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Risonanze sonore

Parliamo di: Percorsi educativi per la professione musicale / di Mario Corsi e Massimo Russo; e di: Il paesaggio sonoro come teatro educativo: Ecologia, etica, estetica / di Enrico Strobino e Maurizio Vitali.

di Alessandra Calanchi - sabato 3 giugno 2023 - 850 letture

Ho davanti due volumi molto interessanti: uno si intitola Percorsi educativi per la professione musicale , ed è uscito con Zerobook nel 2019. I curatori sono Mario Corsi e Massimo Russo. L’altro si intitola Il paesaggio sonoro come teatro educativo: Ecologia, etica, estetica , ed è stato pubblicato nel 2023 dal Centro Studi Maurizio di Benedetto. Gli autori sono Enrico Strobino e Maurizio Vitali, con prefazione di Stefano Zorzanello e postfazione di Roberto Barbanti.

Entrambi I titoli contengono l’aggettivo “educativo” e questo mi porta a pensare a una scuola aperta non solo alla musica ma anche al teatro ai suoni e ai rumori, a una consapevolezza del nostro presente (e futuro) che prescinda dalla tirannia della sfera visiva per ampliarsi nella realtà aumentata non del metaverso, ma del paesaggio sonoro. Un paesaggio sonoro inteso non solo come la presa di coscienza della sonosfera ma come palestra di ascolto, di diversità percettiva.

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Percorsi educativi per la professione musicale

Il primo dei due volumi, curato da due docenti universitari, si concentra sui percorsi disponibili a chi voglia avvicinarsi alla musica (compreso l’elenco di tutti i Conservatori italiani) e porta numerose testimonianze che vanno dal ricordo di una preziosa maestra di scuola elementare (nell’articolo del violinista Michele Bartolucci) alle riforme dei corsi didattici (Silvia Zambrini), senza tralasciare la musica jazz e tutto l’universo dell’ascolto, con frasi epifaniche come questa: “Il silenzio interiore spesso è caoticamente sonoro” (Massimo Russo). L’invito è dunque, anche per chi non pratica la professione, a ristabilire un contatto fra corpo e mente e dare un senso all’ascolto così come si dà un tempo alla narrazione e all’azione.

Il secondo volume, scritto da due ricercatori e formatori nel campo della pedagogia e della didattica musicale, si pone come un manuale indirizzato propriamente all’ambito didattico. Per gli autori, intraprendere un percorso innovativo nel paesaggio sonoro è inscindibile dal discorso della formazione-educazione: un discorso che vede il pianeta come la nostra Casa, e la cui dimensione sonora (fonosfera) ci parla un linguaggio orientato alla comunicazione, all’avvicinarsi all’altro, al prendersi cura. Per questo il suono non è solo una componente estetica del nostro vivere, ma un aspetto fondamentale che è biologico, culturale, etico ed ecologico. Oltre che artistico. Il libro offre un approfondito corpus teorico, corredato da materiali audio e video e una ricca bibliografia.

Sono due libri che non possono mancare sugli scaffali di chiunque voglia sperimentare una nuova relazione con l’ambiente, dinamica e interdisciplinare, etica ed ecologica, tale che rappresenta per Roberto Barbanti “una ragione ontologica”, “una pratica di sensibilità”, il punto da cui ripartire.

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Il paesaggio sonoro come teatro educativo


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