Lessico familiare

Dal progetto per i giovani ad alcuni parenti illustri. Meglio bere
“Ricerchiamo spazzini con esperienza pregressa nel settore”. Finalmente le cose, con Renzi, si muovono. Questo è uno dei tanti annunci di “Garanzia Giovani”, la creatura del governo gestita dall’ex compagno Giuliano Poletti. L’Unione europea ci ha dato un miliardo e mezzo di euro per creare posti di lavoro finalizzati ai giovani dai 15 ai 29 anni. Peccato che i figli di Poletti sono sempre a scaricare cassette alla Coop perché questa sarebbe stata un’occasione. Un’altra richiesta è “Cercasi capo cantiere. Esperienza consolidata nella mansione, almeno 10 anni”. Ora pur ammettendo che un ragazzo di 29 anni vorrebbe fare il capo cantiere, lo avrebbe dovuto essere già a 19 anni. A 19 anni? Ma mi “facci” il piacere. E non ci sarebbe qualcosa di più “intellettuale”? Certo che sì. Sentite un po’ questa: “Ricerchiamo psicologo per consulenza selezione personale. Requisiti: iscritto all’Albo, 1 anno di esperienza”.
Magari uno lo spazzino lo potrebbe anche fare ma quella definizione di “esperienza pregressa” è un po’ ansiogena e terrificante. Meglio cercare altro. Ah, ecco qui, si cerca una “Coppia di governanti esperti”. Intanto bisogna essere in due e poi due persone, mettiamo di 20 anni, che fanno i governanti esperti? Mavalà direbbe l’avvocato di Berlusconi. La realtà è che anche questo è un carrozzone, ideato, studiato, concepito per far fare affari alle aziende private, agenzie del lavoro ed Enti di formazione che nascono come funghi e che sono profumatamente retribuiti.
Intanto i figli del Giuliano continuano a scaricare cassette di frutta e a farsi un culo così. Ma qualche volte i figli, in questo caso le figlie, servono a valorizzare il lavoro e l’impegno delle madri. Prendiamo la Madonna dei Boschi Fioriti che è riuscita addirittura a cambiare la Costituzione con buona pace di Umberto Terracini che si è fatto 25 anni di galera per poterla avere ed è diventata così la Madre della Patria. Si dà il caso che la mamma della Madonna – praticamente la Nonna della Patria – che si chiama Stefania Agresti e che dirige la scuola primaria “Bani” di San Giovanni Valdarno, abbia vinto un concorso che prevedeva la possibilità di portare all’Expo un’opera fatta dai bambini della scuola e che farà parte di una video installazione. In Rete ci sono state tante polemiche ma a ben vedere inutili. Sono state selezionate le scuole con il maggior numero di bambini partecipanti, una per regione. La scuola, infatti, non è stata sorteggiata ma – come afferma opportunamente il direttore generale dell’Ovs, che ha sponsorizzato il concorso – “non avevamo la minima idea chi fosse la dirigente di quel plesso”. Insomma, è stato un caso, una coincidenza.
Ed è una coincidenza che la figlia di Ciriaco De Mita volesse fare l’assessore regionale. Il padre, classe 1928, si era speso molto con Caldoro e con Fronte Alta Alfano. Le cose, purtroppo per Antonia, 46 anni, non sono andate bene e così il padre, vecchio marpione democristiano, ha fatto il triplo salto della quaglia e si è alleato con De Luca. D’altronde, avrà pensato, se da “Vicienz ‘o sceriffo” ci stanno fascisti e inquisiti, ci può stare anche la mia Antonia che, oltretutto, ma questo lo diciamo noi, è anche una bella signora. Lei, Antonia, naturalmente non c’entra nulla e infatti afferma chiaramente parole scolpite: “Non aspiro a fare l’assessore, sia chiaro. Ma sono disposta a dare una mano alla mia terra”.
Una mano la dà anche il figlio di quello che si chiama come un dentifricio, Denis, che si sta invece specializzando nel fregare le ganasce poste dai vigili urbani alle auto in sosta. Tommaso, che vuole metterci sempre il naso, ha lasciato la sua macchinetta da 70 mila euro, un Suv Mercedes ML, in divieto di sosta, addirittura in piazza Strozzi, a Firenze. E lui s’è fregato le ganasce. Non è, questo venticinquenne, sulla buona strada per diventare un politico a tutto tondo? O anche quadro, come la sua testa?
Fra i familiari che si sono messi in luce negli ultimi tempi anche Agnese Landini che di mestiere è precarica della scuola e, per coincidenza, è la moglie del Piccolo Balilla di Rignano. Quando c’è stato lo sciopero della scuola, pochi giorni fa, lei ha annunciato che a scuola ci sarebbe andata regolarmente. Insomma ha fatto la crumira. Anche lei dà una mano alla sua terra, sia chiaro. Ed anche a suo marito. Vedi mai che in caso di assunzione fissa, Agnese possa avere il posto?
“Oggi voi del governo e della maggioranza vi state facendo la vostra Costituzione, avete escluso di discutere con l’opposizione, siete andati avanti solo per non far cadere il governo, ma le istituzioni sono di tutti. Della maggioranza e dell’opposizione”. (Sergio Mattarella, 20 ottobre 2005).
A distanza di dieci anni, lo stesso Mattarella ha firmato senza problemi l’anticostituzionale pastrocco. Quando è stato eletto avevamo scritto chiaramente che lo aspettavamo alla prova. Se si fosse comportato diversamente da Re Giorgio di Savoia, saremmo stati dalla sua parte. Il primo atto importante è stato negativo. Ma forse siamo noi che non siamo mai contenti e non condividiamo questa politica. E poi, cos’è la politica? Secondo noi la migliore definizione di “politica” è stata data da un candidato delle elezioni di Molfetta, tale Peppino Longo. Ha fatto stampare sui manifesti il suo slogan: “Politica. Bere comune”.
Un refuso tipografico? No. Qua, in questo povero Paese, sono tutti imbriachi. Longo for President!
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