Altri mondi (1): Progetto Mnemosyne

Ci sono altri mondi oltre a quello in cui viviamo o crediamo di vivere. Ci sono i mondi della fantasia, dell’immaginazione, quelli che sembrano inghiottirci nei loro incubi e quelli che ci regalano momenti d’estasi. Ci sono altri mondi e ci sono mondi altri, poi ci sono i mondi degli altri, che non ci assomigliano o ci assomigliano troppo, ci fanno paura o ci incuriosiscono, ci sono i mondi dei fantasmi e dell’aldilà, il mondo passato e futuro, il girotondo intorno al mondo e il mondo che ci aspetta. Ci sono gli altri mondi dell’utopia e dell’ucronia, della distopia e della fantascienza, ci sono mondi cyber e postumani e mondi così distanti ma così distanti da noi che neanche possiamo crederci, che esistono.

Ma esistono.

Il Progetto Mnemosyne

Mi interessano tutti i punti di vista, nel tempo e nello spazio (p. 87)

Il primo “altro mondo” o “mondo altro” che esamineremo in questa nuova rassegna è quello della memoria. Un mondo che cammina con noi, che completa il nostro vivere quotidiano, che ci dà ragione del nostro esistere, ma che spesso non conosciamo abbastanza bene, che talvolta sembra addirittura tradirci. Memoria viene dal greco mimnesco, ricordo, e infatti il titolo di questo romanzo ci porta subito al greco antico, in quanto Mnemosine è un personaggio femminile mitologico, figlia di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra), a cui viene tradizionalmente attribuito il potere di ricordare. Amata da Zeus, ebbe come figlie le Muse. Assistente di Asclepio, dio della Medicina, aiutava i suoi pazienti a ricordare le visioni avute nel sonno. Questo dimostra quanto i sogni fossero importanti molto prima di Freud!

Il progetto del libro riguarda un esperimento nei meandri della mente. L’azione si sposta dal MIT di Boston al deep web a Dreamland, e i protagonisti sono uomini e non – ma non posso dire altro per non rovinare il gusto della sorpresa.

Copertina di Progetto Mnemosyne, di Mirco Goldoni

Chi intraprende la lettura di questo romanzo, che è fantascientifico ma anche post-umanista, incontrerà teorie (la gravità, l’espansione dell’universo, il redshift, l’ipotesi Penrose-Hameroff…) e confutazioni, progetti e successi, ma anche le storie intrecciate di uomini e macchine, di docenti e studenti, di ricordi autentici e fantasie oniriche. Incontrerà, col protagonista, la memoria condivisa; viaggerà in Africa; e dovrà imparare a raccapezzarsi fra i ricordi propri e quelli altrui, fra quelli passati e quelli… futuri.

E vi do un compito: trovate i due animali-chiave della storia.

Buona lettura! (a.c.)

Mirco Goldoni è ingegnere informatico. Appassionato di fantascienza, suona la batteria nel tempo libero. È volontario della Protezione Civile.