Roy
Paci & Aretuska, ovvero energia siciliana allo stato
puro.
Che bravi picciotti, salgono sul palco in doppio petto gessato,
occhiali da sole scuri e anelli nelle dita. Lo show incomincia,
si salvi chi può.
Un'ora e trentacinque minuti tutti d'un fiato,
il fiato che Roy e i suoi picciotti spingono nelle trombe
e nei tromboni. "Ca mi sentu a mo casa e sugnu cuntentu,
noi esportiamo a sicilianità a tutti banni: o sud
o centru e macari o nord" e poi via con tutta la forza
che c'è: si parte con Funeral ska che viene seguito
da Loski nerd, brano che apre anche il cd Baciamo le mani,
distribuito in Italia e in altri 36 paesi nel mondo.
Esseri siciliani è un vanto e Roy e gli Aretuska
sono fieri di esserlo e si prendono in giro con pantomime
da Mafiaband: "Ciuri Ciuri" inno della sicilianità
viene riarrangiato: è un misto tra ska walzer e cha
cha cha. Siamo solo al terzo brano e la sala gremita rischia
di scoppiare.
Più di un concerto, è un vero
spettacolo, una performance con Roy attore principale e
la band spalla ideale. Tutti ragazzi gli Aretuska dai 22
ai 26 anni, ma a sentirli suonare sembrano musicisti da
una vita. Da segnalare l'ultimo arrivato Toni 'mentina'
Cattano da Lentini che a detta di Roy, per l'età
che ha e le sue capacità, è un "genio
del trombone". Ma non esistono individualismi, "la
famiglia" è unita e compatta e dal vivo si vede,
ballano danzano cantano recitano senza mai sbagliare, felici
di vedere il pubblico in delirio.
Concedono vari bis, regalano fiori
alle ragazze in prima fila e in cambio Roy riceve un reggiseno:
fa caldo nella sala, la soddisfazione si vede nelle facce
stanche ma sorridenti del pubblico.
Il concerto è finito, la festa di Lapis non poteva
incominciare in maniera migliore.