Giro88
GiroEditoriali
L'epurazione
E così inizia nella (in)visibilità
televisiva l'epurazione del centro-destra. "Nessun
prigioniero" avevano promesso nel '94 i forzisti
del Primo Governo Berlusconi. Ora con il Secondo
Governo Berlusconi non esistono più forze
d'opposizione e il regime - "il peronismo
strisciante" dice Cossiga che se ne intende
-, svolge il suo corso.
A essere attaccati per primi i
"simboli" visivi dell'intelligenza e
della comunicazione della sinistra moderata: Santoro,
Fazio, Luttazzi. E il centrismo equilibrato e
figlio del buon senso di Biagi. Proprio all'indomani
della più grande manifestazione proveniente
dal mondo del alvoro, il 16 aprile, e non a caso
nel corso della visita all'estero in Bulgaria
- "governo bulgaro" era nell'era della
guerra fredda il regime per antonomasia dello
stalinismo grigio e amorfo - di "faccio tutto
io" Berlusconi.
E' una brutta aria quella che spira.
Sa di epurazione, di crociata, di persecuzione
ideologica e razziale. Solo che ora il nemico
non è l'ebreo ma semplicemente, tutti quelli
che non solo non la pensano come Berlusconi ma
che non appartengono alla stessa fascia di reddito
del proprietario unico di tutte le televisioni,
di tutta la pubblicità, del campionato
di calcio, della politica estera, delle assicurazioni
del...
"Meglio licenziato che servo"
dice Biagi, con estrema dignità. Ma a noi
che siamo sudditi, cosa occorre da fare?
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