Uniti nelle cazzate

In Sicilia un provvedimento coraggioso. In Lombardia anche

di Adriano Todaro - mercoledì 20 settembre 2017 - 4872 letture

Uei, ragazzi! Occhio perché nel nostro Bel Paese accadono cose strabilianti ad esempio che il nuovo Vate della sinistra, l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, sia contemporaneamente a sinistra del Pd sino a Roma e con Alfano al Sud. Non è meraviglioso e ubiquo? E per riuscire nell’impresa si porta dietro due rivoluzionari di peso, mica da ridere, il prode ex democristiano Tabacci e il coraggioso rivoluzionario Pisacane, ex Casini, ex Mastella, ex dc. Ad Agerola, paese sopra Amalfi, dove è stato sindaco, ha dato una mano anche alla Lega che ha avuto ben il 12% dei voti. Insomma, Pisacane è uno che porta voti e poi il suo cognome (che non c’entra nulla con l’altro rivoluzionario, Carlo, quello di Sapri) non è altro che l’unione di due cognomi quello Pisapia e il suo. Risultato: Pisa/Cane.

Non è però di questo che vi volevo parlare e dovete scusarmi se ogni tanto mi perdo a causa dell’Alzheimer che galoppa nella mia testa. Quello che volevo raccontarvi ha però un nesso con quello che dicevo prima. Dunque, in Sicilia il gruppo Pisa/Cane appoggia il Pd e Alfano. E qua fra poco ci saranno le elezioni. Tutti si danno da fare per vincere o, quantomeno, portare a casa i voti necessari per essere eletti. Per fare questo s’inventano di tutto. Leggete attentamente questa frase: “Limitatamente agli interventi sostitutivi disposti dall’assessorato Territorio e Ambiente… nei confronti delle amministrazioni comunali inadempienti, devono intendersi riferiti esclusivamente agli organi di governo dell’ente locale”.

Chiaro? Non avete capito una beata mazza? Beh perché siete tardi, non studiate, non vi applicate, non fate nessuno sforzo per comprendere le parole della politica. Vabbè, ve lo spiego io. Intanto vi dico subito che è l’ultimo atto del governo Crocetta. Ora tutti abbiamo una croce da sopportare ma i siciliani, che sono fortunati perché hanno il sole e la pasta alla Norma, hanno una Crocetta. E questo Crocetta del Megafono fa un regalo ai proprietari d’immobili abusivi e, contemporaneamente, agli uffici regionali e comunali che così non hanno più responsabilità nelle demolizioni. Insomma, chi deve demolire? Tocca a te, no tocca alla Regione, no ora tocca ai Comuni, ecc. Insomma non tocca a nessuno e l’abuso rimane. In Sicilia ci sono migliaia di ordinanze di demolizioni che nessuno fa e ora, i funzionari regionali e comunali che dovrebbero fare i controlli sono stati salvati da questa frase che si è inventato l’assessore al Territorio. Sapete come si chiama? Maurizio Croce. Insomma, un’altra Croce per i siciliani.

La norma salvataggio è stata votata da tutti, escluso i 5 Stelle. E come hanno votato? Con un metodo nuovo, rivoluzionario. Mica per niente in Sicilia ci sono stati anche i Bizantini. Quando è stato il momento di votare, il presidente Ardizzone ha utilizzato un metodo rivoluzionario e bizantino ma anche normanno e ostrogota nello stesso tempo: “Chi è favorevole alzi la mano; chi è contrario no”. A parte i rappresentanti pentastellati, hanno alzato tutti le mani!

Se il Sud chiama, poteva il Nord non rispondere? Certo che no. E allora ci hanno pensato gli amministratori di un bel paesino di 3 mila abitanti, in provincia di Bergamo, Pontida. Anzi, Püntìda come si dice in bergamasco. Il comune è famoso per il ritrovo annuale dei leghisti prima di Bossi e ora del Salvini. Qua siamo al Nord, siamo (anch’io sono del Nord) dinamici, siamo quelli del fare. Il sindaco, naturalmente leghista, si chiama Luigi Carozzi, classe 1964. Cosa si sono inventati in quel di Püntìda? I parcheggi rosa che sono una grande idea che poteva venire solo in mente a un lumbard. Tutto qua? Eh no. Perché la Giunta ha deciso che i parcheggi fossero riservati esclusivamente alle donne “appartenenti a un nucleo familiare naturale e cittadine italiane o di un paese membro dell’Unione Europea". Le altre donne quindi, tra cui le extracomunitarie e le lesbiche, per esempio, no.

Ossignùr che bel colpo! Sei negra o lesbica? Pussa via. Certo le “negre” si fanno in fretta a riconoscerle ma le lesbiche? Già immaginiamo i vigili: “Lei è lesbica?”. “Certo”. “Allora, mi spiace, ma non può parcheggiare”. Insomma, una grande pensata, degna di un longobardo, un demiurgo con gli attributi. Purtroppo ci sono state un sacco di critiche e Carozzi ha ritirato il provvedimento. Peccato perché era un’ordinanza assennata, democratica e coraggiosa.

I tempi cambiano, signora mia. Non ci sono più le mezze stagioni, le demolizioni democratiche, i parcheggi liberi. Siamo passati dal Nord-Sud uniti nella lotta al Nord-Sud uniti nelle cazzate. Un bel salto. Di qualità.


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