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Giro81 / La catena di san Libero
Tanto per abbaiare - n.88
di Riccardo Orioles

21 agosto 2001 - n.88
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Promemoria. Delle lettere - moltissime - che continuano ad arrivare su
Genova e dintorni, le piu' interesanti mi sembrano queste qua.
1) Roberto wrote:
<Ciao, ho letto quello che hai scritto e sinceramente, mi ha fatto
molto schifo! Sara' perche' condivido le idee di Fini oppure perche'
quello che hai scritto mi e' sembrato leggermente di parte ma
sinceramente, odio i comunisti e tutti quelli che a Genova in nome
della pace e dei popoli + deboli, sventolando bandiera rossa hanno
distrutto una citta'!
Quindi, caro compagno, se eviti di scrivere certe schifezze fai un
piacere a me e a tutti quelli che la pensano come me! Tute bianche o
nere, sono tutti uguali, non hanno presto abbastanza botte e il primo
e' il signor Agnoletto!
Certo, capisco che sia un discorso lungo e difficile da trattare in una
semplice e-mail e soprattutto con il primo pirla (io!) che scrive
comunque, quello che ho letto in questa pagina mi ha fatto schifo e ci
tenevo a fartelo sapere!>
2) erre19wrote:
<La dovete smettere di piangere per qualche manganellata o qualche
calcio. Se volete dichiarare guerra allo Stato dovete essere pronti a
pagarne le conseguenze. Personalmente a Genova avrei impiegato ben
altro che i manganelli per mantenere l'ordine pubblico e vi avrei
mandato contro non solo i Carabinieri o la Polizia ma anche i reparti
speciali dell'esercito (gli incursori del Col Moschin tanto per
intenderci).
Sicuramenti molti manifestanti avrebbero abbassato la cresta invece di
appoggiare quegli anarchici del cazzo. Siete la vergogna dell'Italia,
per fortuna siete solo una piccola minoranza. Le vostre magliette (voi
G8 noi 6.000.000.000) fanno ridere, ma chi credete di rappresentare?
P.S. Smetti di parlare di fascisti in senso dispregiativo: rileggiti un
po' di storia (ma non sui libri di testo adottati dalla stragrande
maggioranza dei professori militanti della nostra scuola), con un po'
di obiettivita' e di intelligente applicazione potrai anche tu
avvicinarti alla verita'.>
* * *
Non le pubblico per metterne alla berlina gli autori - sono, mi sembra,
dei ragazzi e dunque lavoro anche per loro - ma perche' esprimono con
semplicita' e chiarezza il punto di vista di una parte della
popolazione. E' un punto di vista che negli anni sessanta e settanta
semplicemente non esisteva: la gente di destra allora aveva idee di
destra ma, salvo eccezioni "estremiste", di idee si trattava e non di
pogrom.
Il pogrom, tuttavia, era il common sense di una parte della popolazione
europea non moltissimi anni fa; diciamo, verso i primi del Novecento.
In intere nazioni (Russia, Polonia, parte della Germania, paesi
balcanici, Spagna) sostituiva il dibattito politico, che infatti venne
dopo (inglobando, in alcuni casi, il pogrom: ma questo e' un altro
discorso).
Tutto questo per dire che un antropologo potrebbe essere molto
interessato al *linguaggio* del dibattito sull'ordine pubblico di
queste settimane. Nei palazzi, se ne coglie solo qualche punta di
iceberg (Taormina, Bossi) ma nei bar e nei "signora mia" si sentono
espressioni molto piu' esplicite e coerenti.
Il fatto e' che da circa vent'anni il paese e' vissuto in condizioni di
sistematica deculturizzazione e depoliticizzazione. Una parte della
popolazione e' quindi regredita a condizioni pre-democratiche: della
vita pubblica percepisce l'elemento del consenso, ma non quello dello
schieramento. Per noi che siamo cresciuti in una democrazia, e'
spontaneo considerarla come un elemento naturale del mondo; ma i
ragazzi che hanno scritto quelle due lettere sono cresciuti in mondo
particolare, da Craxi in poi.
Questo, naturalmente, e' solo un promemoria per tutti noi.
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Un altro promemoria potrebbe essere questo:
"La verita' e' che in Europa e' stata allevata una povera generazione
di giovani, di degradati ai quali e' stato dato a intendere esattamente
cio' che i loro padri dei vari centrosinistra europei hanno insegnato
perfidamente in questi anni".
E' il Giornale di Paolo Berlusconi che sintetizza le cause profonde di
Genova, dal suo punto di vista. Il pensiero, rileggendolo, va al padre
di Carlo Giuliani: loro lo vedono cosi'.
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Nel comitato per la sicurezza, su sette membri ben tre su sette
(Bianco, Finocchiaro e Sudano) sono catanesi. E' vent'anni che mi
chiedo perche' mai Catania sia sempre cosi' importante quando si parla
di sicurezza e di servizi segreti. E' catanese anche il nuovo capo di
gabinetto del ministero dell'Interno, Roberto Sorge.
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Morale della favola. La Pirelli di Tronchetti Provera, che poche
settimane fa ha conquistato (con la benevolenza del governo) il
controllo di Telecom, quasi contemporanamente ha acquisito anche (per
circa quattrocento miliardi) un'altra importante societa' italiana: e'
l'immobiliare Edilnord, di proprieta' di un imprenditore che si chiama
Silvio Berlusconi. Nella storia di Berlusconi, Edilnord equivale al
primo cent di zio Paperone: e' la societa' con cui, quando faceva il
palazzinaro, ha costruito Milano 2 e Milano 3.
Questa storia, ovviamente, e' successa d'agosto.
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Giustizia. A causa di una svista, non verra' arrestato Francesco
Cardella, truffatore socialista che fregava allo stato i soldi
destinati alla comunita' Saman e li investiva in yacht, Bentley e altra
mercanzia.
Un tribunale di Trapani si e' infatto dimenticato di esaminare la
richiesta di arresto aanzata dalla Procura.
Cardella, secondo alcuni inquirenti e anche secondo diversi compagni,
potrebbe sapere qualcosa sui moventi dell'omicidio di Mauro Rostagno,
il dirigente di Lotta Continua assassinato per il suo impegno contro la
mafia nel trapanese.
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Felicita'. Un adolescente su tre, secondo un'inchiesta
dell'associazione di volontariato Help me, ha il primo rapporto
sessuale con una persona prostituita, uomo o donna. Alla radice di
questo comportamento ci sarebbe, secondo gli psicologi di Help me, la
paura dei sedicenni di far brutta figura con le coetanee nella prima
scopata della propria vita.
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Soldi. Il sette per cento dei crack bancari negli Stati Uniti
riguardano ragazzi sotto i venticinque anni. Fra gli studenti dei
college il debito medio sulla propria carta di credito e' di circa sei
milioni di lire. Un ragazzo su cinque ottiene la prima carta di credito
mentre frequenta ancora le medie superiori.
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Intellettuali. Uno e' Oscar Lafontaine, che porto' alla vittoria i
socialdemocratici tedeschi un paio d'anni fa, fu ministro delle finanze
e poi si dimise per protesta. L'altro e' quel signore con la pipa che
gli indios conoscono come Marcos. In comune hanno di avere aderito
tutt'e due, in questi giorni, a una delle principali associazioni
antiglobalizzazione, Attac.
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La molecola e il tirannosauro. Riprende, dopo la breve pausa estiva, la
guerra dei processori fra Intel e Amd. Quest'ultima, che e' la
sfidante, annuncia un chip da un Ghz e mezzo, l'Athlon; la vecchia
Intel vede e rilancia con una terrificante nuova versione di Pentium 4,
che dovrebbe sfondare il muro dei due GigaHertz. E non e' tutto: per
l'estate 2002 - un anno di questi tempi - dovrebbe essere in
circolazione per il pianeta un Tyrannochip con due Ghz e mezzo di
clock...
Che vuol dire tutto questo per noi che il computer lo usiamo?
Praticamente, ben poco di concreto. Pero' all'utente inesperto fanno
grande impressione le cifre della "velocita'": lui e' convinto che sia
come per le automobili, e non ha il minimo sospetto dell'esistenza di
faccende come bus, architettura e compagnia bella.
Comunque. Il fatto nuovo e' che, chiunque vinca questa gara
(commerciale) adesso, il piatto potrebbe finire in mano - in un futuro
non troppo remoto - a un terzo incomodo, e precisamente alla
Hewlett-Packard. Perche'? Perche' e' l'unica ad aver preso molto sul
serio l'idea di un approccio non-fisico alle funzioni del processore, e
di aver investito adeguatamente sull'idea del processore "biologico" di
cui si parla ormai da qualche anno.
La parola "biologico", in questo caso, non ha nulla a che vedere con
pecore matte, cloni del dottor Moreau e roba del genere. Significa
semplicemente far viaggiare dei dati direttamente su catene molecolari,
invisibili all'occhio umano (e anche a molti strumenti non abbastanza
sofisticati) ma abbastanza prevedibili sul piano delle caratteristiche
tecniche, a partire dalla capacita' di veicolare impulsi elettrici
quantificabili.
Non e' una novita' sul piano teorico, dicevamo; e anche altri centri di
ricerca (soprattutto il Motorola) sono da tempo impegnati in
sperimentazioni su questo campo. Pero' HP e' l'unica ad essere riuscita
ad andare oltre la fase dei centri di ricerca e a passare alla
sperimentazione operativa. In particolare, ha brevettato una procedura
che le consentirebbe di connettere chip "fisici" e "biologici" nel
quadro di un percorso di elaborazione reale.
Quanto sara' grande un microprocessore basato su questo sistema? Non ha
piu' importanza: sara' sempre abbastanza piccolo - poiche' le sue
dimensioni si misureranno in termini di distanze molecolari, non piu'
neanche di micron - da poter essere implementato dovunque. Quanto
costera'? Beh, pensate che una parte almeno di esso - quella
"biologica" - sara' sviluppato biblicamente come catena molecolare... E
(soprattutto): quando?
Secondo HP, nel giro di quattro anni potremo cominciare a disporre di
un processore "biologico" utilizzabile a tutti gli effetti. E in questo
caso, cambierebbe davvero tutto.
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Banche. Bellissima la storia della "banca a perdere" progettata da un
importante istituto italiano (il Monte dei Paschi) per farvi confluire
tutte le "sofferenze" delle altre banche della societa'. Le
"sofferenze" del gruppo Monte dei Paschi - le somme, vale a dire, di
cui la banca e' creditrice ma che difficilmente vedra' mai -
ammonterebbero a duemila e cinquecento miliardi di lire. Immagino che,
nel quadro della tecnica bancaria, sia un'operazione regolare.
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Supermercati. A Messina, al supermarket di via Consolare Valeria, un
ragazzo si presenta alla cassa poco prima della chiusura, si tira la
maglietta sul viso ed estrae un taglierino. La commessa capisce subito,
tira fuori un centinaio di migliaia di lire dalla cassa e glielo da',
spaventata. Il ragazzo afferra le banconote, si volta e fa per fuggire.
Poi esita, si rivolta verso la cassiera e: "Mi scusi - farfuglia -
Tante scuse per la rapina". Poi si volta di nuovo e se ne va.
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"Come va?". Rispondono cinquanta, intervistati da Carlo Gubitosa.
Icaro: "Uno schianto".
Proserpina: "Mi sento giu'".
Prometeo: "Me rode...".
Teseo: "Finche' mi danno corda...".
Edipo: "La mamma e'contenta".
Damocle: "Potrebbe andar peggio".
Priapo: "Cazzi miei".
Ulisse: "Siamo a cavallo".
Omero: "Me la vedo nera".
Eraclito: "Va,va...".
Parmenide: "Non va".
Talete: "Ho l'acqua alla gola".
Epimenide: "Mentirei se glielo dicessi".
Gorgia: "Mah!".
Demostene: "Difficile a dirsi".
Pitagora: "Tutto quadra".
Ippocrate: "Finche' c'e' la salute...".
Socrate: "Non saprei".
Diogene: "Da cani".
Platone: "Idealmente".
Aristotele: "Mi sento in forma".
Plotino: "Da Dio".
Epicuro: "Di traverso".
Muzio Scevola: "Se solo mi dessero una mano...".
Attilio Regolo: "Sono in una botte di ferro".
Fabio Massimo: "Un momento...".
Giulio Cesare: "Sa, si vive per i figli, e poi marzo e'il mio mese
preferito...".
Lucifero: "Come Dio comanda".
Giobbe: "Non mi lamento".
Onan: "Mi accontento".
Mose': "Facendo le corna...".
Cheope: "A me basta un posticino al sole...".
Matusalemme : "Tiro a campare".
Lazzaro: "Mi sento rivivere".
Giuda: "Al bacio!".
Ponzio Pilato: "Mah, fate voi".
San Pietro: "Mi sento un cerchio alla testa".
Nerone: "Guardi che luce".
Boezio: "Mi consolo...".
Sheherazade: "In breve, ora le dico...".
Carlo Magno: "Francamente bene".
Dante: "Sono al settimo cielo".
Giovanna d'Arco: "Si suda".
San Tommaso: "Tutto sommato bene".
Erasmo: "Bene da matti".
Colombo: "Si tira avanti".
Lucrezia Borgia: "Prima beve qualcosa?".
Lorenzo de' Medici: "Magnificamente".
Savonarola: "E' il fumo che mi fa male".
Orlando: "Scusi, vado di furia".
Cyrano: "A naso, bene".
Enrico VIII: "Io bene, e' mia moglie che..."
Desdemona: "Dormo tra due guanciali...".
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Bertolt<bbrcht@freiheit.de> wrote:

Come di notte senza luna un ladro
si guarda indietro, casomai improvviso
gli fosse addosso un poliziotto, tale
si muove chi va in cerca di verita'.
Trepidamente la ruba, la porta via
a spalle basse, stretto dalla paura
d'essere preso a vista per furto di verita'.
________________________________________
Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente
per liberarsene, basta scrivere a ricc@libero.it -- Fa' girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?" (Giuseppe
Fava)

Zoom 85
in questo numero:

"Un altro mondo è possibile":
speciale Girodivite su Porto Alegre

Girodivite scrive a Letizia Moratti...

Consigli per la dieta...
(in collaborazione con MacDonald's)
Rosso o blu: la riforma fiscale del governo...
Indymedia / Storia del coniglietto vibratore, di gaetano mangiameli
Micromega / Un referendum contro la legge sulle rogatorie. Come aderire.

Savoia Vittorio Emanuele, tessera P2 numero 1621...

Bologna / Il Forum Sociale nazionale: sì allo sciopero generale, di gaetano mangiameli.
Addio alla lira... ma siamo già europei?, di alessandro calleri
Le cifre del "villaggio globale"

[Kaoticamente] Avvistamenti
Un altro mondo è possibile... non in Italia: Scaloja, Sgarbi, Rai, i komunisti...
Accade... A Catania le associazioni sfrattate, Libera ha "finalità poco chiare", conviamo con la mafia...

[StopBus]
Voci catturate aspettando il bus, a cura di angelo l. pattavina
StopBus two

[Segnali di fumo]
a cura di Pina La Villa

[ZeroBook]
La banda dei (giro)brocchi (Coe)
Una stanza chiusa a chiave (Mishima)
Nick Horby narratore dei nostri giorni

[Kaoticamente]

[Risonanze]
Michael Gira
Visioni: Dazeroadieci (Ligabue)
Jimmy Grimble (Hay)

[Movimento]
L'attacco a Indymedia...
Parla la madre di Carlo Giuliani
Lo sciopero nazionale del 5 aprile.

[Catena di san Libero, di Riccardo Orioles]


Nel numero (84): "Rissi u surci: Rammi tempu ka ti perciu..."
Moratti Letizia... assente! Iniziativa di Girodivite: Fà una domanda alla Moratti.
Le immagini della manifestazione: Aspettando Letizia

Il quiz per i lettori di Girodivite: "Cosa c'è dietro?"
Il Vittorini: il giornale del liceo scientifico di Lentini
Cravatta dell'anno? Paolo Limiti. Moretti, Berluska, la rinascita della DC, piccoli Cucuzza crescono...
Alessandra Mussolini e la circoncisione, Dario Fo, le vignette di ElleKappa e Vauro...

Nel numero (83): "Fatti a nomina e vo' kukkiti"
No alla chiusura dell'Auro / le foto del sit-in, i documenti
Librino l'ombelico del mondo
Intervista a Bartolomeo Pirone: alla ricerca dell'Islam perduto.
Un carro armato per lavorare: a Catania Job-Sud 2002
"Gent.le vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini: Girodivite Le scrive..."
"Hai un'amico idraulico? Chiamalo subito!": un buon consiglio di Dario Fo & Franca Rame
[Humour] Upgrade...

Nel numero (82): Ku nun mancia, nun fa muddiki
Abbiamo le prove: Berlusconi ci ha scritto!
La satira sul web: Votantonio Previti e la Boccassini...
Come dovrebbe essere il "perfetto europeo"...
Storie di ordinaria immigrazione, di Alex Calleri
Catania / Più topi o più biblioteche?

Nel numero (81): "Nkoppu kabbanna nkoppu dabbanna..."
Festa di Lapis
speciale con foto, articoli ed interviste
Girodivite chiede a Ezio Mauro direttore di La Repubblica...
Gli insegnanti del Boggio Lera contro la Moratti e con gli studenti
Intervista a Babbo Natale
Il discorso all'umanità di Beppe Grillo

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