Sei all'interno di >> :.: Culture | Arte |

Jacques Henri Lartigue e André Kertész alla Villa Mussolini di Riccione

Dal 23 novembre al 6 aprile 2025

di Piero Buscemi - mercoledì 2 aprile 2025 - 1243 letture

La nostalgia è un elemento essenziale dell’esistenza umana. È quel sentimento che permette di ricollegarsi al passato, cercando nel presente le risposte che permetteranno di proiettarsi al futuro.

Visitare una mostra fotografica, in modo particolare se dedicata alla fotografia analogica più classica, consente di ripercorrere mentalmente più periodi storici, tra quelli che si è vissuto personalmente, quelli che si sarebbe voluto vivere e quelli, senza dubbio, che legano a personaggi, luoghi ed eventi che, direttamente o indirettamente, fanno parte del vissuto individuale.

Jacques Henri Lartigue e André Kertész sono quanto di meglio si possa ammirare nella storia della fotografia, strumentalizzata e ridicolizzata ai giorni nostri con le milioni di immagini catturate da altrettanti cellulari. Non è soltanto un giudizio che attraversa la storia di questa arte per immagini, passando dalle vecchie macchine fotografiche alle sperimentazioni che questi primitivi "cattura anime" hanno permesso agli avventurieri che si cimentarono nelle più svariate tecniche. I due fotografi in mostra alla Villa Mussolini di Riccione offrono un percorso evolutivo e un’accanita ricerca di focalizzare i momenti salienti della vita quotidiana nel corso dei decenni.

La mostra non è solo un confronto tra due espressioni differenti di trasformare un trastullo in arte, che i due fotografi hanno evidenziato nei loro scatti. È quel personale stile comunicativo che si rivolge al mondo esterno della propria creatività e punto di osservazione della società e dei contesti nei quali vive e si rispecchia.

Si potranno così ammirare immagini che ritraggono la Belle Époque parigina, città come Budapest, Parigi e New York, che emanano quel fascino catturante che solo il bianco e nero riesce ancora a esternare.

Se Henry Cartier Bresson considerò Kartész il suo maestro, e chi è appassionato di fotografia conosce benissimo l’arte fotografica di Bresson, ed ebbe a dire che “qualsiasi cosa noi facciamo, Kertész l’ha fatta prima”, di contro John Szarkowski, il direttore del Dipartimento di Fotografia del MOMA di New York, su Lartigue formulò il lusinghiero giudizio di considerarlo “il precursore di ogni creazione interessante e viva realizzata nel corso del XX secolo".

La mostra, la cui chiusura è prevista per il prossimo 6 aprile, salvo proroghe, assume quel valore storico-culturale che, attraverso le immagini esposte, diventa un’osmosi di generazioni, dentro la quale immergere i ricordi, le emozioni e le fantasie su ricostruzioni storiche dentro le quali provare a identificarsi.

JPEG - 45.5 Kb
Mostra Lartigue Kertesz
JPEG - 42.4 Kb
Mostra Lartigue Kertesz2
JPEG - 60 Kb
Mostra Lartigue Kertesz3
JPEG - 54.4 Kb
Mostra Lartigue Kertesz4
JPEG - 45 Kb
Mostra Lartigue Kertesz5
JPEG - 42 Kb
Mostra Lartigue Kertesz6
JPEG - 33.4 Kb
Mostra Lartigue Kertesz7
JPEG - 43.1 Kb
Mostra Lartigue Kertesz8

I tag per questo articolo: | |

- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -