Ucciso da un Tir a Messina

Comunicato di Saro Visicaro, presidente di Messina in Movimento, sulla recente tragedia consumata nelle vie cittadine. Un altro caso di vivibilità da sottoporre ai prossimi amministratori della Regione Sicilia.

di Piero Buscemi - sabato 29 settembre 2012 - 4588 letture

Sembra una storia già scritta, dalla quale difficilmente discostarsi. Come se si dovesse accettare una sorta di effetto collaterale, che identifichi una città, e con il quale condividere una macabra rassegnazione da discutere con la tonalità di un pettegolezzo da bar.

Ma la realtà è sempre più cruda di quella che si possa solo immaginare. Messina ha archiviato storie simili a quella che si è manifestata qualche giorno fa, quando il signor Natale Lembo, macellaio della zona, è stato investito dall’ennesimo Tir in libero accesso per le vie cittadine. Stavolta il luogo dell’incidente è toccato a Via La Farina, una delle arterie principali che attraversano la città, e anche questa volta una vita è stata falciata senza possibilità di salvezza.

L’alternarsi delle amministrazioni cittadine che, in campagna elettorale hanno sempre trovato spunti di riflessione sul problema dei Tir in città, fantasticando probabili soluzioni che si sono smarrite dentro le urne saccheggiate dagli spogli, non lascia grosse speranze per i cittadini che combattono quotidianamente una non necessaria lotta di sopravvivenza.

Insieme all’associazione Messina in Movimento, anche noi di Girodivite abbiamo provato a far emergere l’attenzione su questa inutile strage di innocenti, quando partecipammo lo scorso 25 aprile all’iniziativa denominata "Io amo Messina", https://www.girodivite.it/ecrire/?exec=articles&id_article=19281. La recente tragedia su menzionata, ci lascia ad intendere che occorre fare di più.

Forse è il caso di ampliare notevolmente la lista dei destinatari del messaggio che provammo a lanciare qualche mese fa. Quale occasione migliore se non quella delle imminenti Elezioni Regionali del prossimo 28 ottobre. E’ proprio al prossimo Presidente regionale che rivolgiamo il nostro appello alla vita, la nostra consapevolezza che fino a quando ogni singolo problema di ogni singola città siciliana sarà un’incombenza amministrativa locale e non un problema regionale, rimarrà solo uno slogan da scrivere ad ogni tornata elettorale.

Alleghiamo volentieri il comunicato inviatoci da Saro Visicaro, che organizzò l’evento "Io amo Messina" ad aprile, sperando risvegli un maggior numero di coscienze che ambiscono ad una città, ma anche ad una regione diversa da quella che siamo riusciti a costruire finora.

Comunicato di Messina in Movimento

Si salvi chi può. E’ questo il risultato di 10 anni di commissariamenti per “l’emergenza Tir.” Un decennio di sperpero di danaro pubblico,di provvedimenti e ordinanze contraddittorie e inadeguate a garantire sicurezza ai cittadini e mobilità e vivibilità degne di una città urbanizzata.Un decennio di lutti.

Da Buzzanca a Leonardi,e viceversa,è stato un rincorrersi di provvedimenti e ordinanze utili soltanto a fluidificare e facilitare il passaggio incontrollato delle carovane dei Tir per le strade di Messina. Da Nord a Sud. Da uno svincolo all’altro. Fasce orarie per il transito, limiti rigidi di velocità per i mezzi pesanti, contingentamento dei flussi, controlli meticolosi dei mezzi di trasporto e garanzie di sicurezza sono stati annullati e cancellati con lo scopo di favorire sempre e comunque le richieste delle società di traghettamento.

La supponenza e la inconsistenza nella gestione politica e tecnica dell’Autorità portuale ha inoltre vanificato le copiose risorse concesse dai vari governi nazionali per realizzare un adeguato approdo alternativo a quelli ormai occupati privatamente nella Rada S.Francesco e al molo Norimberga.

Concessioni sempre prorogate alle medesime società oltre ogni limite, ogni regola, ogni legge. Non si può e non si deve, oggi, continuare ad assecondare il fatalismo di ciò che succede. Non si può e non si deve accettare il “si salvi chi può”. La morte del signor Lembo deve almeno servire ad impedire altre vittime. E’ per questo che il Comitato La Nostra Città,assieme a tutti coloro che vogliono riprendere l’iniziativa e la lotta, chiede al dott. Luigi Croce due provvedimenti immediati:

1) Il ripristino del divieto di transito dei Tir in tutta la città nelle ore diurne e la messa in sicurezza della viabilità cittadina attraverso controlli rigorosissimi e mirati;

2) L’avvio urgente, anche attraverso un’indagine amministrativa e giudiziaria, di controlli che svelino i motivi dei vergognosi ritardi nell’esecuzione dei lavori di protezione e ripristino della funzionalità dell’approdo di Tremestieri.

Saro Visicaro


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