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Quisquilie&Pinzellacchere. Nr. 47. Auguri befaneschi all’Italia e alla signora Pace.

di Franco Novembrini - mercoledì 8 gennaio 2020 - 2273 letture

Tramite Q&P voglio fare gli auguri befaneschi a chi ne ha tanto bisogno: l’Italia e il resto del mondo. Essendo un estimatore della Befana e dei suoi buoni propositi per l’Italia voglio chiedere l’impossibile cioè ricordare agli italiani alcuni articoli, ahimè rimasti sulla carta, della nostra Costituzione. La nostra Carta ha corso seri pericoli in questi anni perché ogni tanto qualche politico Azzeccagarbugli, sente il dovere imprescindibile di volerla cambiare (manomettere sarebbe più congruo), mentre sarebbe meglio applicarla nello spirito e nel sacrificio di chi ha dato la vita per ottenerla.

Le prove delle tentate manomissioni? Cominciamo dalle destre che ogni tanto dichiarano di essere il baluardo di questa Repubblica e di farlo in nome di una identità italica che non ha fondamenti storici o di valori morali a loro sconosciuti. Le destre italiane, fra le più becere del mondo, come citava spesso Montanelli, dovrebbero ricordare che se l’Italia è una repubblica, dati alla mano del referendum del 1946, lo è per i voti che le regioni che si sono liberate dal nazifascismo con la Resistenza e la lotta di liberazione. Nelle zone dove il re ’’Sciaboletta’’ ed i suoi cari fuggirono, purtroppo, votarono a favore della monarchia e quindi niente repubblica. Cosa del resto augurata da gran parte dagli inglesi e dal Vaticano.

Le sinistre, definiamole così per comodità, dopo la morte di storici dirigenti che la Resistenza l’avevano fatta, si sono creduti depositari di verità nascoste al popolo ed hanno ceduto, con patti scellerati politico-culinari o bicamerali con tripli servizi, ai voleri di avventurieri della politica, di banchieri internazionali o di clan europei paventando le sorti progressive del turbocapitalismo mondiale che si sarebbe autoregolato facendo finire guerre, povertà e discriminazioni. Per farla breve un Eldorado, come potete tutti constatare.

In buona parte del mondo, dopo il crollo del ’’muretto’’ di Berlino, ne sono nati a centinaia fatti di cemento, filo spinato, barriere di vario tipo e soprattutto muri mentali che usano le religioni come menù à la carte, dove si stabilisce chi è antropologicamente meritevole di vivere e chi no. Il tutto fatto con uso di simboli religiosi che, credo, nelle intenzioni dèi vari dei avevano tutt’altro valore. In parole povere io non vedo eccessiva differenza fra chi si crede portatore di verità urlando Allah u akbar o chi usa rosari, crocefissi e Madonne varie a sostegno di una parte politica.

Ma torniamo alla Befana, credo che approfittando della situazione che le ha messo a disposizione tanto materiale, abbia portato parecchio carbone a molti potenti della Terra. il materiale glielo hanno fornito gli incendi della Siberia, del Brasile e dell’Australia.

Alla signora Pace credo non vada meglio perché la lotta fra alcuni potenti del mondo ha portato allo sdoganamento dell’omicidio, senza uno straccio di processo, di uno che volendo vincere le prossime elezioni, come i suoi predecessori, non trova di meglio che ’’dronizzare’’ il nemico. A questo proposito le destre nostrane si sono schierate a difesa dell’omicida straniero ed ancora si lamentano di una esecuzione emessa dal Comitato Liberazione Nazionale nei riguardi di un italiano colpevole di stragi che cercava di fuggire in Svizzera travestito da soldato nazista. Ma questa è un’altra storia.


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