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Il Conclave della Chiesa Cattolica

Dal 1970, con il compimento dell’ottantesimo anno di età, i cardinali perdono il diritto di eleggere il Pontefice e quindi anche il diritto di entrare in conclave (lettera apostolica di Papa Paolo VI (Ingravescentem Aetatem).

di cirignotta - mercoledì 23 aprile 2025 - 460 letture

Con la morte di Papa Francesco il 21 aprile 2025 già si parla di conclave. Il termine cum clave significa “con chiave” e rappresenta un processo a porte chiuse per l’elezione del nuovo Papa. Il prossimo papa verrà eletto dal collegio dei Cardinali che rappresentano le figure più elevate della Chiesa cattolica. In rappresentanza del mondo universale e cattolico di Europa, America del Nord, America Centrale, America del Sud, Asia, Africa ed Oceania per un totale di 70 paesi.

Dal 1970, con il compimento dell’ottantesimo anno di età, i cardinali perdono il diritto di eleggere il Pontefice e quindi anche il diritto di entrare in conclave (lettera apostolica di Papa Paolo VI (Ingravescentem Aetatem). In riferimento a tale regola i cardinali aventi il diritto di voto saranno 135. Il numero dei cardinali elettori comunque è limitato a 120 dalla costituzione apostolica Romano Pontifici Eligendo (II,I,33) di papa Paolo VI (1º ottobre 1975) dato confermato su questo punto dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis (II,I,33) di papa Giovanni Paolo II ( del 22 febbraio 1996); tuttavia, sia lo stesso Giovanni Paolo II sia i suoi successori hanno spesso derogato tale norma.

Tra i cardinali che dovranno eleggere il nuovo papa ben 108 sono stati nominati da Papa Francesco che ha in questo senso creato negli ultimi 10 anni i due terzi di tutti i cardinali elettori. Una tale mole di nomina è stata scelta secondo la visione di Papa Francesco di volere una chiesa più inclusiva e rappresentante di gran parte dei paesi del mondo.

In tal senso possiamo notare che la suddivisione per continenti è abbastanza equa. L’Europa fa eccezione ed è rappresentata con 59 elettori di cui 19 Italiani, 6 Spagnoli, 6 Francesi, 4 Portoghesi, 4 Polacchi, 3 Tedeschi, 3 del Regno Unito, seguono Belgio e Svizzera con 2 rappresentanti. America del Nord ha 19 votanti di cui 10 in rappresentanza degli Stati Uniti, 4 del Canada e 2 del Messico seguono gli altri con 1 rappresentante. America Centrale sono rappresentati da 4 Cardinali tra cui Cuba, Guatemala, Haiti, e Nicaragua. L’America del Sud ha 17 elettori di cui 7 del Brasile, 4 dell’Argentina gli altri sono rappresentati con 1 elettore a stato. Asia è rappresentata da 20 Cardinali di cui 4 Indiani, 3 Filippini, e 2 Giapponesi seguono gli altri. L’Africa sarà presente con 16 cardinali di cui 2 della costa d’avorio e 1 della Nigeria seguono gli altri con 1 rappresentante. Infine, saranno presenti anche i cardinali dell’Oceania con 3 votanti in conclave.

Anche gli ordini religiosi vengono annoverati nell’ambito dei possibili papabili tra questi sono rappresentati i salesiani con 5 elettori, i Gesuiti con 4 elettori, i frati Cappuccini con 1 elettore, i Francescani con 4 elettori, i Francescani Conventuali con 3 elettori, i Domenicani con 2 elettori, I vincenziani con 2 Elettori, i Redentoristi con 2 elettori ed i Verbiti con 2 elettori. Rispettivamente con 1 elettore troviamo i Scalabriniani, l’Istituto secolare Pio X, Missionari del Sacro Cuore di Gesù, Agostiniani, Cistercensi, Carmelitani Scalzi e Missionari della consolata.

Guardando la storia solo nel 1059 il concilio lateranense stabilì che l’elezione del Papa doveva avvenire esclusivamente per opera del collegio dei cardinali, e doveva avere luogo a Roma e che l’eletto fosse possibilmente scelto all’interno del clero romano. Veniva così escluso l’intervento della nobiltà romana nell’elezione dei pontefici, così come fortemente limitato il diritto dell’imperatore al quale erano riservati il "dovuto onore e riverenza".

Il conclave viene eseguito secondo regole ben precise attuate da codice canonico sia in riferimento ai tempi che agli aventi diritto al voto. La nuova guida della Chiesa cattolica rappresenta un evento planetario e viene scandito con termini precisi. Entro i 15 ed i 20 giorni dalla morte del Papa il Cardinale anziano Giovanni Battista re di 91 anni convoca a Roma i cardinali del mondo cattolico per l’elezione del successore nel tempio di Pietro.

Questo periodo viene indicato come “Sede Vacante” in cui il Collegio dei cardinali mantiene la supervisione della chiesa senza però prendere decisioni importanti. Il giorno del conclave i cardinali si riuniscono nella basilica di San Pietro per la messa Eligendo Romano Pontefice. La prima giornata viene dedicata alla preghiera, alla fine tutti i cardinali elettori si avviano verso la Cappella Sistina dove avverranno le votazioni.

Questa volta sarà il Maestro delle celebrazioni Liturgiche Pontificie Mons. Diego Giovanni Ravelli a dettare le regole delle votazioni che vengono contenute nella “Universi Dominici Gregis” del 1996 di Giovanni paolo II e poi aggiornata da Papa benedetto XVI con il motu Proprio del 2007 e con quello più recente del 2013.

Sarà il giudizio Universale a fare da corollario del giuramento da pronunciare in latino da parte dei cardinali. Nel testo i cardinali devono giurare di non rivelare mai quello che avviene nel conclave e di accettare il ruolo di Papa in caso di elezione. Chiuse le porte i cardinali non devono avere contatti nel mondo esterno e come voluto da Giovanni Paolo II gli stessi vivono all’Interno della Domus Sanctae Marthae all’interno della città del Vaticano.

Ogni giorno il conclave inizia con la messa dopo iniziano le deliberazioni e le votazioni. Le votazioni si susseguono mattina e pomeriggio fino a quando il candidato eletti non raggiunge la maggioranza dei due terzi dei votanti. Solo dopo sette scrutini è prevista una pausa di riflessione. Se dopo 30 scrutini non si raggiunge il risultato il candidato viene eletto con la maggioranza semplice. Ogni cardinale riceve una scheda elettorale che porta la scritta “eligo in summum pontificem” dove verrà posto il nome desiderato, la scheda verrà messa all’interno di un calice.

Il voto è segreto ma certamente non è detto che sia già concordato da fazioni, intrighi o pressioni di vario genere come solitamente succedono ovunque ed anche nella chiesa. Le schede dopo ogni votazione vengono bruciate e secondo l’esito viene aggiunta una sostanza chimica per la fumata nera o bianca in caso di elezione del nuovo Papa. Quando viene scelto il candidato verrà chiesta l’accettazione dell’elezione e lo stesso sceglie il nome da assumere come pontefice. Tutti i cardinali giureranno obbedienza al nuovo Papa che viene condotto nella sala delle lacrime per essere vestito con tonaca bianca, copricapo e pantofole rosse.

Infine, il cardinale anziano sale sul balcone principale della Basilica di S. Pietro e dirà la parola di rito: " Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus papam " - "Vi annuncio con grande gioia: “abbiamo un papa".


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