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Giro86
GiroEditoriali

Terrorismo crociato
Tre giorni prima dello svolgimento
di una manifestazione annunciata come preludio
allo sciopero generale indetto dai sindacati ad
Aprile viene ucciso Marco Biagi, professore e
collaboratore tecnico del ministro Maroni per
la riforma dell'articolo 18 dello statuto dei
lavoratori. Alle accuse infamanti e gravi sollevate
dalla maggioranza di governo contro i sindacati
e l'opposizione, che avrebbero fomentato l'odio
e alimentato il terrorismo, si aggiunge un comunicato
stampa delirante di Comunione e Liberazione, prodotto
a Milano e fatto immediatamente circolare anche
all'Università di Catania.
Dato
che siamo poco inclini ad una mistificazione "disumana"
degli eventi, vorremmo precisare che negli ultimi
mesi ci sono stati eventi altrettanto gravi a
quello avvenuto il 19 Marzo. Ci riferiamo all'attacco
squadrista che si voleva perpetrare nei confronti
di Roberto Benigni, grave in quanto si voleva
esprimere così una volontà di imbavagliamento
delle voci di dissenso. Ci riferiamo ai vergognosi
ed esecrabili "fatti di Genova" in cui
il Governo Berlusconi e la sua maggioranza parlamentare
sono responsabili dei crimini commessi in quei
giorni.
La voce di chi dissente dalle scelte
politiche del Presidente del Consiglio, cioè
ministro degli Interni, cioè presidente
del Milan, cioè proprietario di Canale
5, cioè proprietario di Italia 1, cioè
proprietario di Rete 4, cioè proprietario
della Mondadori, cioè proprietario di società
assicurative, cioè proprietario della finanziaria
Mediolalum, cioè proprietario della Blu,
insomma
proprietario di un impero economico,
deve farsi sentire più forte e non può
essere spenta da una lettura distorta e falsa
dell'attentato terroristico a Marco Biagi, a cui
è stata tolta la scorta da una circolare
del ministro degli Interni Scajola, nonostante
i servizi segreti abbiano preannunciato il pericolo
di attentati terroristici alla vita dei tecnici
del welfare.
L'attentato voleva scoraggiare
le voci di opposizione che si stavano organizzando
per esprimersi alla manifestazione di Sabato 23
Marzo e in vista degli scioperi sindacali di Aprile.
Il Papa ha detto: "si affermi nella cara
Nazione Italiana un clima di intesa fra le parti
sociali, per una pacifica soluzione dei problemi
in atto".
Le accuse, che si sono formulate in questi giorni,
non solo allontanano l'intesa sociale, ma mettono
terroristicamente in pericolo la democrazia. Noi
inviteremmo alla riflessione.
La redazione di Girodivite
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