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AntonioMazzeo...ateci tutti!

Querelato il giornalista Antonio Mazzeo dal comune di Falcone per un suo articolo sulle ipotizzate infiltrazioni e abusi edilizi realizzati sulla riviera tirrenica messinese.

di Piero Buscemi - mercoledì 29 agosto 2012 - 5304 letture

La mafia ha sempre avuto paura della parola scritta, quella dei giornalisti e di chi attraverso la scrittura ha cercato di denunciare e far conoscere il malaffare che, qualcuno lo dimentica, si ripercuote sempre contro tutta la collettività. Anche all’interno delle nostre comode case, le attività malavitose della mafia finiscono per condizionare il nostro quotidiano.

Non è solo la pallottola vagante che spesso ha lasciato sul selciato vittime innocenti. Non è solo la chiusura improvvisa del negozio sotto casa, che senza preavviso ha colpito la nostra attenzione, riportandoci alla cruda realtà di un fatto di pizzo. Non è il sopruso che subiamo ogni estate sui nostri lidi ambiti dai turisti, quando dobbiamo rinunciare ad accessi liberi sulla battigia che molte leggi ci riconoscerebbero. Non è neanche la lunga lista di cronisti della verità che hanno sacrificato la vita, arricchendo in maniera cinica i requisiti indispensabili per essere riconosciuti "giornalisti" in Italia.

La mafia ci cammina accanto, anche quando ci illudiamo di poterla ignorare, perché come qualcuno ha detto "la mafia non ignora noi". E ascolta, la mafia, legge, si documenta. E si infastidisce, quando qualche giornalista prova a descrivere lo stupro impudente che le coste, le campagne, il mare e l’intero ambiente hanno subito da decenni. Senza sosta. Senza fine.

Antonio Mazzeo è un giornalista amante della sua terra, la Sicilia. E perché amante della sua terra, non ha mai accettato passivamente che fosse consegnata nelle mani di esseri (uomini sarebbe un eufemismo) che di questa terra ne hanno fatto fonte di ricchezza, calpestando diritti, rispetto della natura, legalità e bene comune.

Ma amare una terra non vuol dire limitarsi a dirlo, bisogna dimostrarlo con il proprio stile di vita, anche quello di un giornalista, sicuramente meno blasonato e pagato di altri, ma con una voglia di verità e di un mondo migliore non inferiore a nessuno.

Dopo averci descritto, con perizia di particolari, con chiarezza e approfondimento degli argomenti trattati, quegli episodi oggetto di inchieste della magistratura nella provincia babba, ormai da anni promossa a scattra, che ha fatto di Messina la città delle lauree pilotate, della speculazione edilizia e dei progetti oscuri sulla vicenda del Ponte.

Dopo essersi occupato della colonizzazione militare della Sicilia, ma anche dell’intera Italia, da parte degli Stati Uniti per stabilire le loro basi di partenza verso le innumerevoli guerre democratiche sparse nel mondo. Dopo tutto questo, Antonio Mazzeo ha osato accendere i riflettori sulle attività poco chiare, o forse fin troppo chiare, che hanno trasformato il litorale tirrenico messinese, che va da Falcone a Barcellona Pozzo di Gotto, in un pozzo senza fondo, dal quale poter scavare con la scusa del rilancio turistico della zona.

Il suo articolo/inchiesta non è risultato molto digeribile da chi si è sentito toccato in prima persona dalle parole di Mazzeo. La reazione, che darebbe adito a sospetti da carbone bagnato, non si è fatta attendere. I legali dell’amministrazione comunale di Falcone hanno avviato la pratica di querela nei confronti del giornalista. I contenuti e le motivazioni sarebbero attribuibili ad un’ipotetica "diffamazione e danno all’immagine del comune e dei cittadini", manifestati all’interno dell’articolo di Mazzeo.

Ci sembra doveroso unirci a quanti hanno già manifestato la propria solidarietà ad Antonio Mazzeo. Apparteniamo alla terra che ha dato i natali a Fava, ad Alfano, a De Mauro, a Cristina, a Impastato, a Francesce, a Spampinato, a Rostagno, ma vogliamo ricordare anche Siani, per permetterci ancora il lusso di rimanere alla finestra. Sonia Alfano, nel suo La Zona d’ombra ha tenuto a sottolineare che è arrivato il tempo per dire apertamente da che parte stare. Facciamo nostre le parole di Sonia e auspichiamo possano essere un trampolino di lancio alla solidarietà verso Antonio Mazzeo. Un giornalista, un ricercatore della verità, ma soprattutto, un uomo che sogna una Sicilia ed un’Italia diversa, dove la legalità non rimanga soltanto una mera opinione.

Il link all’articolo di Antonio Mazzeo
 http://www.isiciliani.it/falcone-colonia-di-mafia-fra-tindari-e-barcellona


- Ci sono 2 contributi al forum. - Policy sui Forum -
AntonioMazzeo...ateci tutti!
26 agosto 2012, di : emanuele gentile

Tutti a dire "LIBERIAMO LA SICILIA". Quando qualcuno - come il collega Antonio Mazzeo - lo vuole veramente, ecco arrivare la mannaia dei mezz’uomini, ominicchi e quaquaraquà che hanno distrutto la Sicilia ad impedirlo. Guai in Sicilia a disturbare i manovratori quando sono intenti a farsi gli affari propri...
AntonioMazzeo...ateci tutti!
27 agosto 2012, di : Anna Georgieva

Ho letto con interesse e rispetto gli articoli di MAZZEO della rubrica Guerre globali, penso che lui è un uomo di corraggio e di risponsabilità per il futuro d’Italia e del mondo.