Imbecilli!

Manifestazioni contro l’invasione dei negri. Ricordatevi, però, che gli italiani non sono razzisti
Non siano razzisti ma… ‒ Lo afferma una soave signora di Casale San Nicola, pochi chilometri fuori Roma, un complesso di villette, casali, centro ippico, piscina. “Non siamo razzisti, ma i negri non ce li vogliamo”. Loro, i "negri", sono chiusi su un pullman, impauriti. Sono in 19 e vengono da Bangladesh, Gambia e Nigeria. Sono scappati da fame e guerre e intendono raggiungere la Germania. Dovevano essere un centinaio, poi ridotti a 60. Ma le 250 famiglie di Casale San Nicola non li vogliono. Si fa un blocco stradale, si canta Fratelli d’Italia, qualche donna sviene per il caldo e la tensione, i fascisti di Casa Pound si mettono i caschi così come i celerini. La guerriglia può cominciare. Alla fine, 14 agenti feriti e due manifestanti arrestati.
Non siamo razzisti ma… ‒ Teresa Cafagno è la portavoce dei condomini di via Legnano a Quinto di Treviso e ha le idee chiare: “Noi non ce l’abbiamo con loro, non è razzismo né cattiveria è solo sopravvivenza: nient’altro, mi spiace”. E’ spiaciuto anche ai 101 profughi che dovevano insediarsi in questo comune di 10 mila abitanti. La carica dei 101 non c’è stata perché la prefetta di Treviso, dopo le proteste degli abitanti, aiutati dai fascisti e dal cosiddetto governatore Luca Zaia, ha fatto marcia indietro e li ha trasferiti in un’ex caserma ai confini della città. Ha le idee chiare anche il sindaco che appartiene al Pd e siccome è moderno e conosce le lingue, chiarisce e rassicura i suoi cittadini non razzisti che Quinto: “Non diventerà l’hub regionale per l’accoglienza”. Mi sa che questo, da come si esprime, twitta con Renzi. E siccome non sono razzisti, hanno pensato bene di distruggere materassi, televisori, spargere nelle strade il cibo destinato ai “negri”. Vedi mai che questi possano mangiare e dormire “a gratis”? O, addirittura, usare la carta igienica?
Non siamo razzisti ma… ‒ Anche a Genova dovevano arrivare dei profughi e la Prefettura aveva chiesto alla Curia l’uso di un seminario. Ora va bene tutto ma i seminari servono, appunto, per seminare le coscienze, per formare nuovi sacerdoti ecc. Non è che ci possiamo mettere i profughi che scappano dagli orrori delle guerre e dalla fame. E poi, belin, dobbiamo fare gli esercizi spirituali, siamo impegnati. No. Non se ne parla neppure. Ma non dite che siamo razzisti. Questa è carità cristiana.
Non siamo razzisti ma… ‒ In Lombardia si dovrebbero insediare 65 profughi ogni 100 mila residenti. La stessa cosa, più o meno, anche in altre regioni come nel Veneto. Quello che governa la Lombardia, il suonatore di piffero che ha qualche problemino con la giustizia, Bobo Maroni, tuona che “I sindaci devono rifiutarsi di accogliere i clandestini, se li prendono taglio i contributi regionali”. Naturalmente non è razzismo e, infatti, lui ha assunto le sue amiche che non erano nere ma bionde.
Non siamo razzisti ma… ‒ In ogni becera trasmissione tv, si vedono signore inferocite, signori esasperati ed esagitati che inveiscono contro il governo, i “negri” che sporcano, rubano il lavoro, mangiano gratis, pisciano sui muri, non fanno un cazzo dalla mattina a sera, vivono nei residence mentre “mio figlio è disoccupato”. E poi sono troppi, “è un’invasione”. Un inutile quanto inconsistente governatore, afferma che si sta “africanizzando il Veneto”. Ora capisco che per un leghista mettersi a leggere è impresa notevole ma l’elegantone Zaia avrebbe il dovere di sapere che il numero dei rifugiati in Italia (60 mila richieste nel 2014) è inferiore alla media UE, che ci sono 300 mila irregolari, 5 milioni stabili che lavorano e pagano i contributi Inps. Tra uscite ed entrate lo Stato italiano ci guadagna 3,5 miliardi di euro. Il saldo migratorio è negativo: è andata via dall’Italia più gente di quella che è entrata. Ma lo squallido presidente, che non è razzista, per carità, insiste: “Vogliono portare qui tutta l’Africa” dimostrando così che ha anche problemi di geografia.
Non siamo razzisti ma… ‒ E’ vero che non siamo razzisti e la prova è che non ce l’abbiamo con gli stranieri. Infatti, i ministri, si fa per dire, dei Trasporti e dell’Ambiente hanno diramato una circolare che abolisce il divieto ai mega yacht di tenersi oltre le due miglia dalle zone marine protette “così da attirare verso l’Italia flussi, economicamente molto importanti di diportisti di alta gamma”. I diportisti, come risaputo, si dividono in due categorie, quelli di bassa gamma e quelli di alta gamma. Quelli sui barconi sono di bassa gamma e, quindi, sono “negri” che puzzano; quelli di alta gamma sono quelli che viaggiano sui mega yacht, rovinano le poche aree protette ancora esistenti e gettano a mare le bottigliette vuote di Chanel.
Non siamo razzisti ma… ‒ No. Non siamo razzisti ma imbecilli sì.
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