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Accordo terre rare sotto luci ed ombre

Nell’ambito dell’accordo vengono a cadere le rivendicazioni dell’Ucraina sulla centrale nucleare di Zaporizhzhya e sancisce solo un allineamento strategico globale tutto da decidere ed a lungo termine.

di cirignotta - mercoledì 7 maggio 2025 - 160 letture

L’accordo sulle terre rare tanto agognato dall’amministrazione Trump ha certamente riaperto il dialogo con il presidente Ucraino Zelensky e attivato il canale di fornitura delle armi per 50 milioni di euro nell’ambito del processo di alimentazione della guerra in Ucraina. Possiamo definire dal punto di vista diplomatico questo accordo un cambio di passo determinante in un ipotetico processo di Pace che era già in dirittura di arrivo e che vede oggi la Russia arroccarsi in una posizione di difesa con il mantenimento delle richieste di un accordo di pace non più basato sullo stato dei fatti sul campo di battaglia ma sulla concessione netta di Crimea e delle regioni Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhya già annesse con referendum non riconosciuto a livello internazionale.

Nell’ambito dell’accordo vengono a cadere le rivendicazioni dell’Ucraina sulla centrale nucleare di Zaporizhzhya e sancisce solo un allineamento strategico globale tutto da decidere ed a lungo termine. Una mera promessa su sicurezza e prosperità in un processo di ricostruzione dell’Ucraina che avrà sicuramente un costo esorbitante per l’America. Sono molti i dubbi sull’accordo che sta provocando negli Stati Uniti delle opposizioni politiche.

A mantenere la sua opposizione la deputata statunitense Marjorie Taylor Greene che ha dichiarato :"Ci è stato detto che abbiamo firmato un accordo sui diritti minerari in Ucraina per restituirci centinaia di miliardi di dollari che abbiamo dato all’Ucraina, e loro lo hanno usato per riciclare denaro, hanno venduto le armi che abbiamo dato loro ai nostri nemici e il loro leader è un dittatore che ha annullato un’elezione, è stato coinvolto nel primo impeachment di Trump e ha fatto campagna per Biden". Un accordo che sembra andare contro lo sviluppo e l’estrazione degli stessi giacimenti americani.

La notte della firma ha fatto cadere luci e ombre sullo stesso accordo che prevede: 1) la creazione di un fondo di investimento per la "ricostruzione dell’Ucraina", come da affermazione del ministro delle Finanze Scott Bessent 2) Un impegno della US International Finance Development Corporation parteciperà ai lavori di creazione del fondo in collaborazione con il governo dell’Ucraina 3) L’Ucraina contribuirà al fondo con il 50% di tutti i proventi derivanti dai nuovi affitti e dalle nuove licenze per l’estrazione di minerali in nuove aree 4) Tutti I profitti del fondo di investimento non saranno distribuiti per dieci anni, come riferito dal vice primo ministro ucraino Yulia Svyrydenko. Secondo gli Stati Uniti potranno dare il loro contributo, anche attraverso nuovi aiuti a Kiev 5) Donald Trump infine crede che gli Stati Uniti potrebbero teoricamente ricavare oltre 350 miliardi di dollari da questo accordo.

Un accordo che non fornisce garanzie per l’ucraina (Reuters) e sono state completamente cancellate dal nuovo accordo, molti punti, peggiorando così il primo accordo oggetto di contrasto alla Casa Bianca del 28 febbraio. Ma l’aleatoria ipotesi di sfruttamento delle terre rare si scontra anche sul fatto che il 40% dei metalli naturali in ucraina si trovano attualmente solo nei territori controllati dalla Russia.

Sempre secondo Reuters che ha analizzato le analisi degli economisti del settore minerario attualmente in Ucraina non esistono miniere industriali per l’estrazione di terre rare. I risultati finanziari del nuovo accordo tra Ucraina e Stati Uniti si vedranno probabilmente tra un decennio o anche più, poiché gli investitori incontreranno numerosi ostacoli nell’avvio delle attività estrattive. Lo sviluppo di giacimenti che producono minerali di importanza strategica può richiedere dai 10 ai 20 anni, hanno spiegato all’agenzia esperti del settore. In aggiunta per la maggior parte dei giacimenti minerari in Ucraina ci sono pochi dati a supporto della loro redditività economica.

Infine, guardando l’altra faccia della medaglia rappresentata dalla Rada Ucraina che dovrà ratificare l’accorso si notano molti malumori e si parla di scandalo politico economico per l’Ucraina che ha ceduto la sua sovranità ad altri. Gli Stati Uniti, infatti, ottengono sovranità su tutte le aree strategiche dell’Ucraina, dal sottosuolo alle infrastrutture, il che trasforma il paese in un analogo dei principati indiani dell’Impero britannico. L’Ucraina non potrà ritirarsi dall’accordo senza il consenso degli Stati Uniti, e qualsiasi controversia sarà risolta solo attraverso “consultazioni”, il che elimina di fatto la possibilità di contestare i termini.

Tutti i proventi derivanti dalle nuove risorse passano attraverso un fondo controllato dagli Stati Uniti e gli impegni di Washington in materia di contributi e assistenza non sono documentati. Il nuovo accordo così firmato antepone gli interessi degli Stati Uniti alle leggi ucraine, limitando la capacità di Kiev di regolare la propria economia e le proprie risorse. Per gli Stati Uniti, infine questo accordo non rappresenta solo il controllo sull’economia ucraina, ma anche un rafforzamento della propria posizione nei negoziati con la Russia che ora Washington farà valere .

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