Male le vendite di Repubblica, Stampa e Verità

Repubblica è in vendita ‒ Diminuisce la pubblicità ‒ Iacona in pensione (ma non troppo) e Serra collabora al Post ‒ Internet raddoppia e polemiche per Mattarella a Sanremo ‒ Più di mille i giornalisti russi fuggiti ‒ Corriere sempre più digitale ‒ La Presse premiata negli Usa

di Adriano Todaro - mercoledì 15 febbraio 2023 - 2540 letture

INTERNET RADDOPPIA ‒ Nel 2015, Internet era usato da 3,2 miliardi di persone: oggi sono 5,3 miliardi. Secondo l’Unicef in 11 Paesi europei, il tempo trascorso dai bambini online è quasi raddoppiato in meno di un decennio, passando da un’ora e mezza a quasi tre ore al giorno. Negli Stati Uniti, la percentuale di adolescenti che afferma di essere collegata “quasi costantemente” è salita dal 24 al 45% in tre anni. Un ulteriore 44% riferisce di utilizzare Internet più volte al giorno.

CORRIERE SEMPRE PIÙ DIGITALE ‒ Il direttore del Corriere, Luciano Fontana, in una riunione con i redattori ha affermato che pur restando il cartaceo una parte importante, ci sarà una crescita del digitale. Infatti il numero di lettori che raggiunge sulla piattaforma il Corriere è tre volte maggiore di quello che predilige il giornale cartaceo. Questo impone una rivoluzione nella lavorazione del giornale così da far fronte ai nuovi modelli di lettura e che migliorino il già importante risultato raggiunti con i 500mila abbonamenti. Nel 2023 anche le edizioni locali avranno una versione digitale. Tutto questo significa riorganizzare anche i turni di lavoro. Un turno che dalle 7 del mattino copra con il 40% dei giornalisti una parte della giornata strategica per la quantità e la qualità dell’attività digitale. Per alleggerire i carichi di lavoro ci sarà una riduzione della foliazione del Corriere, sui dorsi e sui settimanali. La chiusura delle pagine sarà alle 22 ad eccezione della copertura di eventi sportivi e politici.

MATTARELLA A SANREMO ‒ La partecipazione del presidente della Repubblica, Mattarella, all’Ariston, ha aperto una polemica fra il presentatore Amadeus e i consiglieri Rai che si sono lamentati di non essere stati informati della partecipazione. È la seconda volta, hanno detto i consiglieri, che non veniamo avvisati. Era già avvenuto con Volodymyr Zelensky. In particolare il consigliere Riccardo Laganà (eletto dai dipendenti Rai) aveva chiesto che il Cda fosse informato in futuro su vicende rilevanti dal punto di vista editoriale. Secondo Amadeus, invece, «Il Cda Rai si preoccupa di non essere stato informato della presenza del presidente Mattarella all’Ariston. Per me è qualcosa che valorizza l’intera azienda Rai e al loro posto direi grazie a qualunque persona abbia fatto in modo che il presidente fosse all’Ariston». Quelle persone sono state il consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica e direttore dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica, Giovanni Grasso e Lucio Presta che è il manager di Amadeus.

MALE LA PUBBLICITÁ ‒ Secondo i dati dell’Osservatorio Stampa FCP relativi al periodo di Gennaio-Dicembre 2022 raffrontati con i corrispettivi 2021, il fatturato pubblicitario registra un decremento del 5,8%. I quotidiani sono quelli che stanno peggio con un -6,1%. I periodici nel loro complesso registrano un andamento a fatturato del -4,9%. Le singole tipologie segnano rispettivamente: Settimanali -5,7%; Mensili -4,6%. Altre Periodicità + 4,3%.

SERRA COLLABORA COL POST ‒ Michele Serra ha iniziato a collaborare con Il Post ‒ il quotidiano online diretto da Luca Sofri ‒ con una newsletter settimanale. La newsletter si chiamerà OK Boomer! Il Post spiega che la rubrica «nasce con l’intenzione di incentivare conversazioni sui suoi contenuti e più in generale sul cambiamento dei tempi».

IACONA IN PENSIONE MA NON TROPPO ‒ Il giornalista Riccardo Iacona è stato richiamato alla conduzione di Presa Diretta e questo, per il sindacato giornalisti della Rai, non va bene. La preoccupazione è che con l’approvazione di un emendamento al Milleproroghe potrebbe provocare un effetto domino. Nello specifico, ad impensierire è una norma che ha aperto, fino al 2026, la possibilità di conferire incarichi ai vertici della Pubblica amministrazione a pensionati per di più con retribuzione, Rai inclusa. «Il rientro in Rai di Riccardo Iacona, richiamato come consulente, viola le regole del contratto di lavoro, sulle modalità di impiego in azienda del personale cessato dal servizio, ha scritto in una nota l’Esecutivo Usigrai, ricordando di aver qualche giorno fa segnalato le preoccupazioni del sindacato per l’emendamento al Milleproroghe che riaprirebbe la strada al riutilizzo senza limiti dei pensionati. Per il sindacato dei giornalisti Rai «la priorità resta la valorizzazione delle professionalità interne all’azienda, come previsto dal Contratto di Servizio. Assistiamo invece a continue chiamate dall’esterno, con professionisti e agenti che decidono sul prodotto editoriale dell’azienda. La Rai servizio pubblico non può essere terreno di scontro e di conquista. Servono regole che ne garantiscano la necessaria autonomia e indipendenza». Il rischio – si legge in conclusione – «invece è quello di assistere presto a nuove chiamate di esterni per l’ennesima occupazione di reti e Tg».

LA PRESSE PREMIATA NEGLI USA ‒ Marco Maria Durante, presidente dell’agenzia distampa italiana La Presse ha ricevuto dal Congresso Usa il premio per la miglior agenzia di stampa in America al fianco di Associated Press. «Quello che oggi ho ricevuto ripaga di anni di sacrificio e di investimenti ‒ ha affermato Durante. ‒ Premiato da un Paese che non è la mia terra e questo un po’ mi amareggia, ma resterò nel bene e nel male un vero italiano».

MILLE GIORNALISTI FUGGITI DALLA RUSSIA ‒ Da quando è iniziata la guerra in Ucraìna, sono almeno mille i giornalisti che hanno abbandonato la Russia. Ad affermarlo è l’ong Setevye Svobody, che si occupa di difesa legale e dei diritti umani. Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Lituania, Lettonia, ma anche la Georgia i paesi dove molti giornalisti si sarebbero rifugiati. Secondo il rapporto, i giornalisti russi che si sono trasferiti all’estero, assieme a coloro che hanno lanciato dei propri canali sui social media, hanno formato un secondo Runet (l’Internet russo, ndr) libero dalla censura. Il rapporto evidenzia anche le difficoltà dei giornalisti russi all’estero, tra cui quelle finanziarie legate ai maggiori costi e alle ridotte opportunità di monetizzazione online.

MALE VERITÁ E REPUBBLICA… ‒ Per la prima volta da diversi mesi La Verità, a dicembre 2022, ha venduto 34.742 copie al giorno, rispetto alle 34.990 del dicembre 2021, meno 0,7 per cento. La Gazzetta dello Sport, Gruppo Cairo, guidata da Stefano Barigelli, vende 135.166 copie, un clamoroso più 41,2 per cento sul 2021. Effetto Mondiale di calcio? Non proprio, non solo, perché il concorrente Corriere dello Sport vende 41.759 copie e perde l’1,4 per cento. La Gazzetta è ora al terzo posto assoluto, dopo Corriere della Sera e Sole 24 Ore, prima de La Repubblica. Male la situazione a La Repubblica con meno 11,6. Con sono messi meglio gli altri giornali Gedi con La Stampa che segna meno 11,3, e il Secolo XIX meno 11,5, rispetto al dicembre dello scorso anno. Un trend che prosegue da quando si è installata la nuova proprietà nel 2020. Il Corriere della Sera, Gruppo Cairo, diretto da Luciano Fontana, vende, nell’ultimo dicembre, 256.069 copie al giorno, quasi il doppio di Repubblica (che è a 133.723), quasi tre volte della Stampa (93.012). L’unico altro segno più, oltre a quello del Corriere, è del Fatto Quotidiano, diretto da Marco Travaglio, che con 50.382 copie segna una crescita del 2,8 per cento.

VOCI SU VENDITA DI REPUBBLICA ‒ S’infittiscono voci sulla vendita del quotidiano La Repubblica. Uno dei pretendenti è Danilo Jervolino che ha già acquistato dalla Gedi L’Espresso. Il prezzo era basso, non superava i 60 milioni. Ma non è andata a buon fine, per due fondamentali motivi: il debito troppo alto della testata e una redazione considerata troppo combattiva.


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