Giro85
/ Movimento Sette minuti a mezzanotte di francesco iannuzzelli, peaceLink
Da 55 anni e' in funzione un orologio che
segna un'ora particolare:
quanto manca alla ipotetica fine del mondo causata da un
conflitto con
armi nucleari. Disegnato nel 1947 da Martyl Langsdorf, moglie
di un
fisico che lavoro' al progetto Manhattan, l'orologio divento'
il
simbolo del Bulletin of Atomic Scientists [1], l'associazione
di
scienziati che dal 1945 denuncia il pericolo delle armi
nucleari con
un bollettino pubblicato ogni due mesi e con altre attivita'
informative ed educative.
Per rappresentare l'urgenza e gravita' del
problema si scelse
appunto l'immagine simbolica di un orologio con pochi minuti
alla
fatidica mezzanotte, inizialmente sette. Da allora i movimenti
della
lancetta hanno scandito avanzamenti e retrocessioni nella
politica del
disarmo nucleare. Si e' arrivati a un minimo di due minuti
dalla
mezzanotte nel 1953, durante gli esperimenti nucleari a
cielo aperto
di USA e URSS, e ad un massimo di 17 minuti quanto fu firmato
il
trattato START. Nel 1999 la lancetta era stata spostata
a nove minuti
dalla mezzanotte, a cause della mancata riduzione delle
testate
nucleari nel mondo e dei contemporanei esperimenti nucleari
di India e
Pakistan.
Proprio oggi, 27 febbraio 2002, si e' deciso
di muovere
ulteriormente la lancetta a sette minuti dalla mezzanotte,
per
denunciare i pericolosi passi indietro che sono avvenuti
recentemente nell'ambito del disarmo nucleare.
In particolare hanno influito sulla decisione
dei direttori del
Bulletin:
- il fallimento nella riduzione delle armi
nuecleari nel mondo negli
ultimi 10 anni
- la decisione degli USA di abrogare unilateralmente
il trattato sui
sistemi di difesa contro i missili balistici (ABM)
- altre decisioni unilaterali statunitensi
contro i trattati sul
controllo degli armamenti, in particolare il rifiuto del
protocollo di
verifica del trattato sulle armi batteriologiche, del trattato
che
bandisce gli esperimenti nucleari (CTBT) e della convenzione
sulle
armi leggere
Altri fattori hanno contribuito a questa
situazione come:
- il commercio di materiale nucleare a potenzianle uso militare
- la crisi tra India e Pakistan
- gli sforzi di terrroristi di acquisire armi nucleari e
biologiche -
la crescente diseguaglianza tra paesi ricchi e poveri nel
mondo che
aumenta il potenziale di violenza e guerre.
Il comunicato stampa del Bulletin of Atomic
Scientists [2] non
manca di ricordare alcuni aspetti positivi come l'adesione
di 187
governi al trattato di non-proliferazione nucleari, la decisione
francese di abbandonare i test nucleari nel Pacifico, i
finanziamenti
USA per lo smantellamento dell'arsenale nucleare russo e
l'accordo
sulla riduzione delle testate nucleari schierate da USA
e Russia.
Anche se questi eventi sono per lo piu' sulla carta e non
ancora
realizzati, rappresentano comunque dei passi significativi
rispetto ai
tempi della guerra fredda.
Resta pero' molto ancora da fare e, nel frattempo,
l'orologio
continua a mostrare quanto pericolosamente vicina e' la
mezzanotte.