segnali dalle città invisibili
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"Non la politica di governo, ma la politica della resistenza. La politica dell'opposizione. La politica di costringere a rendere conto" (A. Roy)

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Nei numeri scorsi di Girodivite: Uno straccio di pace (Giro78), "Pace acqua lavoro cibo" (Giro 77): la marcia per la pace di Assisi, testi di Riccardo Orioles, lettera dagli Usa, i movimenti per la pace in Sicilia - "Benvenuti nel Terzo Millennio" (Giro 76) : testi di Rossana Rossanda, Dino Frisullo, Peppe Sini, Rocco Rossitto, Noam Chomsky, Franca Rame & Dario Fo... Il Catania Social Forum il giorno dopo i fatti di Genova (Giro75). Il numero 79 è stato dedicato al Bookfestival di Scordia.

Girodivite partecipa dal 1995 alla campagna nazionale boicottaggio della Nestlé: pubblichiamo anche in questo numero un corposo documento (120 Kb!) a cura della Rete nazionale boicottaggio Nestlé.

La nostra breve memoria
di ugo giansiracusa

Ormai neanche i paragoni con le repubbliche sud americane reggono più se è vero che in un paese importante come il Brasile un uomo di sinistra quale Lula riesce a vincere le elezioni.
Andiamo con ordine. Facendo parlare i fatti in nostra vece, dato che le parole (ormai) devono essere soppesate con grande attenzione se non si vuole fare una gita in uno dei luoghi più affollati d’Italia.
Bisogna risalire a prima che la Casa delle Libertà (mai nome fu così pirandellescamente appropriato) vincesse le elezioni. A Napoli. In occasione di un vertice internazionale. In piazza, con scopi e stati d’animo differenti, c’erano 10000 manifestanti e 6000 membri delle forze dell’ordine. Alla fine del primo tempo il risultato era di zero a zero... due bancomat e una vetrina di un’agenzia interinale spaccati e alcuni lacrimogeni lanciati per avvertimento. Ma nessun gol. All’inizio del secondo tempo le cose cambiano decisamente. Un centinaio di manifestanti tentano di entrare in area di rigore avversaria. La reazione delle forze dell’ordine è puntuale quanto inaudita. Vengono caricati i 9900 manifestanti che ballano o che si riposano dopo aver concluso il corteo. In molti finiscono in ospedale, alcuni direttamente nelle caserme delle forze dell’ordine... avvocati, medici e diritti costituzionali esclusi. Era solo una prova e il meccanismo deve essere perfezionato. Tant’è che la magistratura è costretta ad aprire un’inchiesta per violenze aggravate, abuso di potere, sequestro di persona... con grande sdegno di larga parte del mondo politico (di centro-destra) perchè le forze dell’ordine sono intoccabili... e non era colpa loro se alcuni manifestanti avevano picchiato troppo duro con le loro teste sui manganelli...

 

(Continua...)

 

 

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