La poesia della settimana: Robert Walser

Un poeta non molto conosciuto occupa la nostra rubrica questa settimana. Un autore che, come in molti casi, impersona il destino dell’artista la cui arte viene riconosciuta solo dopo la morte.
Da quando mi sono arreso al tempo
sento in me una pace
calda e meravigliosa.
Da quando scherzo apertamente
coi giorni e con le ore
sono finiti i miei lamenti.
Con una semplice parola
mi sento sgravato dalle colpe
che mi recano danno:
il tempo è il tempo, può anche assopirsi,
sempre troverà me, brav’uomo,
allo stesso posto.
Robert Walser (Bienne, 15 aprile 1878 – Herisau, 25 dicembre 1956) è stato un poeta e scrittore svizzero di lingua tedesca. Ancora bambino era entusiasta spettatore di teatro. La sua opera preferita era I masnadieri, di Friedrich Schiller. Un acquarello lo raffigura nelle vesti di Karl Moor, il protagonista del dramma. Il suo sogno era quello di diventare un attore. Morì nel pomeriggio di Natale del 1956 dopo una solitaria passeggiata in un campo di neve. Il suo valore di letterato gli fu riconosciuto solo post-mortem e in Italia le sue opere furono pubblicate solo a partire dagli anni sessanta.
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