibile” sapete cosa vi dico: “Possibilmente andate tutti affanculo”.


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