Giro81
/ Movimento Appello: manifestazione per il "diritto
al futuro"
L'appello qui allegato è stato pubblicato
oggi 30 dicembre
contemporaneamente, in forma più o meno completa,
dai quotidiani Il
Manifesto, Liberazione e L'Unità. Raccogliendo le
proposte rese pubbliche
dall'Assemblea nazionale dei Forum sociali (Firenze e poi
Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che viene
da decine di manifestazioni in tutte le principali città
italiane, questo documento lancia di fatto la proposta di
manifestazione nazionale a Roma per il 19 gennaio, a ridosso
della ripresa del dibattito parlamentare sul ddl Bossi-Fini
(prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del Senato).
L'appello sarà ripubblicato nei primi
giorni di gennaio con tutte le nuove
adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino
rapidamente sia
da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e nazionali
(questo
indirizzo mail è stato creato appositamente, si possono
usare anche i fax in
calce e i telefoni 339.6504639 - 347.1777846). Chiediamo
inoltre di
riprodurlo, anche traducendolo nelle varie lingue dei migranti,
e
diffonderlo in tutte le reti (compresa la stampa e le radio
locali) e in
forma stampata.
Resta fermo che alla manifestazione, che
dovrà essere grande, ricca e
plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà
sulla base delle sue
proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una cornice
unitaria. Del
resto le prime battute della battaglia parlamentare, nelle
audizioni in
commissione, hanno visto una larga convergenza dell'associazionismo,
dei
giuristi democratici e delle organizzazioni sindacali nella
critica radicale
all'impianto del ddl Bossi-Fini. Il "titolo" e
lo slogan portante della
manifestazione potrebbe essere, riprendendo una proposta
circolata nei
giorni scorsi e raccolta da questo appello, "DIRITTO
AL FUTURO". Che è,
sinteticamente, ciò che il disegno di legge nega
ai cittadini stranieri,
quindi a tutti.
E' da tener presente la coincidenza positiva
e la possibile sinergia fra la
manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni
sindacali di
dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio alla
lotta contro
l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori.
Per gli aspetti organizzativi, sarà
necessario subito dopo l'Epifania un
incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi,
politici e
sindacali che avranno aderito.
Il doppio standard nelle garanzie giuridiche
e la totale precarizzazione
della vita e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti
dal ddl
governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano
una
lunga campagna xenofoba e segnano un secco arretramento
del patto di
cittadinanza fondato sulla convivenza e sul lavoro, su cui
si basa anche la
nostra Costituzione.
La supremazia della guerra sul diritto internazionale
rischia di trovare
così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva
e nazionalitaria dei
diritti, nella mercificazione di esseri umani condannati
alla clandestinità,
all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto all'indietro
di civiltà
non solo per loro ma per tutti, tanto più in un contesto
di attacco a
garanzie universalistiche quali lo Statuto dei lavoratori
ed il suo articolo
18.
Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea
di una mobilitazione di
coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della
discussione
parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale
a Roma. Primi
firmatari:
Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d.
Luigi Ciotti, Rossana Rossanda,
Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita
Hak, Moni Ovadia, Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi,
d. Gino Barsella, d. Giuseppe Stoppiglia, d. Vitaliano Della
Sala, Eugenio Melandri, Raniero La Valle, Giovanni Franzoni;
i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli,
Vittorio Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino;
gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu,
Ron Kubati, Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina,
Pedrag Matvejevic, Mario Bertin, Franco Ottaviano; i docenti
Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro
Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago,
Sandro Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani,
Nicola Porro, Wassim Dammash.