Giro85
/ ZeroBook La stanza di Mishima di angelo l. pattavina
Titolo: "Una stanza chiusa a chiave"
("Kagi no kakaru heya")
Autore:Yukio Mishima
Edizione: ES (1993)
Anno di prima pubblicazione: 1954 (Yoko Mishima)
Note: Traduzione di Lydia Origlia
Un corpo. Il desiderio di profanarlo. Di
lacerarlo.
Possedere la tenera carne di una bambina di nove anni in
una stanza chiusa a chiave, mentre fuori il mondo scorre
inquieto temendo una incombente e disastrosa inflazione.
Un Giappone del dopoguerra sospeso tra sogni, passioni,
politica ed economia. Piccole innocenze e sadiche barbarie,
ingenua malizia ed immaginaria voluttà si alternano
tra un "bar dei giuramenti" e un "salone
da ballo Cielo Stellato".
Un mondo ambiguo, blandamente caotico, sprofondato in un
vortice di vita e di morte, di luce e di oscurità,
schiavo della propria immaginazione e alla ricerca di una
trasgressione che lo trascini oltre ogni limite. Fisico
e spirituale.
Ebbro, ma senza annegare nel vizio.
Per vivere. Per crescere. E per non crollare.
"Il gusto dell'amore universale coincide
con quello della ferocia"
"Ho tratto spunto dal mio diario scritto
quando, appena uscito dall'università, lavoravo al
ministero degli affari interni. Basandomi su tali appunti
ho introdotto nel racconto accenni alla situazione politica
ed economica di quei tempi, ma, ovviamente, la vicenda narrata
è immaginaria e il prospettato progredire di un'inflazione
catastrofica è metafora dello sviluppo di un'analoga
catastrofe spirituale"