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Io, Renato Guttuso

Mostra fuori dai canoni tradizionali dell’artista bagherese, ospitata presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica

di Piero Buscemi - mercoledì 7 maggio 2025 - 514 letture

Accostare Renato Guttuso e la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica sembra un atto dovuto all’artista, al personaggio politico, all’osservatore fine del mondo e dei protagonisti del suo tempo.

A volte ci si dimentica di questo artista siciliano, contestato, eccessivamente criticato, sotto sotto ammirato anche dai suoi più perfidi censori. Si dimentica la sua schiettezza e il suo messaggio cromatico, duro, diretto, privo di qualsiasi falsa e ruffiana ipocrisia. Il suo schieramento netto e, sotto certi versi, coraggioso contro l’ingiustizia sociale e ogni forma di potere, bieco e opportunista.

La sede della Società Operaia di Modica raccoglie 43 tele, forse tra quelle meno conosciute, prelevate e gentilmente prestate da collezioni private, attraverso le quali si percorre un cinquantennio di evoluzione artistica, dove i paesaggi, le figure, le metafore rappresentate sui dipinti costituiscono una breve ma completa analisi del Guttuso uomo, prima ancora di soffermarsi sull’artista.

Si prova sempre una sensazione strana davanti alle sue nature morte, davanti ai variopinti oggetti rubati al quotidiano della vita umile e forse anche banale di persone incontrate per caso, nella loro semplicità e monotonia, così profonda e invadente da essere immortalata per sempre in una tela. Si ha l’impressione di una semplicità del tratto, forse addirittura elementare, come se l’artista non sia stato mai in grado di raggiungere livelli tecnici degni dei più grandi.

È solo un’impressione perché, davanti a nudo di donna, ammirando un volto di vedova affranto dal dolore, l’azzardo di una sfida arrogante di un uomo davanti alla maestosa e terrificante forza distruttiva dell’Etna, si rimane bloccati dall’emozione e da quel messaggio di vita vissuta, di ribellione palesata dai particolari che ogni quadro ci restituisce.

È come prendere contatto con le storie di uomini in cerca di un senso di giustizia, una lotta estenuante contro le arroganze e il desiderio fermo dell’artista di tramandare alle nuove generazioni una testimonianza. Una testimonianza che Guttuso lascia al libero arbitrio dell’osservatore, obbligato alla riflessione e all’interpretazione di quel messaggio che sta lì, davanti agli occhi, quelli soltanto disposti a scrutare tra le cromie quello che la distrazione fa trascurare, come un dettaglio da tralasciare per momenti di maggiore coinvolgimento.

Ed ecco emergere la metafora, quella che sembra prendere vita dalle tele e chiederci un contatto, che non sia soltanto umano, ma di pensiero e di necessario bisogno di esternare un’idea. Metafora da Emigranti, che sembra anticipare i tempi nefasti di un discutibile presente, metafora di un ripudio alla guerra, crudele ed assassina che sembra guardarci da un quadro panoramico che ci ricorda uno stralcio del Guernica e della sua amicizia con il pittore spagnolo.

Dipingere è soprattutto raccontare, quello che si vede, ma sicuramente anche quello che si immagina. Dipingere è consegnare un sogno, dal sapore di rinascita, con la giusta sfumatura della speranza per provare a tramandare al futuro un’idea di società migliore. Renato Guttuso ha rappresentato tutto questo. Ed è sufficiente per custodire il suo messaggio, come un bene prezioso da cullare e contrapporre alla crudeltà del mondo.

All’interno delle sale, un angolo è dedicato alla proiezione di un filmato che racchiude un momento intimista dell’artista che, davanti alle telecamere televisive, si cimenta a trasferire su tela dei semplici peperoni. Il visitatore potrà ammirare la spontanea estrosità dell’artista che, con pennellate marcate mostra la nascita di un’opera da un semplice frutto della natura, trasformandolo in espressione artistica.

Io, Renato Guttuso
a cura di Giuliana Fiori e Anna Papale

Società Operaia di Mutuo Soccorso
Corso Umberto I, 157 – Modica

19 aprile – 19 ottobre 2025

tutti i giorni 10:00 – 13:00 / 15:30 – 20:30