GiroEditoriali
"Non la politica
di governo, ma la politica della resistenza.
La politica dell'opposizione. La politica
di costringere a rendere conto" (A.
Roy)
- Il
Giropremio 2002: le premiazioni.
- Giropremio per
lettori e collaboratori.
- La nostre breve
memoria.
- A ficiunu finiri
a skifiu
- Effetti collaterali:
uomini distesi sulla sabbia.
- Tempi di guerra,
tempi di sorrisi.
Archivio editoriali:
-
Cosa succede in
città...?
- Carta d'identità
e nuove tribù clandestine
- Un
anno con Totò, un anno di baci
- Notizie
dal network
-Quando
muore un poeta
- L'epurazione
- 16 aprile: le
ragioni del cuore
- Terrorismo
crociato
- Si potrebbe
forse dire persino "no"...
- Da Porto Alegre
a Gela: "La politica di costringere
a rendere conto".
- Tema: il tuo
primo incontro con la Moratti...
- Girodivite compie
otto anni.
- Non sparo più.
- Informazione
a Catania, di Riccardo Orioles.
- Il numero 81
è online!
- Editoriale
dicembrino.
Nei numeri scorsi di Girodivite:
Uno straccio di pace (Giro78),
"Pace acqua lavoro cibo" (Giro
77): la marcia per la pace di Assisi, testi di
Riccardo Orioles, lettera dagli Usa, i movimenti per
la pace in Sicilia - "Benvenuti nel Terzo Millennio"
(Giro 76) : testi
di Rossana Rossanda, Dino Frisullo, Peppe Sini, Rocco
Rossitto, Noam Chomsky, Franca Rame & Dario Fo...
Il Catania Social Forum il giorno dopo i fatti di
Genova (Giro75).
Il numero 79 è
stato dedicato al Bookfestival di Scordia.
Girodivite partecipa dal 1995
alla campagna nazionale boicottaggio della Nestlé:
pubblichiamo anche in questo numero un corposo documento
(120 Kb!) a cura della Rete nazionale boicottaggio
Nestlé.
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La
nostra breve memoria
di ugo giansiracusa
Ormai neanche i paragoni
con le repubbliche sud americane reggono
più se è vero che in
un paese importante come il Brasile
un uomo di sinistra quale Lula riesce
a vincere le elezioni.
Andiamo con ordine. Facendo parlare
i fatti in nostra vece, dato che le
parole (ormai) devono essere soppesate
con grande attenzione se non si vuole
fare una gita in uno dei luoghi più
affollati dItalia.
Bisogna risalire a prima che la Casa
delle Libertà (mai nome fu
così pirandellescamente appropriato)
vincesse le elezioni. A Napoli. In
occasione di un vertice internazionale.
In piazza, con scopi e stati danimo
differenti, cerano 10000 manifestanti
e 6000 membri delle forze dellordine.
Alla fine del primo tempo il risultato
era di zero a zero... due bancomat
e una vetrina di unagenzia interinale
spaccati e alcuni lacrimogeni lanciati
per avvertimento. Ma nessun gol. Allinizio
del secondo tempo le cose cambiano
decisamente. Un centinaio di manifestanti
tentano di entrare in area di rigore
avversaria. La reazione delle forze
dellordine è puntuale
quanto inaudita. Vengono caricati
i 9900 manifestanti che ballano o
che si riposano dopo aver concluso
il corteo. In molti finiscono in ospedale,
alcuni direttamente nelle caserme
delle forze dellordine... avvocati,
medici e diritti costituzionali esclusi.
Era solo una prova e il meccanismo
deve essere perfezionato. Tantè
che la magistratura è costretta
ad aprire uninchiesta per violenze
aggravate, abuso di potere, sequestro
di persona... con grande sdegno di
larga parte del mondo politico (di
centro-destra) perchè le forze
dellordine sono intoccabili...
e non era colpa loro se alcuni manifestanti
avevano picchiato troppo duro con
le loro teste sui manganelli...
(Continua...)
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