Il genio WM

E’ uno dei tanti ministri geniali. E’ anche filosofo e con filosofia vuole salvare Berlusconi. Nell’attesa, si fa dare altri 800 milioni per comperare armi così da "armare la pace"
Parafrasando il celebre incipit di Carletto Marx e Federico Engels, un genio s’aggira per Europa. Il genio, naturalmente, è tutto italiano. E’ stato sì in Europa come parlamentare ma oggi è ben piantato in Italia e noi, per non lasciarcelo portar via nuovamente, l’abbiamo nominato ministro delle comode intese.
D’altronde, uno che durante il dibattito sull’utilità degli F35 esclama che è necessario "Armare la pace per amare la pace", non può che essere un genio.
Ora noi, lo riconosciamo, siamo poveri tapini e neppure troppo perspicaci. Anzi, decisamente un po’ tardi e lasagnoni ma questa frase non l’abbiamo capita del tutto. Bella è bella, senza dubbio. Affermata in un’assemblea fa la sua bella figura. "Armare la pace per amare la pace". Ottimo. Tuttavia ho difficoltà a comprendere fino in fondo questo ‒ così mi hanno spiegato quelli più intelligenti ‒ ossimoro.
A questo punto sono andato nel pallone completamente. Per combinazione possiedo i fascicoli di un dizionario che Fabbri faceva uscire settimanalmente. Il fascicolo sulla "O", per fortuna, c’era. Si definiscono così, spiega il fascicolo, quando si accostano parole che esprimono concetti opposti.
Chiaro? Ad esempio, se io dico "dolcezza amara" esprimo un ossimoro. Quindi anche "Fare la guerra per fare la pace" oppure "Armare la pace per amare la pace" oppure, ancora, "metalmeccanici ricchi" o "povero è bello". Se invece dico Gasparri, l’ossimoro non lo posso esprimere. Perché Gasparri è lui stesso un ossimoro.
Come al solito sono uscito dal seminato e ci rientro subito. Dunque la frase dell’amore per la pace, armandola, l’ha detta Mario Mauro. Che non è uno qualunque ma è un ministro, come detto. E poi un ministro che conta: ministro della Difesa.
Classe 1961, laurea in Filosofia, cattolico di Comunione e Liberazione, Mario che si chiama anche Walter, è nato a San Giovanni Rotondo. Deve aver respirato molto bene il clima del frate tanto che arriverà ai vertici della Compagnia delle Opere. Amico personale del Celeste Furmigün, Walter Mario viene folgorato sulla via di Arcore. Fa carriera e arriva a Strasburgo. E’ un europeista convinto al punto di amare la bandiera Ue. E perché mai? Semplice, afferma il ministro, perché "il blu è il manto del colore della notte di Maria e le 12 stelle sono la corona dell’Apocalisse". Suvvia, riconoscetelo. Non è un genio? Dal punto di vista politico ha però un ripensamento e cambia casacca: nelle ultime elezioni sposa, si fa per dire, Mario Monti e diventa senatore. Poi il buon Napolitano lo chiama a far parte dei saggi ed ora è ministro del Nipotino Pallido.
Naturalmente come tutti i saggi e i geni, ha scritto tanti libri come "L’Europa sarà cristiana o non sarà", il "Piccolo dizionario delle radici cristiane d’Europa" e tanti altri. E’ anche molto avanzato dal punto di vista sociale tanto che non è d’accordo sulle unioni gay. Ma sulla vicenda Ruby è più tollerante visto che consiglia ai cattolici "di non cadere nella trappola del moralismo e della gogna mediatica". Poi, come detto, scopre Monti e subito accusa il Pdl di aver fatto "un tragico errore" nel ricandidare l’ex Cavaliere.
Ma il primo amore non si scorda mai. E quando c’è da salvare l’Omino Delinquente, Walter Mario è in prima fila e dimostra che un cattolico come lui sa perdonare anche chi ha evaso 7 milioni di euro (solo nel biennio 2002-2003). Si rifà al dopoguerra e parla di amnistia e indulto. Non solo. Il suo ragionamento è profondo come giustamente deve essere quello di un laureato in Filosofia al Sacro Cuore di Milano: "Occorre ripristinare il senso dello stare assieme, sarebbe la premessa sulla quale far germogliare una armonia, un requisito indispensabile per parlare di giustizia e arrivare ad un atto di clemenza di iniziativa delle Camere, cioè un’amnistia".
Come potete notare è un ragionamento sofferto che farebbe, se ci fosse ancora, impallidire Ludwig Klages, il filosofo tedesco che ha studiato l’inconscio non represso. Quindi, per parlare di giustizia è necessario far "germogliare un’armonia". Ora ho capito perché non c’è giustizia nel nostro Paese. Perché non c’è armonia! Bisogna ripristinare il senso dello stare assieme. E, infatti, siamo tutti sulla stessa barca: i pensionati e coloro che spendono per un pranzo migliaia di euro, gli operai della Fiat e Marchionne, chi la barca la guida dall’alto del ponte di comando e chi è ai remi. In fondo la filosofia della vita è tutta qui. Semplice, no? E poi guardate le sue iniziali: WM, Walter Mario certo, ma anche Wiva Maria, intesa come madonna.
Walter Mario ha un chiodo fisso: la pace. Contrariamente a quello che si pensa, va armata bene. Ed ecco che chiede al Nipotino Pallido altri soldi. Per la guerra? Ma va là! Per la pace. E il governo concede altri 800 milioni di euro al ministero del cattolico di complemento Mauro. Una pace che graverà sulle nostre tasche. Io, ma anche i metalmeccanici, gli statali, i pensionati, i disabili, i senza casa, gli esodati, i pendolari ecc. ecc. siamo disponibili a fare ancora sacrifici, pur di "far germogliare una armonia". E Walter Mario farà sacrifici per armare la pace? Non è dato sapere. Per ora l’unica cosa sicura nel nostro Paese è che il 10% della popolazione detiene il 50% della ricchezza nazionale e che i disoccupati rappresentano il 12% della popolazione. Grazie anche all’opera di filosofi come Walter Mario che si armano perché amano la pace.
Non accontentatevi, però, delle apparenze, cercate di vedere le cose fino in fondo. Se lo farete vi accorgerete che il ministro Comunicato e Liberato non ha mai dimenticato le sue origini, di essere di San Giovanni Rotondo e come il frate è riflessivo e saggio. E così ora vuole salvare, a tutti i costi, il Delinquente Fardato. Con filosofia, però!
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