Meglio tardi che mai

La verità assoluta sulla pandemia da Covid, forse non la sapremo mai. Non resta che raccogliere aneddoti in giro e rifletterci su.

di Piero Buscemi - mercoledì 22 marzo 2023 - 3555 letture

La caratteristica, o meglio, una delle caratteristiche principali della vicenda sulla pandemia che ha interessato il mondo negli ultimi tre anni e, sotto mentite spoglie, interesserà la popolazione mondiale ancora per qualche anno, è l’immediato utilizzo di frasi idiomatiche che possano rappresentare delle metafore a veri e propri giudizi su quanto si è vissuto.

Sarà un modo per sdrammatizzare le emozioni negative che hanno monopolizzato i cittadini, sia durante la chiusura che sugli anni immediatamente successivi alla comunicazione ufficiale da parte della OMS che ci informava di trovarci di fronte a un nuovo virus, "celebrata" lo scorso 11 marzo - anche se già il 30 gennaio 2020, si parlava di una emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale.

Di certo, ritrovarsi a parlare e a seguire le notizie sulla pandemia, tra il ricordo della drammaticità diffusa attraverso le immagini televisive dei camion di Bergamo, altra ricorrenza celebrata lo scorso 18 marzo, e le indagini della procura di Bergamo, avviate a seguito della relazione del microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore del Partito democratico e consulente della procura di Bergamo, che ha messo in evidenza come si sarebbero potute salvare più di 4000 vittime, se solo fosse stata istituita la zona rossa nella provincia di Bergamo, forse non era neanche prevedibile, considerando che da quella data la percezione dei cittadini e l’attenzione stessa delle agenzie informative sulla questione Covid, si è notevolmente raffreddata nel frattempo.

Si sa che in Italia, niente finisce nell’oblio, quanto meno per sempre. Oseremmo usare l’espressione "panta rei", scusate il riferimento proprio a una frase idiomatica, se solo fossimo in grado di capire dove questi tre anni di gestione, contraddizione e, senza dubbio confusione, possano far scorrere la verità o qualcosa che le assomigli a sufficienza.

Le risposte sulle indagini della procura di Bergamo sono attese da tutti, da chi ha preso certe decisioni, da chi le ha lasciate prendere senza sentire il dovere di opporsi oltre misura, da chi oggi attribuisce colpe e responsabilità, lanciando "pietre" (altra citazione!) sdoganando presunti peccati o forse, solo sminuendoli.

Le attendiamo anche noi di Girodivite, auspicando che in questo Paese dalle mezze verità, almeno una volta la verità prevalga sulla ragion di stato e smentisca l’opinione diffusa all’estero sulla nostra "serietà" nell’affrontare problematiche che, spesso, valicano i confini coinvolgendo il resto del mondo.

Nel frattempo, ci preme testimoniare un’altra incongruenza che abbiamo potuto constatare di persona, riguardo le norme restrittive che hanno coinvolto migliaia di cittadini, molti lavoratori, in quel periodo intermedio quando decreti legge hanno imposto la vaccinazione e le conseguenze subite per la scelta di non sottoporsi ad essa. Ricordiamo i green pass, le sospensioni al lavoro, le sanzioni pecuniarie, tanto per citare alcuni provvedimenti adottati che rischiano davvero di finire nell’oblio.

Siamo venuti in possesso di una certificazione sanitaria rilasciata dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, che fa riferimento all’esito di un tampone eseguito con metodica TAMPONE MOLECOLARE (TECNICA RT-PCR) per la ricerca della Covid-19 su un soggetto e risalente al 28/12/2021 (28 dicembre 2021!). L’eccezionalità dell’evento è racchiusa nella data di comunicazione dell’esito: 20 marzo 2023. Stiamo parlando di circa 15 mesi o, se preferite, 448 giorni dalla esecuzione del test.

Consultando le indicazioni sulla tempistica della comunicazione dei risultati dei test molecolari, troviamo scritto: Quanto tempo ci vuole per il risultato del tampone molecolare? Indicativamente il risultato è disponibile in 48 ore.

Solo per tranquillizzare la cittadinanza di Siracusa e provincia, il risultato è stato NEGATIVO.

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Lettera Covid SISR Azienda Sanitaria Provinciale Siracusa

Oggi 23 marzo 2023, abbiamo ricevuto una mail, l’ASP di SR si scusa per l’invio errato.

"Salve, In questi giorni, potrebbe esserLe stato inviato, a questo indirizzo mail, l’esito di un tampone risalente ad uno o due anni fa. L’invio e’ stato generato da un problema di parametrizzazione sul sistema gestionale per la trasmissione giornaliera dei referti, che ha fatto ripartire per errore vecchi esiti. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa si scusa per il disguido. Distinti saluti Gruppo Covid"

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Invio errato esito tampone ASP Siracusa


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