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La Pace sia con tutti voi.
Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi! Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente". "Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma! Il Papa che benediva Roma dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero, quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!
Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari". "Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto: "con voi sono cristiano e per voi vescovo". In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato". "Alla Chiesa di Roma un saluto speciale! Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte. Tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore. Quindi l’omaggio alla diocesi peruviana in spagnolo: " E se mi permettete una parola, un saluto a tutti e in modo particolare alla mia cara diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto per continuare ad essere Chiesa fedele di Gesù Cristo
A tutti voi, fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono. Oggi è il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore. Allora vorrei pregare insieme a voi.
Preghiamo insieme per questa nuova missione, per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo e chiediamo questa grazia speciale a Maria, nostra Madre". Il primo intervento di Leone XIV si è concluso con la recita dell’Ave Maria per la pace nel mondo.
(papa Leone XIV)
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L’importanza delle migliaia di libri esposti al salone internazionale della fiera del libro di Torino per l’alto valore e ideale della conoscenza e del sapere che si tramandano di generazione in generazione nella storia dell’umanità. Libri che spaziano tra varie tematiche dalla pace al disarmo ora esposti al salone internazionale del libro di Torino, insieme ad altre eminenti realtà editoriali e importanti case editrici, tra cui la nostra Multimage, la casa editrice dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza.
Multimage APS, un’associazione editoriale no-profit, mira a diffondere l’Umanesimo Universalista, valorizzando diritti umani, pace, nonviolenza, inclusione, diversità, economia solidale e spiritualità.
Tutto questo per ribadire un forte ripudio della guerra imposta dai poteri forti in ogni longitudine e latitudine del pianeta, dalla guerra in corso in Ucraina al genocidio in atto a Gaza e in Cisgiordania. E non dobbiamo mai smettere, in qualità di intellettuali, di denunciare con i nostri libri e articoli le barbarie perpetrate nel mondo e questa continua militarizzazione della società a tutti i livelli delle istituzioni e l’immane escalation militaresca e bellicista. Con i missili ipersonici siamo molto vicini alla crisi atomica o peggio all’ecatombe nucleare. Il tutto dovuto a una escalation criminale irrefrenabile.
La valenza pedagogica e culturale della scrittura e della lettura rappresentano un antidoto, un modo per fornire strumenti al fine di sviluppare anticorpi contro l’indifferenza, l’odio, l’ignoranza e quindi contro ogni forma di violenza e di razzismo e contro la guerra.
Proprio per questo motivo, momenti e eventi come il Salone internazionale del libro sono fondamentali e soprattutto è di fondamentale importanza la partecipazione di piccole, ma molto attive e creative, realtà editoriali come Multimage.
Il Salone del Libro di Torino! È uno degli eventi culturali più importanti in Italia, dedicato ai libri e alla lettura. Si tiene ogni anno a Torino, solitamente a maggio, e attira migliaia di visitatori, autori e editori da tutto il mondo. È uno dei principali appuntamenti per gli amanti dei libri e della lettura. Con le Edizioni Multimage tutto questo si arricchisce di una innovativa validità e idealità e fondamentale presenza con importanti autori del mondo della Nonviolenza e del pacifismo sempre più che mai attuali in una congiuntura drammatica come quella contemporanea con la terza guerra mondiale a frammenti in prospettiva e il genocidio di Gaza e Cisgiordania in atto.
Durante il Salone, a cui quest’anno parteciperà anche Multimage Edizioni, si potranno trovare tra una decina di libri delle edizioni Multimage, tra cui i saggi di Alberto L’Abate e Gianmarco Pisa, anche il nuovo saggio di impegno e attivismo di Pierpaolo Loi, dal titolo profondo e al contempo accattivante e provocatorio, “Il Dio in cui non credo”, con la mia prefazione. La mia prefazione a un libro a cui credo.
"Il Dio in cui non credo". Saggio del nostro amico Pierpaolo Loi. E sono felice e lusingata e entusiasta di aver contribuito a questa significativa opera autobiografica e storica e pedagogica con la mia prefazione.
I Libri sono correlati e collegati da un medesimo leitmotiv, da uno stesso filo conduttore, da un coerente filo rosso che trasporta e conduce il lettore nella fascinazione della lettura e della conoscenza dal concetto di pace e nonviolenza attiva all’esigenza del disarmo nucleare, per il clima e la pace e la solidarietà tra i popoli, le genti e le minoranze.
Per questo invitiamo ad andare a visitare il salone internazionale del libro di Torino e a leggere la nostra cospicua produzione che si pone l’obiettivo di aiutare e sostenere e solidarizzare con le varie realtà e comunità di impegno civile e di resistenza attiva contemporanea e di nonviolenza creativa presenti oggi nella nostra realtà nazionale e internazionale di attivismo nonviolento.
Presso lo stand di Toscana Libri saranno presenti appunto alcuni libri di Multimage Edizioni:
Le porte dell’arte (di Gianmarco Pisa)
Vuoi fare pace (di Cassarà, Bruno, Meloni)
Giovani e pace (di Alberto L’Abate)
Il Samudaripen: genocidio dei rom e sinti nella Seconda guerra mondiale (a cura di Andrea Vitello)
Il Dio in cui non credo (di Pierpaolo Loi)
Carcere ai ribell3 (a cura di Nicoletta Salvi)
La scatola dei biscotti (di Giovanni Mereghetti)
Il Pelecidio (di Luca Sciacchitano)
La guerra all’idrossiclorochina al tempo della Covid-19 (di Lorenzo Poli)
Erbe di casa (di Emanuela Annetta).
Sostiene Pierpaolo Loi, autore importante di Multimage: “Grazie a Laura Tussi per la prefazione alla mia raccolta di scritti dal titolo "IL DIO IN CUI NON CREDO. Alla scuola di Oscar Arnulfo Romero martire per la giustizia la nonviolenza la pace", Multimage 2025. Ringrazio la Multimage, la casa editrice dei diritti umani, per la fiducia accordatami e per l’accurato lavoro editoriale. Il libro sarà presente, insieme ad altri volumi della Multimage, al Salone del libro di Torino, stand Regione Toscana, dal 15 al 19 maggio. […] La prefazione - per l’impegno encomiabile di Laura Tussi - è stata pubblicata su diversi organi di informazione. La potete leggere anche sul portale Unimondo oltre che su vari siti web".
Un dio in cui non credo perché non può essere rappresentato dal dio denaro, dal dio petrolio, dal dio terre rare e dal dio di tutti i beni comuni e preziosi che offre Madre Terra e che invece sono sottratti con la violenza ai popoli più fragili e inermi con azioni di forza e con la guerra a oltranza con atti bellicisti e di mano militare e di prepotenza e prevaricazione fascista e colonialista di brutale intensità accompagnati dalla propaganda di guerra tramite i mezzi di comunicazione di massa.
La Multimage al Salone del Libro di Torino è un’occasione perfetta per affrontare anche questi temi e scoprire nuovi autori, acquistare libri e vivere l’atmosfera culturale della città.
Sei un appassionato di letture?
Durante il Salone, si potranno trovare Stand di editori e librerie con le ultime novità e bestseller e interagire con incontri con autori e dibattiti su temi attuali tramite presentazioni di libri e workshop per adulti e bambini e mostre e installazioni artistiche ispirate ai libri.
Il Salone del Libro di Torino è un’occasione unica per approfondire e aprire i nostri orizzonti culturali e letterari.
Se siamo appassionati di libri, il Salone del Libro di Torino è un evento che non si può perdere!
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Piccolo Teatro Grassi - Milano
Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound
Scritto e diretto da Leonardo Petrillo
Liberamente tratto dagli scritti e dalle dichiarazioni di Ezra Pound
Con Mariano Rigillo e Silvia Siravo
Produzione TSV – Teatro Nazionale, OTI – Officine del Teatro Italiano
«L’usura…l’usura è il male. Creare il denaro dal nulla e su quello indebitare gli stati e i popoli. Questa è la piaga che affligge il mondo da alcuni secoli, ed è stata la vera causa della Seconda guerra mondiale: i politici al servizio delle banche». È quanto pensa e scrive Ezra Pound. Per tali idee venne giudicato folle e traditore da un tribunale statunitense. Tredici anni di manicomio criminale, dopo mesi trascorsi in un lager italiano nel 1945. Così l’occidente ha trattato uno dei poeti più grandi del Novecento. Allo stesso modo, se non peggio, di come l’Unione Sovietica trattava i suoi dissidenti, mettendoli appunto in manicomio.
Questa fu la sorte di un poeta visionario, colto, raffinato, un poeta dantesco. Che nei suoi Cantos ha cercato di comprendere tutto e tutto cantare, come appunto il Dante da lui molto amato. Come ha amato l’Italia, la sua bellezza, la sua natura, la sua arte.
Un ottantacinquenne Mariano Rigillo dà figura e voce a Pound in modo quasi impressionante, dà voce - come lui stesso afferma - «alla scrittura del poeta e alla sua indipendenza di pensiero» (Programma di sala, p. 7). Uno spettacolo che restituisce onore a una delle vittime del bigottismo politico e del dogmatismo culturale.
Silvia Siravo legge alcuni dei Canti ed è come se Omero, la storia, la musica, il sacro invadessero lo spazio del teatro. L’analisi della finanza come nemica dell’economia è di assoluta attualità in un momento della storia nel quale i politici non sono più al servizio dei banchieri perché i banchieri assumono direttamente il potere politico. Uno dei casi più chiari si è verificato ancora una volta nella sciagurata Italia, con il governo di Mario Draghi, uno dei più sopravvalutati e incapaci presidenti del consiglio che la nazione abbia dovuto subire (e sì che ce ne sono stati molti).
Ma anche il piccolo caso italiano si inserisce nella vicenda di un occidente dominato dalla finanza e dall’usura, dalle forze della dissoluzione che la capacità profetica di Pound aveva ben descritto e delineato.
Che cosa sia stato Ezra Pound lo racconta bene un episodio ricordato da Rigillo: «In una intervista di Pier Paolo Pasolini a Ezra Pound si comprende la deferenza che aveva Pasolini nei suoi confronti, pur con la consapevolezza di trovarsi di fronte a un personaggio a lui avverso politicamente. Lentamente questo personaggio che sembrava un asceta, andando avanti nell’intervista, conquistò Pasolini. A un tratto Pasolini, preso dal fascino del personaggio Ezra Pound, cominciò a leggere un suo Canto, dalla scrittura meravigliosa, e gli vennero le lacrime agli occhi. Questo poeta lo aveva commosso» (Programma di sala, p. 9).
Dal Canto XVII
The light now, not of the sun. Chrysophrase, And the water green clear, and blue clear; On, to the great cliffs of amber. Between them, Cave of Nerea, she like a great shell curved, And the boat drawn without sound, Without odour of ship-work, Nor bird-cry, nor any noise of wave moving, Nor splash of porpoise, nor any noise of wave moving, Within her cave, Nerea, she like a great shell curved In the suavity of the rock, cliff green-gray in the far, In the near, the gate-cliffs of amber, And the wave green clear, and blue clear, And the cave salt-white, and glare-purple, cool, porphyry smooth, the rock sea-worn, No gull-cry, no sound of porpoise, Sand as of malachite, and no cold there, the light not of the sun.
La luce non più quella del sole. Crisoprazio, E l’acqua verde chiara, blu chiara; Più avanti, verso le grandi scogliere d’ambra. Fra queste, La grotta di Nerea, lei una grande conchiglia ricurva, E la barca sospinta senza suono, Senza odore di cantiere, Né grido d’uccello, né suono d’onda che va, Né tuffo di delfino, né suono d’onda che va, Dentro la sua grotta, Nerea, lei una grande conchiglia ricurva, Nella soavità della roccia, scogliera grigio-verde lontano, Vicino, le scogliere portali d’ambra, E l’onda verde chiara, e blu chiara, E la grotta bianca di sale e luccicante di porpora, fresca, liscia come porfido la roccia levigata dal mare. Nessun grido di gabbiano, nessun rumore di delfino, Sabbia come malachite, nessun freddo qui, la luce non più quella del sole.
(Traduzione di Massimo Bacigalupo)
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Al quarto scrutinio i 133 cardinali in conclave eleggono il nuovo Papa Americano, la fumata bianca delle 17,25 annuncia la nuova elezione del Cardinale Robert Francis Prevost nato a Chicago il 14 settembre del 1955 di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole. Ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph.
Agostiniano diplomato nel 1973 e laureato in Matematica e Filosofia presso Università di Villanova a Filadelfia. Nel 1985 è stato inviato nella missione agostiniana in Perù prestando servizio come cancelliere della diocesi di Chulucanas. Esperto di diritto canonico in quanto possessore del dottorato presso la Pontificia Università “San Tommaso d’Aquino”. Eletto nel 2014 da Papa Francesco amministratore apostolico di Chicago e poi il 26 settembre Vescovo del 2015. È stato membro della congregazione per i vescovi da 21 novembre 2020.
Il 30 gennaio 2023 papa Francesco lo ha nominato prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina, conferendogli in pari tempo il titolo di arcivescovo-vescovo emerito di Chicago; è succeduto al cardinale Marc Ouellet, dimessosi per raggiunti limiti di età. Ha iniziato a svolgere entrambi gli incarichi a partire dal 12 aprile 2023.
Il 9 luglio 2023, al termine dell’Angelus, Papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale; nel concistoro del 30 settembre seguente lo ha creato cardinale diacono di Santa Monica. Il 28 gennaio 2024 ha preso possesso della diaconia. Il 6 febbraio 2025 papa Francesco ne ha stabilito l’ingresso nell’ordine dei vescovi assegnandogli il titolo della sede suburbicaria di Albano. Oltre all’inglese, parla lo spagnolo, l’italiano, il francese e il portoghese e legge il latino e il tedesco.
Tra le onorificenze quelle di cavaliere di Gran Croce e di devozione del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Papa dall’8 maggio 2025. Avrà il compito di attuare una direzione Sociale importante intervenendo nelle problematiche di giustizia, pace e sviluppo dell’uomo, attraverso un processo di Umanizzazione della chiesa. Rappresenterà 1 miliardo e 400 mila cattolici in tutto il mondo.
Il nome scelto è quello di Leone XIV che ripercorrerà il suo mandato apostolico. Nel merito Papa Leone XIII suo predecessore è ricordato nella storia dei papi dell’epoca moderna come pontefice che ritenne che fra i compiti della Chiesa rientrasse anche l’attività pastorale in campo sociopolitico. Se con lui non si ebbe la promulgazione di ulteriori dogmi dopo quello dell’infallibilità papale solennemente proclamato dal Concilio vaticano I, egli viene tuttavia ricordato quale papa delle encicliche: ne scrisse ben 86, con lo scopo di superare l’isolamento nel quale la Santa Sede si era ritrovata dopo la perdita del potere temporale con l’Unità d’Italia.
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Quando arriva maggio, ogni anno si può considerare un periodo di transizione che ci porterà alla tanto attesa estate. A seconda dei propri ruoli in società, questo mese si collega alle personali aderenze e tendenze, più o meno culturali.
Nella cultura cristiana maggio è il mese dedicato alla Madonna (quest’anno poi è stato il mese dell’elezione del nuovo papa), per gli appassionati di oroscopi i segni zodiacali di maggio sono Toro (fino al giorno 20) e Gemelli (dal giorno 21), per i lavoratori (soprattutto per i disoccupati e i caduti dalle impalcature) è il giorno della loro Festa.
Il nome stesso ha origine dal mese dell’antico calendario romano Maius, così detto in quanto dedicato alla divinità latina Maia, dea dell’abbondanza e della fertilità, che rappresenta la grande madre terra.
Diciamo che queste informazioni sarebbero già sufficienti per riconoscere a questo mese la sua rilevanza e incidenza nella vita dei comuni mortali. Maggio, però, alza la posta in palio della sua importanza e regala agli appassionati delle 2 ruote (quelle a traino arti inferiori!), la mitica corsa sulle strade italiane, comunemente conosciuta con il nomignolo di Corsa Rosa, ideata nel 1909 su suggerimento dei giornalisti Tullo Morgagni, Eugenio Camillo Costamagna e Armando Cougnet. Un’occasione imperdibile per mostrare agli spettatori incollati alle televisioni i borghi, il patrimonio artistico, i cantieri aperti della Legge Obiettivo del 2001, le suadenti e creative costruzioni sui litorali che, impunemente, qualcuno ha definito "abusive".
Strade italiane? Effettivamente, come direbbe Marzullo "la domanda nasce spontanea". Dunque, riepiloghiamo: il nome della corsa è Giro d’Italia, è stata ideata da tre giornalisti italiani, il quotidiano simbolo della corsa è La Gazzetta dello Sport (italiano, ovviamente), l’arrivo è stato quasi sempre fissato nella città di Milano (quest’anno sarà Roma per omaggio al papa scomparso). Non ci sono dubbi: anche le strade sono italiane.
Sarebbe troppo facile emettere una sentenza così ferma e rassicurante. Noi di Giro...divite, però, che non ci facciamo mai i "giri" nostri, ma spesso i "giri" degli altri, siamo rimasti un po’ perplessi nel ripercorrere le precedenti edizioni e verificare se effettivamente si potevano confermare queste "benedette" strade italiane.
A memoria (quella che è rimasta) ci ricordiamo una partenza dal Belgio nel 2006, nel 2012 dalla Danimarca, nel 2014 dall’Irlanda (del Nord, meglio specificare!), nel 2018 da Israele, nel 2020 dall’Ungheria. Già queste edizioni ci fanno sorgere qualche dubbio.
Quest’anno, poi, siamo davvero andati in confusione. Lo stato di smarrimento ci ha assaliti subito dopo l’annuncio del programma della nuova edizione 2025, con la comunicazione delle tappe previste da parte del comitato organizzatore della corsa.
Di seguito nel dettaglio le prime 3 tappe previste:
1° - 09 maggio Durazzo (Durrës) – Tirana (Tiranë) 160 km Collinare
2° - 10 maggio Tirana (Tiranë) – Tirana (Tiranë) 13.7 km Cronometro
3° - 11 maggio Valona (Vlorë) – Valona (Vlorë) 160 km Collinare
Che il legame con l’Albania, basti pensare all’emigrazione albanese in Italia, soprattutto nel XV secolo, che ha portato alla formazione delle comunità di Arbereshe. Nel 1939 ci pensò Mussolini ad invaderla e trasformarla in protettorato italiano. Storia recente è l’accordo che il nostro governo attuale ha siglato con quello albanese per la gestione dei nuovi migranti.
Quindi, alla fine, l’Albania la si può considerare una costola dell’Italia? E allora, quest’anno nessuno potrà criticare la scelta del luogo di partenza della Corsa Rosa?
Considerando le successive tappe che condurranno i partecipanti a Roma il 1° giugno per la passerella finale, si evidenzia che una parte Risorgiment...ale o Resisten...te del Paese non è stata contemplata, visto che sotto Lecce, il giro non farà la sua apparizione.
In compenso, però, sembra che il governo italiano abbia messo a disposizione la nave Libra per il trasferimento dei ciclisti da Valona ad Alberobello, previsto per la 4° tappa del 13 maggio.
Ma ad Alberobello non c’è il mare. Ma con l’invito di Papa Leone XIV a costruire ponti, che tanto ha fatto brillare gli occhi al ministro Salvini, che problemi ci sono?
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9 MAGGIO: venerdì
9.30: Presidio al Casolare 11:00 in poi – Casa Felicia rimarrà aperta per accogliere scolaresche
11.00: patto di fratellanza tra i comuni di Dolzago e Cinisi.
16.00: Corteo da Radio Aut (Terrasini, Corso Vittorio Emanuele III, 108) a Casa Memoria (Corso Umberto I, 220) con interventi dal balcone 19.00: Coreografia di Ass.ne Asd Arte Benessere e Cultura con le Ladies show di Claudia Sortino 19.15: Concerto sul Corso Umberto I a Cinisi a cura della Pro Loco Cinisi 2.Zero
10 MAGGIO: sabato
18.00 – Presentazione del libro di Eric Gobetti “I carnefici del Duce”, Editori Laterza. Parteciperanno: l’autore Eric Gobetti, storico freelance studioso di Novecento, Resistenza e storia della Jugoslavia; Giovanni Di Benedetto, docente Centro Studi Scuola Pubblica – CESP; Giorgio Spinosa – docente, Ass. Musica e Cultura; Salvo Ruvolo Ass. Musica e Cultura. Presso Ex Casa Badalamenti
21.00 – Rappresentazione “VITTORIO – Restiamo umani”, dedicato a Vittorio Arrigoni. Di e con Gianluca Foglia Fogliazza, musiche originali oud e chitarra Emanuele Cappa. A seguire Egidia Beretta Arrigoni dialogherà con Karim El Sadi, Comunità Palestinese di Palermo. Presso Casa Felicia.
Durante le iniziative ci saranno interviste e video a cura di Casa Memoria, Radio 100 passi e Gruppo di controinformazione Vucciria Aut
Peppino Impastato vive nelle battaglie per un mondo più giusto e contro la sopraffazione, per questo aderiamo alla giornata #ultimogiornodigaza #gazalastday.
Il nostro 9 maggio sarà quindi anche l’occasione per rompere il silenzio sul genocidio che si sta compiendo a Gaza, per denunciare l’inazione criminale dell’Europa e della comunità internazionale.
LUOGHI DELLE INIZIATIVE:
Casa Memoria Impastato – Corso Umberto I,220, Cinisi PA
https://maps.app.goo.gl/RLopMsrRCDKsQv489
Ex Casa Badalamenti – Corso Umberto I, 183 Cinisi PA
https://maps.app.goo.gl/VzcWphPFwPWwxGKA7
Casa Felicia – Traversa di Via della Libertà, Cinisi PA – vicino Campo sportivo
https://goo.gl/maps/Y4a5UxMhGqpu7BvJ9
Salone Comunale – Piazza Vittorio Emanuele Orlando, 1, Cinisi PA
https://maps.app.goo.gl/bBmv87Gm6AxQYQ9z7
Radio Aut – Corso Vittorio Emanuele III, Terrasini PA
https://maps.app.goo.gl/Cm6SSnsy4pEjCV2V9
Cine Alba – Corso Umberto I, 386, Cinisi PA
https://maps.app.goo.gl/m3gf6HKXzydX2YcR7
Casolare – Via 9 Maggio 1978, Cinisi PA
https://maps.app.goo.gl/qWVJDAV9SqJkCaAs8
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A cento anni dalla nascita di Leone Piccioni (Torino, 9 maggio 1925 – Roma, 16 maggio 2018), figura centrale del panorama culturale e radiotelevisivo italiano del secondo Novecento, Rai Cultura dedica uno speciale documentario in onda venerdì 9 maggio alle 22.00 su Rai Storia: “Leone Piccioni. Cultura come approdo”. Un tributo a un intellettuale che ha saputo coniugare rigore critico e spirito divulgativo, profondamente legato alla tradizione poetica italiana e instancabile promotore di cultura nel servizio pubblico.
Figlio del senatore Attilio Piccioni e fratello del musicista Piero, Leone Piccioni è stato fondatore, con Adriano Seroni e Giovanni Battista Angioletti, della celebre rivista «L’Approdo», e successivamente della sua versione radiofonica e televisiva, curata per oltre trent’anni. Allievo di Giuseppe De Robertis e sodale di Giuseppe Ungaretti, del quale fu assistente universitario e curatore dell’opera omnia, ha firmato decine di saggi su letteratura, poesia e arte, contribuendo in modo decisivo alla valorizzazione della cultura italiana.
Nel documentario firmato da Rai Cultura, studiosi come Fabiana Cacciapuoti, Silvia Zoppi Garampi, Micol Forti e testimoni come Renzo Arbore e Gloria Piccioni ricostruiscono le molteplici sfaccettature di una carriera vissuta tra direzione del telegiornale unico Rai, lancio delle Tribune politiche, rinascita della radio negli anni ’60 e diffusione della cultura musicale e letteraria afroamericana, jazz e brasiliana.
In parallelo all’omaggio televisivo, il mese di maggio vedrà anche la pubblicazione di un nuovo volume a lui dedicato: “Letteratura del ritratto. Incontri con poeti e prosatori” edito dalla factory culturale Succedeoggi Libri, curato da Alessandro Cutrona con prefazione di Massimo Onofri. Il libro raccoglie sette ritratti critici – quattro poeti e tre prosatori – raccontati da Piccioni con il consueto equilibrio tra rigore e leggerezza, tra narrazione biografica e analisi letteraria. Tra gli autori presenti: Saba, Cardarelli, Ungaretti, Montale, De Robertis, Pea, Bilenchi. Un’opera che, come sottolinea Onofri, afferma la capacità unica di Piccioni di «pendolare tra la vita e il libro, con una felicità non comune».
Le celebrazioni per il centenario proseguiranno nei prossimi mesi con una serie di eventi culturali organizzati in collaborazione con la Fondazione Conservatorio San Carlo Borromeo e il Comune di Pienza, città che Piccioni scelse come buen retiro a partire dagli anni Settanta e che gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Il 22 giugno a Pienza si terrà l’incontro “Piccioni & Falqui. Quando la televisione cambiò l’Italia”, dedicato al ruolo rivoluzionario della cultura in Rai e all’intesa intellettuale tra due grandi comunicatori. La giornata prevede testimonianze, proiezioni e interventi di ospiti del mondo della cultura e del giornalismo.
Il 13 settembre, sempre a Pienza, presso il Museo della Città, sarà inaugurata la mostra “Leone Piccioni e l’arte contemporanea a Pienza dagli anni ’70 a oggi”. Saranno esposte opere della collezione privata di Piccioni, insieme a quelle del Comune e di artisti locali, per celebrare la sua sensibilità estetica e il legame profondo con il territorio. Le opere della collezione Piccioni resteranno stabilmente a Pienza, arricchendo il patrimonio artistico della città patrimonio dell’UNESCO.
A novembre, infine, presso i Musei Vaticani di Roma, verrà allestita una mostra dedicata al multiforme lavoro di Piccioni come “comunicatore di cultura”. L’esposizione presenterà una selezione di opere della sua collezione donate dagli eredi ai Vaticani, con l’obiettivo di raccontare – anche attraverso l’arte – l’impegno di una vita interamente dedicata alla diffusione della bellezza, della conoscenza e del pensiero critico.
Il centenario di Leone Piccioni non è solo un’occasione commemorativa, ma anche un invito a riscoprire l’eredità di un intellettuale capace di attraversare la letteratura, l’arte e i media con uno stile personale e uno sguardo sempre nuovo.
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Sono sempre di più i momenti di ibridazione e sinergia tra musica e immagini d’archivio proposti da UnArchive Found Footage Fest (Roma, 27 maggio – 1° giugno 2025), il festival dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, diretto da Marco Bertozzi e Alina Marazzi, che racconta gli orizzonti artistici del riuso creativo delle immagini.
Dallo spazio Zalib al Live Alcazar, passando per la serata speciale all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, 5 live performance per ripercorrere approcci, tendenze, sperimentazioni della musica contemporanea associata al riutilizzo e alla manipolazione delle immagini, dando spazio sia a grandi nomi del genere, sia a formazioni emergenti che hanno fatto notare il proprio talento.
Si comincia il giorno di apertura del Festival, martedì 27 maggio alle 22:00 presso lo spazio Zalib (Via della Penitenza, 35), con la Live performance in silent sound system Rivisitazione dello sciopero di Luca Maria Baldini e Cosimo Terlizzi, che rielabora per la prima volta i materiali girati da Pier Paolo Pasolini durante lo sciopero dei netturbini a Roma nel 1970 destinati al progetto mai realizzato Appunti per un film sull’immondezza. La voce del regista emerge dai volti degli operai, creando un corto circuito semantico e sonoro.
Sempre allo spazio Zalib, giovedì 29 maggio alle 22:00, la Live performance in silent sound system At alla hours and none di Davide Minotti e Valeria Miracapillo con l’attrice Deniz Özdoğan, che scolpisce Il ritratto della poetessa Aslı Erdoğan, fisica e attivista per i diritti umani, che vive in esilio e continua a scrivere per non svanire e non dimenticare la propria lingua, rompendo con enfasi il silenzio dell’autrice.
Venerdì 30 maggio alle 22:30 ci si sposta al Live Alcazar (Via Cardinale Merry del Val, 14) per la serata Beats & Pieces, nella quale la vj e studiosa di cinema Rossella Catanese manipola filmati della collezione “Bits & Pieces” di Eye Filmmuseum, la prestigiosa cineteca nazionale olandese. Ad accompagnare il flusso di immagini, la colonna sonora originale creata dall’artista multimediale Piero Fragola, realizzata con sintetizzatori modulari e in particolare con l’innovativo sistema polifonico ART di Tiptop Audio.
Sabato 31 maggio alle 21:00 la già annunciata serata speciale del festival vede l’anteprima internazionale di darker, con musiche di David Lang e film di Bill Morrison, eseguito dal PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista. In coproduzione con American Academy in Rome, Fondazione Musica per Roma, la serata si svolge all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (Viale Pietro de Coubertin, 30).
Si conclude domenica 1° giugno alle 22:30 di nuovo al Live Alcazar, per la chiusura del Festival, con Innesti, tra le immagini dell’artista Federica Foglia (che in questa edizione terrà anche una masterclass sulle sue pratiche artistiche tra “Found Footage, Film Orfani, Archivi e la Riscrittura del Sé nel Corpo della Pellicola”), e le musiche di Attila Faravelli, Enrico Malatesta, Nicola Ratti, In collaborazione con Triennale Milano.
UnArchive Found Footage Fest è ideato e prodotto dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS (AAMOD), in collaborazione con Archivio Luce, CSC - Cineteca Nazionale, Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti del Comune di Roma, con il riconoscimento del MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, con il sostegno di Real Academia de España en Roma, Ambasciata Spagnola in Italia, American Academy in Roma, Delegazione del Québec a Roma, Istituto Polacco a Roma, Ambasciata del Portogallo a Roma, Camões – Instituto da cooperaçao e da lingua Portugal. Partner formativi: John Cabot University, Università IULM, NABA Nuova Accademia di Belle Arti. Festival Partner: IDFA – International Documentary Film Festival of Amsterdam, MUTA Festival Internacional de Apropiación Audiovisual, Family Film Project, Festival of (In)Appropriation, Memorimage International Film Festival. Con la collaborazione di: Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Fondazione Musica per Roma, MIC Direzione Generale Spettacolo, Sapienza Università di Roma, Scena, Spazio della Regione Lazio, Lazio Terra di Cinema, Lazio Crea, Zalib, Live Alcazar, moroni1art, Cinémathèque québécoise, DAMS – Università degli Studi Roma Tre, Consulta Universitaria Cinema, RUFA Rome University of Fine Arts, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Accademia di Belle Arti di Roma, Università Iuav di Venezia, UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma, SudTitles, Home Movies – Archivio Nazionale del film di Famiglia di Bologna. Si ringraziano: Harry Smith Archives, Cineteca di Bologna, Archivio Aperto, Alpe Adria Cinema – Trieste Film Festival, Archivio Aperto, Eye Filmmuseum Netherlands. Media partner: RAI Radio Tre, RAI Movie, Taxi Drivers.
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Lo spettacolo ha una sua “oggettiva”, sfuggente oscenità. Splendenti Cardinali, lindi, stirati e incappellati e subito dopo, ragazzini coi capelli impiastricciati di sporcizia, a mani tese, sgomitanti per una scodellata di riso. Sono i TG di questi ultimi giorni. Compiaciutissimi giornalisti da salotto ci raccontano dotti e meno dotti dettagli (cum-clave, extra-omnes, fumate, stufe, comignoli, coloranti); finissimi vaticanisti – primi attori ad ogni morte di Papa – discettano sui papabili.
Mentre la Tv di massa fa consumare - alle masse - il brivido della profondità dei secoli e della maestà dei luoghi, a 2300 Km di distanza piloti militari sopra jet da milioni di dollari, inquadrano una casella di tendopoli gazawa dove risulta nascondersi un capo di Hamas. Che nella casella ce ne siano altri 30 che non c’entrano niente, non rileva. È la ragion di Stato. La citata Hamas (che poche settimane fa, con ridicolo rituale viriloide, ancora esibiva ostaggi liberati e “certificati”) fantastica, intanto, di tregue di cinque anni e – si suppone – pensa voluttuosamente a quanti tunnel si potrebbero restaurare con tanto tempo a disposizione. Su cosa siano costate quelle 36 h di ubriacatura super-omistica, a scannare, stuprare e mutilare civili ebrei, il 7 ottobre, non si interroga. Sarebbe troppo sforzo di meningi. Quel che conta è che la faccenda continui. Possibilmente all’infinito. Cosa ben capita dai diretti interessati; che in misura cospicua vorrebbero andarsene.
Nel frattempo Bibi, leader maximo “dell’unica democrazia del medio oriente”, annuncia l’invasione del nord della striscia; e precisa che sarà massiccia. Non scherza, lui; i distintivi brillanti sul bavero, lo certificano. Per l’ennesima volta, i gazawi stipano di masserizie i loro carri su pneumatici, tirati da poveri asini locomotori (gli toccherà qualcosa da mangiare?). Ennesima migrazione interna. Aiuti umanitari bloccati da due mesi, a milioni senza cibo, acqua, cure mediche, igiene; 50000 morti per la guerra; malnutrizione galoppante; decessi per inedia e ipotermia; le città ridotte in macerie. Ma la TV ci parla del comignolo. A quando il nuovo Pontefice? Non perdete di vista il comignolo. Dall’ Aia è venuto l’ordine di far cessare condotte che innegabilmente rientrano nella categoria del genocidio. A Tel Aviv, l’ultradestra amabilmente se ne fotte. A Gaza sono sotto-uomini.
Nella follia generale, ogni tanto qualche lampo di coscienza: Abu Mazen definisce “figli di cane” - da quelle parti, sanguinoso insulto - i capi di Hamas e gli urla di rilasciare gli ostaggi; un Generale israeliano sfida i fanatici criticando apertamente l’idea di una occupazione militare definitiva. Intanto a Roma i Cardinali sfilano.
Verso marzo, ogni anno, il programma mi portava a parlare dell’Olocausto. Facevo l’insegnante. Son contento di non dover provare l’imbarazzo di parlarne oggi.
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1. La partecipazione è aperta a tutti i residenti in Italia, di qualsiasi nazionalità;
2. Si partecipa con un massimo di 3 fotografie digitali, a colori e/o in bianco e nero, con il lato lungo minimo 1920 pixel , 300 dpi in formato tiff e una copia in formato jpg 75 dpi;
3. Le foto devono essere inoltrate via email a: concorso@girodivite.it, piero.buscemi@girodivite.it entro il 30 novembre 2025 (eventuali proroghe saranno rese note sulla pagina del concorso e sui media del settore);
4. I nomi dei file devono essere così composti: Nome Cognome – Titolo.tif e Titolo.jpg;
5. La email deve contenere in allegato la lettera di manleva interamente compilata e firmata (COPIA DA SCARICARE IN FONDO AL BANDO).
Le foto devono riprodurre luoghi riscoperti, sia di natura culturale, quali siti archeologici, che di natura prettamente architettonica, come ruderi di antiche case rurali, antichi opifici ecc. Quindi luoghi di interesse abbandonati all’incuria e all’oblio, che meriterebbero di essere rivalutati e posti all’attenzione del pubblico. Lo scopo del premio è quello di raccogliere immagini di questi luoghi dimenticati e di segnalarli alle amministrazioni locali, invitandole al loro recupero.
La quota di partecipazione è fissata a 20 euro, quale contributo da versare con bonifico utilizzando il codice Iban IT76B0306982590100000002962, indicando Nome e Cognome e nome del premio “Un luogo per ZeroBook 2025”. Copia del versamento dovrà essere allegata alla email contenente le opere a concorso e la lettera di manleva.
1° Premio: Pubblicazione libro fotografico, in formato cartaceo, a cura della casa editrice ZeroBook, con regolare contratto di edizione e numero di ISBN, promozione e diffusione;
2° Premio: Pubblicazione libro fotografico, in formato ebook, a cura della casa editrice ZeroBook, con regolare contratto di edizione, promozione e diffusione;
3° Premio: un Libro fotografico, pubblicato dalla casa editrice ZeroBook, selezionato tra le pubblicazioni del catalogo della casa editrice.
Verrà rilasciato l’Attestato di Partecipazione personalizzato ai 5 finalisti.
NOTA BENE: Il 1° e il 2° Premio prevedono l’obbligo della firma del contratto di edizione entro 6 mesi dalla data della proclamazione dei vincitori. Allo scadere del termine, il premio sarà ritenuto "non assegnato".
La Giuria selezionerà 5 finalisti, che saranno avvertiti via email. La classifica finale sarà decretata durante la Cerimonia di Premiazione la cui data e il luogo saranno comunicati successivamente.
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Le elezioni in Romania, dopo il “colpo di stato”, per impedire la vittoria di Călin Georgescu ha visto il trionfo al primo turno di George Simon con il 40% dei voti. La vittoria di George Simon sembra sanare parzialmente la “defenestrazione di Bucarest”. Călin Georgescu e George Simon si sono presentati insieme alle urne in modo da dimostrare la continuità politica tra l’ex candidato e il nuovo. Si tratta di un messaggio rassicurante per gli elettori rumeni dell’AUR. In realtà tra i due leader non vi è continuità, o se c’è, essa persiste all’interno di faglie fondamentali. Călin Georgescu era per l’uscita della Romania dalla NATO e dall’Europa; George Simon ha rassicurato l’Occidente e le oligarchie europee che non porrà in discussione la NATO, mentre con l’Europa si porrà in modo dialettico senza ipotizzare l’uscita da essa. Non titiene che la Romania debba procedere al riarmo perché è nella NATO.
L’Unione europea è vassalla della NATO e le due istituzioni non sono scindibili, pertanto appellarisi alla NATO per la difesa non può che implicare l’integrazione della Romania nell’Unione europea.
Tale differenza rispetto al candidato precedente è fondamentale. George Simion è accostabile a Giorgia Meloni, in modo esplicito ne segue la “linea politica” e “ammira” Trump. Giorgia Meloni e George Simenon non pongono in discussione il sistema, anzi ne accettano i capisaldi militari e geopolitici. Dunque, per quanto i media continuano a denunciare l’avanzata dell’estrema destra in Romania, in realtà non solo non è tale, ma è una destra limitrofa alla sinistra liberale, poiché entrambe accettano capitalismo, NATO e Unione europea. Destra e sinistra sono, al netto di sfumature e di stili comunicativi differenti, molto simili. Ipotizzare in un nuovo ribaltamento per il ballottaggio del 18 maggio come fu con Călin Georgescu è in realtà una ipotesi assai improbabile.
Il sistema ha vinto, quindi, ha aggirato il pericolo Călin Georgescu, il quale era tutto da verificare, ed ha manipolato per “spingere ad un ripensamento sul candidato e sul programma”, il risultato è stato ottenuto. Ancora una volta ha perso il popolo, e in questo caso il popolo rumeno, che non vuole diventare fronte di guerra nella nuova Guerra fredda del morente capitalismo. Ha perso anche la democrazia, in quanto è palese che l’Unione europea non la garantisce, ma sostiene gli interessi di multinazionali e plutocrazie. I popoli possono votare, solo se il loro voto legittima la continuità di un sistema nel quale le loro voci e i loro bisogni non sono ascoltati.
Ancora una volta il silenzio delle sinistre e la loro sconfitta culturale consente alle destre di avanzare e di presentarsi come “opposizione”. La civiltà democratica, se seguissimo l’opera di Oswald Spengler Il tramonto dell’Occidente, è nella fase della “civilizzazione”, ovvero è “civiltà” ormai svuotata di ogni vitalità creante e creativa. La forma astratta (civilizzazione) ha cannibalizzato la sostanza assiologica (civiltà) della democrazia. Siamo dinanzi ad un nuovo evento interno alla decadenza dell’Occidente.
Smarcandoci da Spengler, il futuro non è determinato da nessun ciclo predeterminato che termina sempre con la fine della civiltà. Sta a noi contenere la caduta e riprendere il sentiero perduto della democrazia, e per tale arduo obiettivo è necessario emanciparsi dalla propaganda dei media, il cui scopo è neutralizzare la pubblica ragione dei cittadini ormai sempre più sudditi e dei popoli sempre più plebi.
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Il numero 1099 di Girodivite, di mercoledì 7 maggio 2025: "Tutti cosi si joca, fora di lavari la birritta a lu tignusu" (Su tutto si scherza, tranne che lavare il berretto a chi è senza capelli).
In questo numero:
** Primo Maggio per i salari e contro la guerra ** , di Redazione Lavoro
7 maggio 2025
USB ricorda la Festa dei Lavoratori a Napoli, Bergamo, Cosenza e Bologna
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https://www.girodivite.it/Primo-Maggio-per-i-salari-e-contro.html
** Nella Striscia di Gaza dal 2 marzo non entra più niente ** , di Amnesty - 7 maggio 2025
Sono trascorsi due mesi da quando, il 2 marzo, Israele ha nuovamente imposto il blocco all’ingresso di aiuti e prodotti indispensabili per tenere in vita la popolazione palestinese della Striscia di Gaza. È l’uso della fame come arma di guerra.
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https://www.girodivite.it/Nella-Striscia-di-Gaza-dal-2-marzo.html
** “Fermiamo la carne che distrugge le foreste” ** , di GREENPEACE - 7 maggio 2025
Il messaggio di Greenpeace rivolta a JBS e Rigamonti (articolo di Martina Borghi, Responsabile Campagna Foreste di Greenpeace Italia)
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https://www.girodivite.it/Fermiamo-la-carne-che-distrugge-le.html
** Accordo terre rare sotto luci ed ombre ** , di cirignotta - 7 maggio 2025
Nell’ambito dell’accordo vengono a cadere le rivendicazioni dell’Ucraina sulla centrale nucleare di Zaporizhzhya e sancisce solo un allineamento strategico globale tutto da decidere ed a lungo termine.
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https://www.girodivite.it/Accordo-terre-rare-sotto-luci-ed.html
** Tragedia di Odessa: 11 anni senza giustizia ** , di Piotr Jastrzebski
7 maggio 2025
2 maggio 2024. Esattamente 11 anni fa, a Odessa, si consumava una tragedia che è diventata una macchia sanguinosa nella storia non solo dell’Ucraina, ma dell’intera Europa.
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https://www.girodivite.it/Tragedia-di-Odessa-11-anni-senza.html
** 2026 Anno Internazionale del Volontariato ** , di Enzo Maddaloni - 7 maggio 2025
L’O.N.U. ha dedicato il "2026 ANNO INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIO" sulla responsabilità e sostenibilità sociale, dovremo però già correggere il termine "VOLONTARIO" e più che “2026 l’ANNO DEL VOLONTARIO” dovremmo scrivere e dire: “2026 ANNO INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO” ri-coniugando la parola dal singolare al plurale.
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https://www.girodivite.it/2026-Anno-Internazionale-del.html
** Disagio acustico o di immagine? ** , di Silvia Zambrini - 7 maggio 2025
Il caso a Milano della Libreria Celuc e del suo Caffè Letterario.
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https://www.girodivite.it/Disagio-acustico-o-di-immagine.html
** L’emancipazione in Camillo Berneri ** , di Salvatore A. Bravo - 7 maggio 2025
Camillo Berneri anarchico controcorrente ha trattato dell’emancipazione della donna senza disgiungerla dall’emancipazione maschile. Emancipare significa liberare dalle strutture economiche del capitalismo
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https://www.girodivite.it/L-emancipazione-in-Camillo-Berneri.html
** Le ambiguità del pontificato di papa Bergoglio ** , di Alessandra Ciattini - 7 maggio 2025
Papa Bergoglio un rivoluzionario o un conservatore mascherato? Né l’uno né l’altro. Un articolo di Alessandra Ciattini (L’Antidiplomatico)
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https://www.girodivite.it/Le-ambiguita-del-pontificato-di.html
** Io, Renato Guttuso ** , di Piero Buscemi - 7 maggio 2025
Mostra fuori dai canoni tradizionali dell’artista bagherese, ospitata presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica
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https://www.girodivite.it/Io-Renato-Guttuso.html
** Libertà di stampa nel mondo: l’Italia peggiora ** , di Adriano Todaro - 7 maggio 2025
Parole crociate in siciliano – Divorzio? Colpa di ChatGpt – Salta articolo su l’Espresso – Anziani: più internet
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https://www.girodivite.it/Liberta-di-stampa-nel-mondo-l.html
** Rispetto n. 20 - Piazza pulita ** , di Franco Novembrini - 7 maggio 2025
La notizia che tiene banco questa settimana a Villasanta (VLS1939 per gli storici) è quella che piazza Andrea Oggioni sarà riqualificata e lo sarà anche con il contributo della "Gis International School" di Monza.
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https://www.girodivite.it/Rispetto-n-20-Piazza-pulita.html
** Rispetto n. 19 - Uss in action ** , di Franco Novembrini - 7 maggio 2025
In questi giorni si parla del parcheggio selvaggio in piazza Oggioni e di quello che sarà quando inizierà la scuola privata nell’ex oratorio femminile in quella via.
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https://www.girodivite.it/Rispetto-n-19-Uss-in-action.html
** Altri mondi (5): Alla luce del nostro nuovo sole ** , di Alessandra Calanchi - 7 maggio 2025
Alla luce del nostro nuovo sole / di Enrico Ruggeri. - Ravenna : SensoInverso Edizioni, 2023. - 152 p. - (AcquaFragile). - ISBN 978-88-67935-49-9.
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https://www.girodivite.it/Altri-mondi-5-Alla-luce-del-nostro.html
** Tre Frecce tricolori hanno avuto un incidente all’aeroporto di Pantelleria ** , di Redazione - 6 maggio 2025
Tre aerei delle Frecce tricolori, la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica militare italiana, hanno avuto un incidente all’aeroporto di Pantelleria, un’isola italiana nel Mediterraneo centrale. Secondo la ricostruzione di Repubblica l’incidente sarebbe stato causato da un cosiddetto bird strike, cioè l’impatto tra aerei e uno o più uccelli: al momento non ci sono conferme ufficiali. Stando a quanto riferito dall’ANSA un pilota è stato ricoverato in ospedale per una frattura a una gamba.
In base alle (...)
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https://www.girodivite.it/Tre-Frecce-tricolori-hanno-avuto.html
** Nonostante ** , di Alberto Giovanni Biuso - 6 maggio 2025
Un film di Valerio Mastandrea sul vivere e sul morire
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https://www.girodivite.it/Nonostante.html
** Catania, 12 maggio 2025: film “Il fuoco della resistenza – La vera storia di Chico Mendes” (1994) di John Frankenheimer ** , di Associazione Olga Benario - 6 maggio 2025
Lunedì 12 Maggio alle 19.30 in via Battiato n.6, Catania Proiezione del film “Il fuoco della resistenza – La vera storia di Chico Mendes” (1994) di John Frankenheimer, con Raul Julia e Sonia Braga Durante la serata CENA SOCIALE “L’ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio”. Questa massima riassume il pensiero di Chico Mendes, sindacalista, attivista ed ecologista brasiliano che negli anni ’80, organizzò le lotte dei seringueiros, i lavoratori del caucciù dell’Amazzonia, in difesa (...)
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https://www.girodivite.it/Catania-12-maggio-2025-film-Il.html
** Referendum 8-9 giugno, USB ha dato vita a Comitato Indipendente e da indicazione per 5 Si ** , di Redazione Lavoro - 6 maggio 2025
L’8 e il 9 giugno si vota per i 4 referendum promossi dalla Cgil e per il referendum sulla cittadinanza ai cittadini immigrati. L’USB da indicazione a tutti i suoi iscritti e delegati di votare 5 Si e di sostenere la campagna che ha come principale obiettivo il raggiungimento del quorum.
Assieme ad una coalizione di realtà politiche e sociali, l’USB ha dato vita ad un Comitato indipendente perché non ha condiviso la scelta di chi ha promosso i referendum. Avventurarsi in una campagna (...)
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https://www.girodivite.it/Referendum-8-9-giugno-USB-ha-dato.html
** Ma "loro", che fanno? ** , di Luigi Boggio - 5 maggio 2025
Trovare degli autisti, degli infermieri, dei vigili urbani o delle altre professionalità nei servizi sta diventando sempre più difficile e complicato. Ci sono bandi di concorso che vanno deserti. Anche se uno vince, non può vivere con 1500 al mese.
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https://www.girodivite.it/Ma-loro-che-fanno.html
** UMBERTO GALIMBERTI, in Toscana tra il primato della relazione e la ricerca della felicità ** , di Redazione - 5 maggio 2025
UMBERTO GALIMBERTI arriva in Toscana per due appuntamenti che si preannunciano illuminanti. Mercoledì 14 maggio al Teatro Sala Garibaldi di Carrara (MS) affronterà il tema “L’io e il noi. Il primato della relazione”, mentre giovedì 15 maggio al Cinema Moderno di Lucca ci condurrà “Alla ricerca della felicità”. Organizzati da Patagonia Pictures, entrambi gli spettacoli avranno inizio alle ore 20.30. Biglietti disponibili su Ticketone.
A Carrara il tema dell’amore e della relazione, criticando la (...)
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https://www.girodivite.it/UMBERTO-GALIMBERTI-in-Toscana-tra.html
** Licata: Festa di S. Angelo Patrono ** , di cirignotta - 5 maggio 2025
Una storia di fede che si ripercorre nei decenni fin dal 1255 data di morte di S. Angelo a Licata. Nato in Gerusalemme da un parto gemellare da una famiglia ebrea poi convertitasi al cristianesimo. La scelta del Santo fu’ quella di abbracciare la fede cristiana per tutta la vita. La sua ordinazione avvenne sul monte Carmelo in Palestina. Un abbraccio di vita e di fede verso l’ordine del Carmelitano fondato dallo stesso Profeta Elia. La sua storia è stata caratterizzata dalla sua (...)
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https://www.girodivite.it/Licata-Festa-di-S-Angelo-Patrono.html
** Come abbiamo fatto a non capire ** , di Evaristo Lodi - 4 maggio 2025
Ora imperversa su tutti i media la foto che si può definire di un Trumpapa. Il castello di Leonardo Boff svetta minaccioso su di noi e rischia di farci ripiombare in una realtà kafkiana...
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https://www.girodivite.it/Come-abbiamo-fatto-a-non-capire.html
** Trump lo sparviero ** , di Salvatore A. Bravo - 4 maggio 2025
Il Presidente degli Stati Uniti Trump che dovrebbe rappresentare la punta di diamante dell’Occidente ha postato un foto montaggio in cui è paludato da papa. Trump è presbiteriano, e naturalmente autorappresentarsi come papa...
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https://www.girodivite.it/Trump-lo-sparviero.html
** La collana "Aion Eternamente attuali" di Unicopli ** , di Salvatore A. Bravo - 4 maggio 2025
Dobbiamo a Luca Grecchi direttore della collana di Unicopli Aion Eternamente attuali una nuova iniziativa editoriale capace di rispondere al “deserto che avanza”.
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https://www.girodivite.it/La-collana-Aion-Eternamente.html
** Primo maggio 2025 in Sicilia ** , di Redazione Lavoro - 1 maggio 2025
Primo Maggio a Portella della Ginestra per commemorare la strage del 1° maggio del 1947 in cui furono trucidate 11 persone, tra braccianti, contadini, donne e bambini. “Partigiani del lavoro” è il titolo della manifestazione che quest’anno Cgil Palermo e Cgil Sicilia organizzano assieme per il 78° anniversario della strage con la presenza del presidente dell’Anpi nazionale Gianfranco Pagliarulo e le conclusioni della segretaria Cgil nazionale Francesca Re David. “Come ogni anno – dichiarano il (...)
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https://www.girodivite.it/Primo-maggio-2025-in-Sicilia.html
** Post/teca Aprile 2025 ** , di Sergej - 1 maggio 2025
Il numero 04.2025 di Post/teca
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https://www.girodivite.it/Post-teca-Aprile-2025.html
** Ritirata da Kursk: il fallimento della strategia strampalata di Zelensky ** , di Alessandro Marescotti - 1 maggio 2025
La ritirata delle forze ucraine dalla regione russa di Kursk solleva interrogativi profondi sulla strampalata gestione della guerra da parte di Zelensky e sull’uso degli aiuti militari occidentali. Quella che avrebbe dovuto essere una difesa del territorio nazionale ucraino si è trasformata in un’operazione offensiva oltre confine, priva di reali prospettive strategiche e tragicamente fallimentare.
Una parte consistente dei carri armati, dei mezzi blindati e dell’artiglieria forniti (...)
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https://www.girodivite.it/Ritirata-da-Kursk-il-fallimento.html
** La città autoritaria ** , di Salvatore A. Bravo - 1 maggio 2025
In questo momento rileggere Colin Ward architetto e anarchico è fondamentale, in quanto con il suo rigore e con la competenza di un urbanista già 50 anni fa ha profetizzato il nostro asfittico presente.
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** Come funghi ** , di Alberto Giovanni Biuso - 30 aprile 2025
Sul film più recente di François Ozon
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Dall’8 giugno e fino al 23, a Ortigia (Siracusa) in via Roma 30 - da Spazio30 Ortigia - collettiva di Bertrand/ Lasagna/Mirabile
Una collettiva di pittura , che spazia dal figurativo all’astrazione, il titolo prende spunto da una citazione del libro di Francesco Antonio Lepore (la bestemmia del silenzio), a proposito di un libro di Milan Kundera (la vita è altrove) dove si parla di silenzio assordante ”solo il vero poeta sa che cosa sia l’immenso desiderio di non essere poeta, il desiderio di abbandonare la casa degli specchi, in cui regna un silenzio assordante”
In expo:
Bertrand / Lasagna / Mrabile
Spazio 30, Via Roma 30, Siracusa. Dall’8 Giugno 2012
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A Niscemi la Carovana antimafie e No MUOS
La Carovana contro tutte le mafie alza il tiro contro il dilagante processo di militarizzazione del Mezzogiorno. Lunedì 4 giugno, Niscemi ospiterà la tappa chiave siciliana dell’evento internazionale promosso da Arci, Libera e Avviso Pubblico con la collaborazione di Cgil, Cisl, Uil, Banca Etica, Ligue de L’Enseignement e Ucca. L’appuntamento è per le ore 17 per un giro di conoscenza della “Sughereta”, la riserva naturale in contrada Ulmo sono in corso i devastanti lavori di realizzazione di uno dei quattro terminali terrestri del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazione satellitare delle forze armate Usa. Alle 18, proprio di fronte ai cantieri i quella che nelle logiche dei Signori di Morte darà l’arma perfetta per i conflitti del XXI secolo, Comitati No MUOS, giornalisti, ricercatori ed esponenti del volontariato denunceranno in diretta streaming la rilevanza criminale e criminogena dello strumento militare. Poi, alle 20, tutti in piazza per un happening di parole, suoni e immagini per ribadire il No al MUOS e per un Mediterraneo di pace, con un legame ideale con la straordinaria stagione di manifestazioni, 30 anni fa, contro i missili nucleari Cruise di Comiso.
Saranno in tanti a giungere a Niscemi per testimoniare la centralità della lotta contro le disumanizzanti tecnologie di guerra che Usa e Nato puntano a installare in Sicilia (oltre al MUOS, gli aerei senza pilota Global Hawk e Predator). Da Paolo Beni (presidente nazionale Arci) ad Alessandro Cobianchi (responsabile nazionale Carovane antimafie), da Luigi Ciotti (presidente Libera) a Giovanni Di Martino (vicepresidente di Avviso Pubblico) e Antonio Riolo (segreteria regionale Cgil). E i giornalisti Nino Amadore, Oliviero Beha, Attilio Bolzoni e Riccardo Orioles con i musicisti Toti Poeta e Cisco dei Modena City Ramblers. Ma saranno soprattutto le ragazze e i ragazzi dei Comitati No MUOS sorti in Sicilia ad animare l’evento e raccontare la loro voglia di vivere liberi dall’orrore delle guerre e dalle micidiali microonde elettromagnetiche. “Il 4 giugno, così come è stato lo scorso 4 aprile a Comiso e il 19 maggio a Vittoria, ricorderemo attivamente il sacrificio di Pio la Torre e Rosario Di Salvo, vittime del connubio mafia-militarizzazione”, spiega Irene C. del Movimento No MUOS di Niscemi. “Dalla realizzazione della base nucleare di Comiso all’espansione dello scalo di Sigonella, l’infiltrazione nei lavori delle grandi organizzazioni criminali è stata una costante. Ciò sta avvenendo nella più totale impunità pure per i lavori di realizzazione del sistema satellitare di Niscemi”. Le basi in cemento armato su cui stanno per essere montate le maxiantenne del MUOS portano la firma della Calcestruzzi Piazza Srl, un’azienda locale che a fine 2011 è stata esclusa dall’albo dei fornitori di fiducia dell’amministrazione provinciale di Caltanissetta e del Comune di Niscemi. I provvedimenti sono stati decisi dopo che la Prefettura, il 7 novembre, aveva reso noto che a seguito delle verifiche disposte dalle normative in materia di certificazione antimafia erano “emersi elementi tali da non potere escludere la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società”. Secondo quando evidenziato dal sen. Giuseppe Lumia (Pd), il titolare de facto, Vincenzo Piazza, apparirebbe infatti “fortemente legato al noto esponente mafioso del clan Giugno-Arcerito, Giancarlo Giugno, attualmente libero a Niscemi”. Ciononostante, le forze armate italiane e statunitensi non hanno ritenuto di dover intervenire per revocare il subappalto alla Calcestruzzi Piazza. L’1 aprile 2012, i titolari dell’azienda hanno deciso di rispondere ai presunti “detrattori”. Con un colpo ad effetto, hanno annunciato la chiusura dell’azienda e il licenziamento degli otto dipendenti con contratto a tempo indeterminato. “Dobbiamo interrompere il rapporto di lavoro a causa dei gravi problemi economici che attraversa l’azienda per la mancanza di commesse”, ha spiegato uno dei titolari. I responsabili? “Alcuni giornalisti e i soliti professionisti antimafia che infangano il nostro buon nome”. Lunedì 7 maggio, mentre a Niscemi erano ancora aperte le urne per il rinnovo del consiglio comunale, uno dei Piazza ha minacciato in piazza di darsi fuoco con la benzina. Al centro delle invettive, sempre gli stessi cronisti “calunniatori” e gli “invidiosi” per la commessa militare.
Da quando No MUOS significa No Mafia, il clima in città è tornato a farsi pesante. E la Carovana assume il compito di portare solidarietà a tutti quei giovani che sognano ancora una Niscemi libera dalle basi di guerra e dalla criminalità.
Antonio Mazzeo
CG
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Catania: i film di Giugno all’Arena Argentina
http://www.cinestudio.eu/arena-argentina-programma-giugno/
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“Non si svolgerà la parata militare del 2 giugno Roma. La parata militare del 2 giugno, quest’anno, non si svolgerà. Lo ha comunicato il ministro della difesa Forlani, con una nota ufficiale. La decisione è stata presa a seguito della grave sciagura del Friuli e per far si che i militari e i mezzi di stanza al nord siano utilizzati per aiutare i terremotati anziché per sfilare a via dei Fori imperiali.” 11 maggio 1976
Via: http://3nding.tumblr.com/
Vedi online: 3nding.tumblr.com
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Si è tenuta ieri mattina la conferenza stampa del circolo Città Futura PRC – FdS sulla questione della mancata restituzione agli utenti Sidra del canone « fognature e depurazione ». Maria Merlini, segretaria del circolo, ha brevemente ripreso le varie tappe della vicenda: questo canone – riscosso dalla Sidra dal 2006 al 2008, raddoppiando le bollette – è stato dichiarato illegittimo dalla sentenza n.335/2008 della Corte Costituzionale nel caso di abitazioni la cui rete fognaria non sia collegata ad un depuratore, cioè – per quanto riguarda Catania – per l’80% degli utenti. Già all’indomani della sentenza il circolo Città Futura, che fin dall’inizio aveva denunciato l’iniquità della riscossione di questo canone, si era subito attivato per permettere ai cittadini di chiedere alla Sidra il rimborso delle somme riscosse illegittimamente, consegnando moltissime richieste formali di rimborso agli uffici della società. Un provvedimento normativo del 2009 ha imposto la restituzione del canone entro il 2013, previa autorizzazione degli ATO. Ma nonostante l’ATO competente abbia deliberato già nel 2010 la restituzione del canone, quantificandone l’ammontare complessivo in quasi 2 milioni e mezzo di euro, la Sidra non ha ancora restituito nulla agli utenti, nascondendosi dietro un ipotetico conflitto di attribuzione tra l’ATO, la Sidra ed il Comune di Catania, che della Sidra è unico azionista. Per questa ragione il circolo Città Futura nei giorni scorsi ha incontrato il Prefetto di Catania, che ha dichiarato che si attiverà immediatamente contattando i tre soggetti interessati, affinchè venga fatta chiarezza sulla vicenda e vengano finalmente restituite ai cittadini le somme illegittimamente loro imposte. A conclusione della conferenza stampa, Luca Cangemi – del coordinamento nazionale della Federazione della Sinistra – ha denunciato come l’atteggiamento della Sidra sia ancor più inaccettabile in un contesto di grave crisi economica ed occupazionale, in cui la restituzione di queste somme indebitamente riscosse potrebbe dare un pur piccolo sollievo ai cittadini, già alle prese con l’aumento di altre tasse e servizi come la TARSU e l’IMU, annunciando che in mancanza di una rapida soluzione della vicenda il circolo Città Futura organizzerà un’azione legale degli utenti per pretendere dalla Sidra quanto dovuto.
http://circolocittafutura.blogspot.it/2012/05/sidra-la-vertenza-continua.html
Vedi online: http://circolocittafutura.blogspot....
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giovedì 31 maggio, dalle ore 19,30, al circolo città futura, via Gargano 37 Catania inaugurazione della mostra, a cura del collettivo LGBTQ IbrideVoci, ORGOGLIOSE R/ESISTENZE: 18 anni di movimento gay/lesbo/trans/queer a Catania videoproiezione "Orgogliosa Resistenza: volti e corpi del Pride", foto di Alberta Dionisi AperiCena... una serata di incontro e socialità con bar e buffet a volontà a prezzi anticrisi
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ATTACCO AL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO E DISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ PUBBLICA
Seminario di approfondimento
martedì 29 maggio ore 19 via Gargano 37
Coordina:
Luca Cangemi (segretario circolo PRC Olga Benario)
Intervengono:
Giuliana Barbarino (collettivo Gatti Fisici);
Nunzio Famoso (già preside Facoltà di Lingue);
Felice Rappazzo (docente Università di Catania);
Chiara Rizzica (coordinamento precari della ricerca)
Circolo Olga Benario
Rifondazione Comunista – FdS
Via Gargano, 37 Catania
Fb: PRC Catania Olga Benario - circolo.olgabenario@libero.it
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la Feltrinelli Libri e Musica
Giovedi’ 24 Maggio
alle ore 18
presso il bistrot de la Feltrinelli Libri e Musica
di via Etnea 285 a Catania
PAOLO MONDANI
e
ARMANDO SORRENTINO
presentano
CHI HA UCCISO
PIO LA TORRE?
Omicidio di mafia o politico?
La verità sulla morte
del più importante dirigente comunista assassinato in Italia
CASTELVECCHI
intervengono
ADRIANA LAUDANI
e
PINELLA LEOCATA
inoltre ha assicurato la sua presenza
il Procuratore della Repubblica di Catania
GIOVANNI SALVI
Pio La Torre viene ucciso il 30 aprile 1982. Indagini farraginose e un lunghissimo processo indicheranno come movente dell’omicidio la proposta di legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi, di cui era stato il più deciso sostenitore. Esecutore: Cosa Nostra. Un movente tranquillizzante. Un mandante rimasto nell’ombra. In realtà, con la morte di La Torre si compie un ciclo di grandi omicidi politici iniziati con l’uccisione, nel 1978, di Aldo Moro e proseguito, nel 1980, con la soppressione di Piersanti Mattarella, presidente democristiano della Regione Sicilia. Uomini che volevano un’Italia libera dal peso della mafia politica e dall’influenza delle superpotenze. Dalle carte dei servizi segreti risulta che La Torre viene pedinato fino a una settimana prima della morte. Nel 1976, la sua relazione di minoranza alla Commissione parlamentare Antimafia passerà alla storia come il primo atto di accusa contro la Dc di Lima, Gioia, Ciancimino e la mafia finanziaria. Nel 1980, in Parlamento non teme di “spiegare” l’omicidio Mattarella con il caso Sindona e con la riscoperta di una vocazione americana della mafia siciliana. È La Torre a conoscere i risvolti più segreti dell’attività del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; a comprendere il peso della P2; a intuire la posta in gioco con l’installazione della base missilistica Usa a Comiso; a intravedere, con nove anni di anticipo, il peso di strutture come Gladio. Raccoglie e riceve documenti riservati, appunta tutto in una grande agenda: di questo non si troverà nulla. Nei mesi che precedono il suo assassinio, La Torre torna in Sicilia a guidare il Pci fuori dalle secche del consociativismo, nel tormentato tentativo di ridare smalto a un partito spento. Trent’anni dopo l’omicidio, l’esperienza complessa e straordinaria di La Torre spiega molto delle sorti attuali della sinistra e della democrazia nel nostro Paese. E, per la prima volta, si cerca di leggere in controluce un delitto colmo di episodi per troppo tempo tenuti all’oscuro.
Paolo Mondani è giornalista d’inchiesta. Nel 1997 ha collaborato agli Speciali di Raidue. Sempre per la Rai ha lavorato come inviato per Circus, Raggio Verde, Sciuscià, ed Emergenza Guerra. Nel 2003 è stato coautore di Report insieme a Milena Gabanelli. Nel 2006 è stato a fianco di Michele Santoro in AnnoZero. Dal 2007 è di nuovo firma di punta di Report su Raitre. Tra le suo pubblicazioni «Soldi di famiglia» (Rizzoli).
Armando Sorrentino è avvocato. E’ stato il legale della parte civile Pci-Pds nel processo per l’uccisione di Pio La Torre e di Rosario Salvo. Ha rappresentato la parte civile nei processi per la Strage di Capaci e nel «Borsellino ter». Inizia l’attività negli uffici legali della Cgil, a lungo militante e dirigente locale del Pci-Prs, oggi è impegnato nell’Anpi e con l’Associazione dei Giuristi Democratici.
Grazie e a ritrovarci
Sonia Patanìa
Sonia Patanìa
Responsabile Comunicazione e Eventi
La Feltrinelli Libri e Musica
via Etnea 285, Catania
eventi.catania@lafeltrinelli.it
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Comunicato stampa
19 maggio 2012 – Italia Scuola Morvillo-Falcone
Un sabato mattina di primavera: attentato in istituto professionale di Brindisi - Una morta, un’altra in pericolo di vita, altre ferite e feriti.
Un tentativo di strage …
Una strage di giovani che andavano a imparare in un istituto professionale di tecnica, di moda.
Un istituto frequentato prevalentemente da giovani donne.
Altissimo è il valore simbolico della scelta del luogo, una scuola dove le giovani vanno ad apprendere conoscenze e costruire saperi per lavorare e costruirsi una vita libera e migliore. Significa tante cose la scelta del luogo, basta volerli vedere tutti questi significati, come li ha visti chi ha preparato l’attentato.
Qualunque sia la matrice, qualsiasi possa essere la valenza politica sia di attacco alle istituzioni, o terrorismo di vario stampo, una cosa è certa, che la conta delle morti violente di giovani donne subisce un aumento repentino nel panorama miserevole dei femminicidi quasi quotidiani in ogni parte d’Italia. Che la violenza spietata e disumana, singola o collettiva che sia, si manifesta ancora una volta.
Comunque la si voglia chiamare, questa è la cronaca della arretratezza di un paese che si annovera fra le potenze economiche mondiali, e che si ammanta di una democrazia di cui le donne non possono usufruire né in casa né fuori casa.
Quante sono le morti violente delle donne ogni anno? Nel 2012 in aumento progressivo e, nell’insieme, ogni anno centinaia, una strage che è solo la punta dell’iceberg della violenza maschile. Violenza a cui si aggiunge questa che crea lutto, dolore e terrore in tutto il paese. Paura che entra nelle coscienze perché abbatte uno degli ultimi luoghi, la scuola, considerati generalmente sicuri. Bisogna fermare questa violenza singola e collettiva.
Bisogna porre argine in ogni modo alla strage, prima, durante e dopo qualsiasi indagine o summit.
Non è più tempo di parole e di opinioni, è tempo di scelte, rimedi e di coscienza civile.
Un intero anno abbiamo passato con l’UDI, in tante e tante in tutta Italia con la Staffetta di donne contro la violenza sulle donne, da 25 novembre 2008 al 25 novembre 2009. Su, su dalla Sicilia alla Lombardia.
Fino all’ONU, a New York siamo andate. E ancora siamo qui a fare la conta delle morte e ferite, senza una legge, senza un allarme, senza prevenzione, senza contrasto, senza nessun tentativo di modificare seriamente la cultura della violenza individuandone le radici storiche e politiche.
In poche parole senza alcun intervento adeguato di chi ci rappresenta, amministra ed emana leggi.
Le nostre istituzioni dovrebbero condividere con noi il nostro perenne lutto, e devono riconoscere la nostra grande generosità di donne che sempre collaborano e sopportano nella speranza di una pace meritata. Devono riconoscere l’ingiustizia della condizione di terrore quotidiano in cui siamo costrette a vivere, e devono trovare sempre i colpevoli e garantire una pena certa, devono adoperarsi a promulgare leggi di contrasto e prevenzione alla violenza, di qualsiasi forma e tipo. Perché è un guadagno per tutte e tutti.
Quante volte ancora dovremo piangere vite di donne spezzate per capriccio o per esercizio arbitrario di un potere personale o collettivo, che in Italia purtroppo è ancora monopolio del genere maschile?
Il dolore per Melissa e le altre ragazze e ragazzi è indicibile e può essere espresso solo in parte con la condivisione del terribile dolore dei loro genitori, degli insegnanti e di tutti coloro che riconoscono il valore della vita umana.
UDI Unione Donne in Italia
Sede nazionale Archivio centrale Via dell’Arco di Parma 15 - 00186 Roma Tel 06 6865884 Fax 06 68807103 udinazionale@gmail.com www.udinazionale.org
“Io non compro Golden Lady, Omsa, SiSi, Filodoro, Philippe Matignon, NY Legs, Hue, Arwa fino a quando tutte le operaie OMSA - Faenza non verranno riassunte”
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“L’Italia che non si vede” Rassegna di cinema del reale
Un mito antropologico televisivo, di Maria Helene Bertino, Dario Castelli e Alessandro Gagliardo Catania, mercoledì 9 maggio 2012, ore 21 ZO centro culture contemporanee
Martedì 22 maggio, alle ore 21, presso il centro culture contemporanee ZO, quinto e ultimo appuntamento con “L’Italia che non si vede”, rassegna nazionale di cinema del reale promossa a Catania dall’officina culturale South Media (circolo UCCA). In programma, per la sezione “Le immagini perdute”, “Un mito antropologico televisivo”, un film nato attraverso il lavoro e la ricerca di malastradafilm film, pensato, discusso e montato da Helene Bertino, Dario Castelli e Alessandro Gagliardo.
Presentato con successo all’ultima edizione del Torino Film Festival, nella sezione Italiana.doc, Menzione Speciale “Premio UCCA Venticittà”, Un mito antropologico televisivo è un film pretesto pensato per introdurre nel dibattito culturale l’idea di antropologia televisiva, intesa come chiave di lettura di un racconto popolare non ancora affrontato dalla storiografia, nonché strumento di ricostituzione di comunità attraverso la visione della televisione come soggetto di narrazione. In mezzo un patrimonio enorme custodito da centinaia di piccole emittenti che passo dopo passo gli autori stanno cercando di recuperare, conservare e pubblicare.
Attraverso l’uso di riprese video realizzate tra il 1992 e il 1994 (periodo chiave per la storia siciliana e italiana) e provenienti da una televisione locale della provincia di Catania il racconto televisivo penetra nella storia popolare di una nazione per comporre così il quadro delle sue difficoltà, descrivendone la sua natura più profonda. La telecamera coglie frammenti di quotidiano e li restituisce dopo anni ancora carichi della loro capacità di descrivere la nostra società, invitandoci a mettere in atto una lettura antropologica della narrazione televisiva.
Ufficio stampa: info@southmedia.it 349 1549450 www.southmedia.it
CG
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