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Tizzoni ardenti

L’Unione per la Cultura organizza una giornata evento di arte, spettacolo, musica, danza, letteratura. La data è fissata per il 30 aprile, a Messina presso il Teatro della Luna Obliqua.

di Piero Buscemi - martedì 19 aprile 2011 - 5185 letture

Qualcuno a Messina ha creduto di poterla insabbiare. Magari seguendo l’esempio dell’approdo di Tremestieri per i mezzi pesanti, rimasto chiuso per un mese al traffico traghetti dello Stretto.

Ma la cultura è ancora cosa umana e non può attendere paziente il lavoro di dragaggio di una politica assente, già per problemi di interesse sociale, ma addirittura ingenua nel credere di poterne fare a meno. La cultura è in così vitale fermento, tanto da non poter aspettare l’Assessore alla Cultura, che il sindaco di questa città ha "dimenticato" di nominare.

Perché la cittadinanza non la puoi gestire con la pretesa di conoscerla veramente fino in fondo, se non hai l’umiltà di informarti sulle sue esigenze quotidiane. Singole personalità custodiscono nel proprio ego l’individuo che nutre passione, arte, creatività. Elementi che l’ottusità degli amministratori di questa città non possono sedare, senza provocare una reazione che, da sempre nella storia dell’uomo, ha finito per trascinare le vere rivoluzioni sociali.

E’ questa paura dei potenti che determina le scelte scellerate che cercano inutilmente di contenere la manifestazione di genialità del singolo. Sono le loro bramosie accentratrici, che possono trascurare il livello culturale, spesso nota superficiale delle loro carriere politiche, a sottovalutare il fenomeno naturale dell’uomo che pensa. E immagina un mondo diverso e un modo più estroso e civile di vivere.

Non è solo un problema di Messina, intendiamoci. Gli amministratori di questa città hanno soltanto scelto la strada dell’adeguamento collettivo, qualcuno più giustamente lo chiama "appiattimento". Sono direttive concepite in più alte sfere politiche, là dove si prova a creare la società di domani. A proprio uso e consumo.

Non si tratta neanche di criticare coloro che scelgono di investirsi del ruolo di spugna ancestrale, subendo le scelte di pochi che uniscono alla massa, rendendo il disagio un male condividibile. Ognuno è libero di scegliere il modo migliore per farsi stuprare mentalmente. Il dramma è che non si lascia la libertà di fare scelte diverse.

La decisione del nostro governo centrale di tagliare i fondi alla cultura si sta trasformando nel tempo nella cartina tornasole di una politica fallimentare, che sta consegnando l’immagine del nostro paese, un tempo emulo da esportare, nelle mani di chi da sempre nel resto del mondo ha aspettato per poterci ripagare le critiche con un’idea di lupanare del terzo millennio. A rischio crollo, oltretutto, a causa degli stessi tagli.

Forse non prevista o sottovalutata, è stata la reazione del mondo culturale a questo tentativo di soffocamento. Ma non ci riferiamo ai grossi nomi del panorama italiano, quelli che spesso hanno assecondato le scelte al massacro, intascando assegni a sei zeri, spacciandola per libertà d’espressione. Rivolgiamo la nostra attenzione agli artisti che hanno continuato a produrre cultura nell’anonimato di un applauso. Rivolgiamo la nostra attenzione a coloro che si imbrattono le mani, sciogliendosi nelle tele impolverare. A coloro che disegnano coreografie su tavole di legno nelle buie periferie. A coloro che partoriscono storie da abbandonare nelle strade, in attesa di sconosciuti lettori a cullarle nella fantasia.

Tra questi, l’Unione per la Cultura. Un gruppo sorto spontaneamente tra le pagine di Facebook, che dalle insabbiature coatte dell’assessorato alla Cultura di Messina, ha saputo ossigenare quei tizzoni ardenti, alimentando un nuovo fuoco comunicativo. Perché Cultura ha la stessa iniziale di Comunicazione. E’ bastato poco: un passaparola su internet, una sensibilità al problema che attendeva solo un punto d’incontro e lo scambio di idee durante gli appuntamenti periodici degli aderenti a questo progetto.

In brevissimo tempo centinaia di artisti famelici si sono ritrovati a condividere un’idea, pronti a nutrirsi dell’esternazione creativa degli altri. Pittori, scultori, poeti, scrittori, danzatrici, attrici, cantanti, musicisti. Esseri viventi che pensano, hanno consegnato il proprio estro durante le riunioni, disposti a farsi macellare nel nome dell’arte. Li abbiamo visti scazzarsi, imprecare, gridare, ridere, tacere. Violentarsi di parole.

Adesso, sono pronti a mettere la faccia. La stessa che i nostri politici preferiscono nascondere. Una data: il 30 aprile. Un luogo: il Teatro della Luna Obliqua a Messina. E ovviamente, un programma:

Scaletta dell’evento multidisciplinare "Perla 1" del 30 aprile 2011

- 1° blocco 10.30-13.00:

- 10.30 Balletto di Messina e Danzarte – (Balletto di Messina propone variazioni classiche e contemporanee. Musiche di J.S. Bach, L. Minkus, A Lloyd Webber, N. Rota. Danzatrici 6, 15 min – Danzarte propone Acido su musiche di Chemical Brothers-Glass Hammer, Il dolore su musica di Platypus durata 10 min., danzatrici 6) .
- 11.00 Lettura Fiaba supportata da danzatori (10 min)
- 11.15 Luna Obliqua: Tartufo, durata 15 min.
- 11.35 Lettura dall’appendice del libro 1984 di Orwell, durata 10 min
- 11.50 DiVento Teatro: "LAMPI" dall’Odissea; Regia Gianfranco Quero, aiuto Lorenzo Pizzurro, Musiche Katia Pesti, clarinetto Loredana Ingegneri; con Carmelo "Buatta" Alati, Mariano Calderaro, Orlando Caratozzolo, Antonio Cardillo, Sara Cascio, Fabio De Luna, Alessandra Mondì, Marco Mondì, Lucia Paguni, Chiara Salvo, Monica Trupiano, Liliana Zanghì; e con: Giulia Alesci, Fisarmonica; Enrico Latella, Balafòn; Carmelo Mazzeo e Lidia Patanè, Percussioni, durata 25 min.
- 12.20 proiezioni video

— Pausa pranzo 13.00-16.00

- Dibattito 16.00-17.30

Pausa con attività esterne 17.30-18.00 (Explosive Crew: coreografie di Hip hop e proiezioni video)

- 2° blocco 18.00-20.00

- 18.00 Actorgym: Bomba di Gregory Corso. Performance con 30 attori, durata 15 min
- 18.20 Marvan Danza e Centro formazione danza (Marvan danza propone: “Balance” , performance contemporanea su musiche di R.Ikeda e A. Vivaldi. Danzatrici 3, durata 11 min.
- 18.40 lettura dal libro Ondeoland con accompagnamento musicale, durata 10 min
- 18.55 Anatolè: “Grimilde” studio su testo di Stefano Benni con Valeria Alessi regia Giuliano Pagliaro, monologo comico durata 20 min19.20 Centro formazione danza (Antonio Gullo propone due coreografie di modern. Musiche di Domeniconi e David Mattews Band. Danzatrici 2 e 8. 10 min)
- 19.35 Teatro di Morman (Urlo di Allen Ginsberg, reading poesia e musica - 25 min.)

pausa con attività esterne 20.00-20.30 (proiezioni video)

- 3° blocco 20.30-22.05

- 20.30 Compagnia arti visive Performance della durata di 20 min
- 20.55 Letture di liriche da parte di poeti aderenti all’UPC - 15 min)
- 21.15 TardRiu’ Teatro: “Antropozoico [stadio 1]”, di e con Alessandro Arena assistente Nicola Buonomo, durata 20 min.
- 21.40 Ivana Zimbaro, Antonio Gullo: “L’amore nell’800” sketch di Walter Chiari con Bice Valori. durata 10 min.
- 21.55 Cristiana Minasi: In diritto durata 10 min

Pausa con attività esterne 22.05-22.30 (Musica: Cecilia Foti – voce, Peppe Aiello – chitarra, Gilberto Di Gioia – percussioni; i pittori si esibiranno in un numero variabile durante la sessione musicale).

- 4° blocco 22.30-23.30

- 22.30 Roberta Ricci: “Twice me” coreografia di Roberta Ricci, danzatrici Roberta Ricci e Emanuela Foti. Musiche Lali Puna e Ashram durata 12 min.
- 22.45 Compagnia Efrem: Estratto da “Discorsi sconnessi” di Paride Acacia con Giovanni Maria Currò e Paride Acacia durata 20 min.
- 23.10 Accademia Sarabanda: “Visus Ante” di Sara Volta e Lorenzo Pizzurro con Carmelo “Buatta” Alati, Monica Trupiaco e Lorenzo Pizzurro durata 20 min.

23.30 Jam Session

Per tutta la giornata sarà possibile visitare la mostra nel corridoio laterale, in questa saranno presenti le seguenti opere:
- Donatella Alibrandi: Cocci aguzzi di bottiglia", testa a grandezza naturale.
- Lelio Bonaccorso: 4 plexiglass misura 33 x 48, opere miste
- Nino Cannistraci Tricomi: "faglia" cm.30 x30 x30
- Manuela Caruso : Individuo olio su tela 80x100
- Mamy Costa: 1 installazione ; 1 pannello 125x50
- Carmen Crisafulli : olio su tela 100x100
- Loredana Di Biase: "Cariatidi", Disegno bianco e nero, 50x70
- Maria Di Pietro: "Involucri",installazione,diametro70 cm circa, tecnica mista,vari materiali.
- Tonino Donato: tela 200x100
- Pippo Galipo’
- Marcella Gemelli: "Venere gravitazionale", scultura ferro, yuta e ceramica
- Peppe Golino: Meccanismo biologico olio su tela 60x100
- Puccio La Fauci: "Due figure in un interno" olio su tela 100x80
- Maria Grazia Lenzo: tecnica mista 60x60 senza titolo
- Daniela Mauro
- Carmelo Pugliatti: Quadro
- Maria Rando: Scultura
- Walter Sacca’: "Tutto comincia da qui", tecnica mista su tela (olio, acrilico), dimensioni 1 metro X 1,20
- Linda Schipani: 2 Paesaggi industriali rosso/verde 30x60
- Paolo Lucio Scarfi’: n. 3 dipinti su vetro ciascuno cm.35x45 + cornice: "Donna Liberty con libro", "Donna con telo", "Floreale"

- Fotografie di:

- Giovanna Cardile
- Domenik Giliberto
- Mimmo Irrera

- Video:
- “U piscispada” e “Giostra” di Lelio Bonaccorso, Antonello Piccione e Gianluca Vecchio, durata 2 min. e 8 min.
- “Sapone” di Giuliano Pagliaro, durata 10 min.
- “Senza spada” di Vincenzo Tripodo, durata 12 min.

Sarà cura di Girodivite comunicare ai lettori eventuali variazioni del programma. Intanto, forse è il caso di andare a dare un’occhiata.


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