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Turismo Sanitario Nazionale

Sono sempre stata comunista, ho sempre pagato le tasse, io. E grazie al SSN sto viaggiando, di nuovo, come da giovane.

di Alessandra Calanchi - mercoledì 4 ottobre 2023 - 787 letture

Io e il mio compagno abbiamo iniziato a viaggiare. Siamo vecchi, i figli e i nipoti sono in giro per il mondo, e abbiamo finalmente il tempo da dedicare a noi stessi. Cioè, ai nostri acciacchi. Ma non avremmo mai pensato che ammalarsi fosse, in fondo, un’avventura così piacevole.

Abbiamo iniziato con una verruca: era da togliere, ma nessun dermatologo del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) era disponibile prima di 6 mesi. Paolo, il mio compagno, non poteva aspettare, e abbiamo pagato. Ma i soldi della pensione finiscono presto… e quindi, quando si è trattato di una Risonanza Magnetica, abbiamo aspettato. Aspettato. Aspettato.

Finalmente si è liberato un posto, in un ospedale in provincia di Bologna. Che bello, abbiamo pensato! Bologna è una città attraente per chi come noi sta in un paesino di mare. Abitiamo vicino a Ravenna. Non abbiamo l’auto, ma ci sono i treni, no? Abbiamo poi saputo che Castiglion dei Pepoli non è proprio a Bologna; da lì bisogna prendere due pullman (2 ore e 40, dicono), oppure un taxi (41 minuti). E siccome la RM (Risonanza Magnetica) era alle 17.35, ci consigliavano di prendere un’auto a noleggio e di pernottare là. A quel punto eravamo molto indecisi, perché col ticket si pagano 45 euro, contro i 190 della RM in struttura privata non convenzionata; ma se ci aggiungi il costo dell’auto, la benzina, e/o l’albergo, i conti non tornano.

Figli e nipoti sono all’estero. Gli amici, alla nostra età, sono messi peggio di noi.

Alla fine, abbiamo optato per farci una vacanza. Una volta era una località turistica, no?

Mi dicono che si chiama resilienza. Io non so come si chiama, ma sono tutta eccitata perché ieri ho deciso che mi avvantaggerò anch’io di questo programma di rieducazione della terza età. Loro non lo dicono, ma è lampante che c’è una regia, dietro! Altrimenti perché non potrei avere un appuntamento per l’ospedale sotto casa??? Insomma, ho deciso: andrò a fare un ecocardiogramma a Parma. Ci sono stata da giovane, ricordo che avevano un buon vino e i tortelli di zucca. La località non l’ho scelta io – era l’unica opzione in tutta l’Emila Romagna, prendere o lasciare – ma io ai privati non li voglio dare questi soldi. Sono sempre stata comunista, ho sempre pagato le tasse, io. E grazie al SSN sto viaggiando, di nuovo, come da giovane.

Voi siete senza vergogna. Ma noi abbiamo ancora la nostra dignità.


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