Giro92
Il Ponte di Messina:
dibattito
4. Il progetto del Ponte
Il "Progetto di massima del
ponte sullo Stretto di Messina" è
stato presentato dalla Società Stretto
di Messina Spa al governo il 31/12/1992, secondo
quanto previsto in un decreto dell'allora presidente
del consiglio Craxi nel 1988.
L'attraversamento aereo dello Stretto
di Messina è indicato dall'elaborato quale
soluzione tecnica migliore a garantire un collegamento
stabile tra la Sicilia e la Calabria. Il progetto
prevede :
a) realizzazione dell'attraversamento
tramite ponte sospeso in campata unica, di sezione
larga 60 metri, con corsie autostradali e ferroviarie,
i cui accessi sono previsti in siti posti in aree
contigue alle periferie nord degli abitati di
Messina e Villa San Giovanni, sorretto dalle torri
poste alle estremità;
b) collegamenti stradali all'aperto
ed in galleria, per complessivi 24 chilometri
sulle due contrapposte sponde dello Stretto di
Messina, nonchè raccordi ferroviari, all'aperto
ed in galleria, per complessivi 36,5 chilometri
sui due versanti;
c) rampe di dimensioni notevoli
per elevare le sedi stradali e ferroviarie del
lato calabro e di quello siculo alla quota dell'impalcato
del ponte pari a 64 metri sul livello del mare;
d) erezione di due torri di 376
metri e ancoraggi delle stesse con cavi di acciaio
attraverso blocchi interrati;
e) opere ed attrezzature di inserimento
dell'opera nell'ambiente circostante, la cui problematicità
è ben rappresentata dall'altezza delle
due torri che supera quelle delle emergenze orografiche
dell'area interessata;
f) opere relative a fondazioni
ed ancoraggi che comporterebbero rilevanti sbancamenti
in aree anche intensamente antropizzate; gli ancoraggi
sono infatti costituiti da blocchi in calcestruzzo
che raggiungono i 291.000 mc in Sicilia e 230.000
mc in Calabria e necessitano di scavi di notevole
estensione planimetrica con profondità
fino a 50 metri dal piano di campagna; le torri
del ponte alte 376 metri poggiano su coppie di
piloni il cui diametro alla fondazione è
di 55 e 48 metri, rispettivamente in Calabria
e in Sicilia, con cubature complessive di 88.000
e 74.000 mc;
g) elementi di arredo, qualificazione,
copertura o schermatura relativi alle rampe di
accesso necessarie per raggiungere la quota di
64 metri sul livello del mare alla quale corre
l'impalcato;
raccordi stradali che prevedono
due gallerie e due viadotti sulla sponda siciliana;
raccordi ferroviari che prevedono una rettifica
in variante della linea Battipaglia-Reggio nel
tratto Cannitello-Scilla (3.063 metri di galleria)
con quattro rampe di accesso (sull'attuale linea
poggeranno le fondazioni della torre del ponte).
Nella relazione di sintesi non tecnica presentata
dallo Stretto di Messina al par. 5.1.2 p.21 si
legge: "nell'ambito delle opere ferroviarie
previste sul versante calabrese, riveste un ruolo
importante la variante propedeutica di Cannitello
della linea storica che si rende necessaria per
la realizzazione delle fondazioni della torre
del ponte"; nonchè al collegamento
previsto sul versante Sicilia di 15,7 chilometri,
quasi tutto in galleria naturale.
La descrizione degli elementi principali
del progetto prefigura effetti pesantissimi di
impatto ambientale.
0. Presentazione.
1. Trasformazioni del territorio
nazionale, nuovi scenari di mobilità e
domanda di infrastrutture al Sud.
2. La lunga vicenda del Ponte
sullo Stretto di Messina.
3. Il territorio e larea
dello Stretto
4. Il progetto del Ponte
5. L'impatto ambientale
6. Le critiche degli urbanisti
7. Riferimenti bibliografici
e documentali
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