Vuoi la bicicletta? Vai in edicola

Meloni vs giornalisti – Dagospia assume, ma dovete avere fegato – Calma piatta all’Espresso – Ritorna l’Avanti e nuovo direttore a Tuttosport – La Russia contro i media ostili

di Adriano Todaro - mercoledì 4 maggio 2022 - 7479 letture

CHI LI MANDA I GIORNALISTI? ‒ Polemiche da pollaio al Convegno programmatico di Fratelli d’Italia che si è svolto a Milano. Nell’ultimo giorno, il 1° maggio, la presidente del partito, Giorgia Meloni, si riproduce in uno show e racconta che un giornalista ha chiesto a un partecipante al convegno, se la maglietta scura che indossava fosse «un omaggio alle camicie nere». Poi si rivolge ai giornalisti e li esorta a rifiutarsi di fare queste domande «lunari». «Vi rendete conto che vi rendete ridicoli? Lo dico anche a voi, per la vostra professionalità. Pietà, rifiutatevi. Dite a quello che vi manda: Io mi vergogno, ho studiato una vita per fare questo lavoro, vacci tu a fare queste domande? Così risponderei io». Grandi applausi. Alcuni giorni prima, sempre allo stesso convegno, il direttore del TG2, Gennaro Sangiuliano, fa un intervento sul conservatorismo nella storia. Proteste da parte del Pd e Iv. Risponde Daniela Santanché capogruppo di Fratelli d’Italia in Vigilanza: «Sangiuliano può presentare il libro di Landini alla Festa dell’Unitá, ma non partecipare alla Conferenza programmatica di FdI?». Il pollaio si allarga.

CERCASI GIORNALISTA ‒ Se siete brillanti e motivati, se avete fegato e nervi saldi potreste andare a lavorare nel sito d’informazione e gossip Dagospia, il famoso sito, molto seguito, inventato da Roberto D’Agostino. Se il fegato è a posto scrivete una mail a: rda@dagospia.com.

E L’ESPRESSO? ‒ Pur essendo passati alcuni mesi, non si è ancora capito il nuovo corso de l’Espresso che continua a uscire (ogni domenica, abbinato con Repubblica) per la proprietà Gedi e non per la Bfc di Danilo Iervolino. Il nuovo direttore, Lirio Abbate, e i giornalisti sono pagati ancora dalla Gedi di Elkan. Varie le ipotesi di questo ritardo. Una di queste riguarda l’ipotesi che Iervolino voglia, addirittura, acquistare Repubblica per 200 milioni mentre Elkan ne vorrebbe 300. Boutade? Intanto da Iervolino è arrivato Marco Forlani, figlio dell’ex segretario Dc, Arnaldo, come amministratore delegato.

VUOI LA BICICLETTA? VAI IN EDICOLA ‒ Una volta l’edicola era una tappa obbligata per i lettori. Molte volte era anche un punto di ritrovo, per fare quattro chiacchiere con il gestore. E l’edicola rendeva economicamente. L’acquisto di un’edicola significava sborsare tanti soldi ma, nello stesso tempo, garantire economicamente la famiglia. Ora non più. Nessuno acquisterebbe un’edicola. All’inizio del 2000, le edicole italiane erano 36 mila. Le statistiche ci dicono che ce n’era una ogni 1.500 abitanti. Oggi sono meno di 15 mila, una ogni 4 mila persone. Nel primo semestre del 2020, complice Covid, in 1.500 hanno chiuso. Oggi, per sopperire la mancata vendita di quotidiani e riviste, nelle edicole si vende di tutto: biglietti per i mezzi pubblici, gratta e vinci, ritiro pacchi, ricariche telefoniche, figurine, pagamento bollette, cartucce per stampanti ecc. Non è molto il ricavo di questi prodotti per l’edicolante, ma è il tentativo d’invogliare le persone, mentre stanno acquistando il gratta e vinci, di acquistare pure il quotidiano. A Milano, Rete Quotidiana, ha acquistato 24 edicole dove si vendono, oltre ai giornali, alimentari e prodotti para-farmaceutici. Forniscono anche prenotazioni per servizi di baby-sitting, badanti e lavori casalinghi. Gli edicolanti, per lo più giovani, lavorano a turno come normali impiegati. E, in una edicola, nella cittadina dove io abito, ho visto all’esterno delle biciclette usate. Si vendono anche quelle.

A VOLTE RITORNANO ‒ Dal 30 aprile scorso, alla domenica, abbinato con Il Riformista, esce l’Avanti settimanale. Il segretario del Psi, Enzo Maraio, ha dichiarato che «Torna il più importante giornale politico d’Italia, una voce libera per dare attenzione all’Italia degli ultimi, promuovere dibattiti culturali e politici per tutte le forze del centrosinistra». Nel primo numero, riporta Adnkronos, tra le altre cose, una intervista al sociologo Giuseppe De Rita e un contributo del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. Piero Sansonetti, direttore del Riformista, si è detto entusiasta: «Io sono un vecchio comunista, ero contrario. Poi ho visto la falce e il martello sulla copertina dell’Avanti e ho detto, si può fare. Sono molto contento, mi piace rimettere in circolazione la parola socialista, che è sparita. Se l’Avanti ci aiuta a riportare la parola ‘riformista’, oggi svuotata, nella tradizione socialista ha un senso. Il Riformista e l’Avanti saranno due giornali eretici che non sempre coincideranno, credo che funzionerà bene anche quando dovremmo avere opinioni diverse o conflittuali. Se riusciamo a portare in edicola un giornale politico possiamo far rivivere giornalismo e politica».

LA RUSSIA CONTRO I MEDIA OSTILI ‒ Inasprimento della Russia nei confronti dei media da loro considerati ostili. Secondo la Reuters che ha intervistato Yevgeny Ivanov, vice ministro degli esteri, ai reporter verrà concesso un permesso a ingresso singolo, con un aumento degli importi della tassa di visto. Da quando è iniziata l’invasione in Ucraìna, la Russia ha reso sempre più difficile la presenza di media stranieri sul suo territorio. Recentemente, con un nuovo progetto di legge, Mosca ha messo nel mirino le testate di quei Paesi che hanno messo in campo una serie di restrizioni verso i media legati al Cremlino, limitando la diffusione dei contenuti, o prevedendo la revoca degli accrediti o la chiusura degli uffici di corrispondenza.

NUOVO DIRETTORE TUTTOSPORT ‒ È Guido Vaciago il nuovo direttore del quotidiano sportivo Tuttosport, quotidiano del gruppo Amodei. Vaciago lavora al giornale da vent’anni ed è molto conosciuto a Torino essendo uno specialista della Juventus e del Torino. Sostituisce Xavier Jacobelli che rimane, comunque, all’interno del gruppo editoriale torinese.


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