Sallusti il più “ospitato” e Meloni attacca Report

Rainews24 compie gli anni – NYT: non usate la parola genocidio – Marina Berlusconi riconfermata presidente – Miliardario cede le quote di Le Monde – CdA Rai: tutti vogliono entrarci – Audiolibri a passo di corsa

di Adriano Todaro - mercoledì 1 maggio 2024 - 834 letture

RAINEWS24 COMPIE GLI ANNI – Lo scorso venerdì 26 aprile, Rainews24 ha compiuto 25 anni di programmazione ininterrotta, fatta di informazione e approfondimenti giornalistici. Per festeggiare c’è stato uno “Speciale” al quale sono intervenuti tanti ospiti. Oltre al direttore Paolo Petrecca anche le testimonianze di Corradino Mineo, Monica Maggioni, Antonio Di Bella e Andrea Vianello. E un ricordo di Roberto Morrione, primo direttore di questo canale tutto notizie. Come abbiamo riportato in questa rubrica, durante gli Oscar 2024 un errore ha coinvolto Televideo che ha collegato il film “Io capitano” di Matteo Garrone alla vicenda del capitano Schettino e al disastro della Costa Concordia.

NYT: NON USATE GENOCIDIO… – Al New York Times girano alcune linee guida per i giornalisti che a proposito del conflitto in Palestina sono invitati a limitare l’uso di termini come “genocidio” e “pulizia etnica”. Lo ha scoperto The Intercept scatenendo così polemiche e accuse di parzialità nei confronti di Israele. Queste direttive, insieme ad altre restrizioni sui termini da utilizzare nella copertura del conflitto, hanno sollevato dubbi sulla neutralità del giornale e sulla sua aderenza ai principi giornalistici di base. La risposta della direzione del giornale non si è fatta attendere: «Emettere linee guida come queste per assicurare accuratezza, coerenza e sfumatura nel modo in cui copriamo le notizie è prassi standard», ha dichiarato Charlie Stadtlander, portavoce del Times. «In tutta la nostra reportistica, compresi eventi complessi come questo, ci assicuriamo che le scelte linguistiche siano sensibili, attuali e chiare per il nostro pubblico». Ci sono stati fra i giornalisti intensi dibattiti riguardo la copertura della guerra a Gaza, scatenata dagli attacchi israeliani del 7 ottobre. Secondo alcune fonti interne, alcuni membri dello staff hanno sollevato preoccupazioni riguardo a presunti favoritismi verso la narrazione israeliana e alla mancanza di uniformità negli standard giornalistici applicati.

CEDE LE QUOTE DI LE MONDE – Un miliardario francese, Xavier Niel, ha ceduto la quasi totalità delle sue quote nel gruppo Le Monde al Fondo per l’indipendenza della stampa. Il Fondo è stato creato, dallo stesso Niel, con l’obiettivo di tutelare l’indipendenza del gruppo, dopo le tensioni causate dall’ingresso indiretto nel capitale del miliardario ceco, Daniel Kretinsky, a fine 2018. Secondo una nota dell’Ansa che riporta la posizione del CdA del Fondo, questo «È un passo storico ottenuto grazie all’impegno di Xavier Niel, che aggiunge alla nostra indipendenza editoriale una santuarizzazione di fatto dell’indipendenza capitalistica del gruppo».

MONDADORI – La casa editrice ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione del gruppo. Nel ruolo di presidente è stata riconfermata Marina Berlusconi. Confermato anche Antonio Porro come amministratore delegato e direttore generale. L’assemblea dell’editrice ha deliberato la distribuzione, in due tranche, di un dividendo unitario di 0,12 euro, al lordo delle ritenute di legge, per ciascuna azione ordinaria. I dividendi complessivi ammontano a circa 31 milioni, in crescita del 9% rispetto all’esercizio precedente.

NUOVO CDA RAI – Grande affollamento per entrare nel CdA della Rai con 70 candidature alla Camera e 51 al Senato. Nell’elenco ci sono nomi noti come i due attuali consiglieri Rai, Simona Agnes e Alessandro Di Majo nonché personaggi come Alessandro Casarin, attuale direttore della TgR, Antonio Di Bella, Giovanni Minoli, Antonio Marano e Antonino Rizzo Nervo.

AUDIOLIBRI – Nel periodo della pandemia, gli italiani hanno scoperto gli Audiolibri e oggi sono 11,1 milioni gli italiani che, nell’ultimo anno, hanno ascoltato almeno un audiolibro, 400mila persone in più rispetto al 2023. Non solo. Nel 2024 aumenta anche il tempo che gli italiani dedicano all’ascolto. Una sessione media arriva a sfiorare quasi la mezz’ora, con oltre 27 minuti dedicati alle voci della letteratura in cuffia. Ma se è vero che l’ascolto mensile si riduce, aumenta sensibilmente l’ascolto su base settimanale. Il 31% del campione intervistato dichiara di ascoltare un audiolibro almeno una volta alla settimana. La ricerca NielsenIQ ci fa sapere che i più assidui sono uomini, giovani (fascia d’età 25-34 anni), molto connessi (oltre 4 ore al giorno passate su internet), e per lo più provenienti dalle regioni del Sud Italia. Il 36% dei genitori intervistati ha figli che ascoltano audiolibri, e di questi il 54% è stato introdotto all’ascolto proprio dai genitori. Il luogo prescelto dagli italiani per l’ascolto di audiolibri rimane anche nel 2024 la propria abitazione (70% degli intervistati), tuttavia cresce al 47% la percentuale di coloro che ne fanno uso sia in macchina, sui mezzi pubblici o camminando. La lingua preferita per l’ascolto è principalmente l’italiano (98%), seguita dall’inglese, in lieve calo, e dallo spagnolo. Chi ascolta, preferisce voci di narratori professionisti (62%) o di attori (42%), e la maggior parte predilige l’esperienza di ascolto più intima, a tu per tu, resa possibile dalla narrazione di una sola voce (55%) piuttosto che da più voci (45%). Per quanto riguarda i generi, i più amati nel 2024 i thriller vincono, anche se di poco, sui classici, seguiti dai titoli fantasy.

TV: SCIOPERO – I giornalisti Rai sciopereranno dalle 5,30 di lunedì 6 maggio alle 5,30 di martedì 7. Lo comunica l’Usigrai precisando che in conformità delle regole stabilite, i giornalisti del Giornale Radio Rai non potranno aderire allo sciopero. Questo perché sono già impegnati in un’altra forma di protesta, programmata per sabato 27 aprile, contro l’ipotesi di accorpamento di alcune redazioni. Tra le motivazioni dello sciopero, il controllo eccessivo sul lavoro giornalistico, con l’accusa al governo di tentare di trasformare la Rai in un suo strumento di comunicazione. Si denunciano carenze di organico in tutte le redazioni, assenza di un progetto per l’informazione della Rai nel piano industriale aziendale, mancanza di una selezione pubblica per nuove assunzioni giornalistiche. Inoltre, mancata sostituzione dei colleghi in maternità, disdetta dell’accordo sul premio di risultato, mancata stabilizzazione dei precari. L’Usigrai ha deciso di intraprendere azioni sindacali nei giorni precedenti lo sciopero, seguendo il mandato dell’assemblea dei Cdr del 17 aprile.

SALLUSTI IL PIÙ OSPITATO – Dal 2012 al 2023 il direttore di quotidiano più ospitato nei quattro principali talk show Tv italiani è stato Alessandro Sallusti. Lo dice una classifica redatta da Marco Gambaro dell’Università degli Studi di Milano. Al secondo posto c’è il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi. Al terzo l’editorialista de la Repubblica Massimo Giannini, già Direttore de La Stampa. La ricerca prende in esame quattro talk show fra i più noti, “Dimartedì”, condotto da Giovanni Floris su La7, “Otto e mezzo”, condotto da Lilli Gruber su La7, “Quarta Repubblica”, condotto da Nicola Porro su Rete 4 e “Cartabianca”, condotto da Bianca Berlinguer su Rai 3 (ora su Rete 4, “E’ sempre carta bianca”). In 11 anni, Sallusti (centrodestra) colleziona 216 presenze a “Otto e mezzo”, 169 a “Dimartedì” e 128 a “Quarta Repubblica”, per un totale di 513. Scanzi, orientamento centrosinistra, raggiunge quota 428, con 291 presenze a “Otto e mezzo” e 137 a “Cartabianca”. Giannini, orientamento centrosinistra, è a 367 presenze, con 209 a otto e mezzo, 121 a “Dimartedì” e 37 a “Cartabianca”. Poi vengono Marco Travaglio, che però colleziona 355 presenze tutte a “Otto e mezzo”, Beppe Severgnini del Corriere della Sera con 287 e Antonio Padellaro, ex direttore del Fatto Quotidiano, con 201. Paolo Mieli segna 186 presenze, Maurizio Belpietro, direttore de La Verità, 153, Daniele Capezzone, oggi vicedirettore di Libero, 146.

MELONI ATTACCA REPORT – Approfittando del lancio della sua candidatura alle Europee (’na sola), ha approfittato per attaccare Report. In particolare la puntata di domenica 21 aprile scorso dedicata all’accordo fra Italia-Albania per la gestione dei migranti e l’avvocato Engjell Agaci, in passato avvocato di alcuni narcotrafficanti albanesi in Italia. Poi la presidente del Consiglio si è rivolta a noi con queste parole «Aiutatemi a mandare a Edi Rama la nostra solidarietà per venire linciati solo per avere tentato di aiutare la nostra nazione…».


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