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Le panzane di Musk

Cambiano veste il Venerdì e Repubblica – Le radio più ascoltate – Vertice rinnovato a Famiglia Cristiana – Trump scaccia Associated Press – Rai in stallo – Citynews si estende

di Adriano Todaro - mercoledì 5 marzo 2025 - 416 letture

AP SCACCIATA DA TRUMP – L’agenzia Associated Press è stata esclusa da eventi al seguito del presidente per aver rifiutato di adottare il nuovo nome del Golfo del Messico, ribattezzato da Trump Golfo d’America. L’incredibile provvedimento, confermato anche da un tribunale, è proseguito chiarendo che «Porre domande al presidente degli Stati Uniti nello Studio Ovale e a bordo dell’Air Force One è un privilegio concesso ai giornalisti, non un diritto». La portavoce Karoline Leavitt ha fatto sapere che sceglierà uno a uno i giornalisti che avranno «l’onore di coprire Trump» negli spazi più ristretti quali lo Studio Ovale e l’Air Force One e quindi di fargli le domande. Il press pool sarà aperto a nuove voci», inserendo «media che lo meritano e che non hanno mai partecipato prima».

FAMIGLIA CRISTIANA CAMBIA VERTICE – Don Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana è stato nominato amministratore delegato. Inoltre, don Vincenzo Vitali, attuale direttore di Credere e di Jesus, diventa direttore editoriale del Gruppo. Don Simone Bruno è direttore editoriale di Edizioni San Paolo e viene affiancato da don Rizzolo come vicedirettore editoriale. Don Stimamiglio, 60 anni, è nato a Bolzano. Si è laureato in Giurisprudenza a Bologna e ha lavorato per diversi anni nell’ufficio legali di grandi aziende del Nordest. Nel 1999 entra nella Società San Paolo e nel 2007 è ordinato sacerdote. L’anno seguente diventa giornalista professionista e lavora a Credere e a Jesus. Nel 2021 diventa condirettore di Famiglia Cristiana e l’anno seguente direttore del settimanale.

LE BALLE DI MUSK – Se Trump spara fandonie ad alzo zero, Elon Musk lo supera brillantemente. È stato calcolato che 28 sue false affermazioni hanno ottenuto 2 milioni di visualizzazioni a tutto il 14 febbraio. Fra le bufale più diffuse c’è quella che i contribuenti americani hanno speso 50 milioni di dollari per preservativi da distribuire a Gaza e l’aumento del 40% delle retribuzioni di chi lavora al Congresso, senatori e deputati compresi. Uno dei falsi più celebri risale al gennaio del 2023: Musk sostenne la tesi, priva d’ogni fondamento, che Paul, il marito dell’allora speaker della Camera Nancy Pelosi, era stato aggredito in casa a martellate da un prostituto gay; l’aggressione c’era effettivamente stata, ma l’ambientazione omosessuale era un’invenzione. Questi che seguono sono alcune delle bugie messe in rete da Musk: il Dipartimento dell’Istruzione non esiste più (Trump pensa di abolirlo, ma non l’ha ancora fatto); l’Agenzia per lo sviluppo ha contribuito a creare il Covid; l’Ue ha annullato le elezioni presidenziali in Romania; il governatore della California, Gavin Newsom, ha negato l’acqua per spegnere gli incendi intorno a Los Angeles; l’Amministrazione Biden ha finanziato ricerche sulla magia o la costruzione di uno stadio per il football a Washington DC; che la prestigiosa rivista The Atlantic abbia pubblicato un articolo dal titolo “Trump è letteralmente Hitler”; che Kamala Harris abbia privato Musk della libertà d’espressione. Poi ci sono falsità sulle elezioni e migranti: «due milioni gli elettori registrati senza verificarne i documenti in Arizona, Texas e Pennsylvania e 300 mila migranti illegali fatti entrare negli Usa dall’Amministrazione Biden perché votassero democratico» e tante altre. L’ultima, in ordine di tempo, è del 20 febbraio: un litigio virtuale con l’astronauta danese Andreas Mogensen, dell’Agenzia spaziale europea, che nel 2023 pilotò una missione per SpaceX, l’azienda spaziale del miliardario d’origine sudafricana. «Sei completamente ritardato», ha risposto Musk su X a Mogensen, che aveva appena bollato come «una menzogna» l’affermazione che i due astronauti rimasti bloccati per mesi sulla Stazione spaziale internazionale «sono lì per ragioni politiche» e non per un malfunzionamento della navetta. Musk non ha dubbi: «SpaceX avrebbe potuto riportarli indietro mesi fa. L’Amministrazione Biden ha rifiutato per ragioni politiche».

RAI SEMPRE IN STALLO – La Rai rotola sempre più in basso. L’Usigrai (sindacato) in un comunicato ha sottolineato che la Rai è «ostaggio dei veti incrociati dei partiti, fa male all’azienda, ai dipendenti e ai cittadini». Il comunicato ricorda che ci sono tre direzioni di testata ad interim «una, il Tg3, da ben 5 mesi. Non c’è un presidente, mentre i competitor innovano, investono e sperimentano, la Rai resta al palo, con un piano industriale solo sulla carta e un piano delle news che ancora non vede la luce». Lo stallo fa male ai cittadini perché «il servizio pubblico resta ostaggio dei voleri dei partiti, quando l’European Media Freedom Act, che sarà legge ad agosto, impone autonomia di nomine e risorse dal governo di turno».

LE RADIO PIÙ ASCOLTATE – Le radio che fanno capo a RTL 102.5 (Radio Zeta e Radiofreccia) sono ascoltate, ogni giorno, da 7.959.000 milioni di italiani. Sono, quindi, in testa negli ascolti radiofonici. Ottimi risultati per le radio del Gruppo Gedi. Radio Deejay rimane in testa alla classifica del quarto d’ora medio con 576 mila ascoltatori; Radio Capital che registra 1.381.000 ascoltatori nel Giorno Medio e Radio m2o seguita da ben 1.739.000 ascoltatori nel Giorno Medio. Le radio del Gruppo Mediaset (Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio) si confermano come appartenenti al primo gruppo radio nazionali con il 20% di ascoltatori nel Quarto d’ora medio dalle ore 6 alle ore 24 e il 36.5% di ascoltatori nel Giorno medio. Radio Italia solomusicaitaliana mantiene il proprio posizionamento tra le radio leader d’Italia con 4.791.000 ascoltatori nel giorno medio, 419.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio e 15.306.000 ascoltatori nei sette giorni. La radio del Gruppo Sole-24 ore, Radio 24, è l’unica radio nel panorama radiofonico nazionale a crescere su tutti i parametri con i migliori risultati di sempre. Record storico di ascolti per l’emittente del Gruppo 24 ORE che nel 2024 raggiunge il picco di 2.473.000 ascoltatori nel secondo semestre (+12,8%) e 2.391.00 (+7,0%) ascoltatori nell’anno, due traguardi mai raggiunti prima. Ricordiamo che le rilevazioni non vedono ancora presenti le emittenti del Gruppo Rai che rientrerà in rivelazione nel 2025 con l’operatività di Audiradio.

CAMBIA VESTE il VENERDÌ (E ANCHE REPUBBLICA) – Il Venerdì di Repubblica cambia. Fra due giorni, il 7 marzo, l’allegato al quotidiano si rinnova nelle forme e nei contenuti. Almeno così è quello che promette il direttore, Livio Quagliata. Il cambiamento riguarderà il carattere tipografico che «sarà più grande, perché leggere sia davvero anche un piacere». Ci saranno, continua il direttore, «Rubriche, il teatro e l’ultima tendenza, i libri da stroncare e quelli che consigliate voi, l’enigmistica fatta su misura» e tanto altro. Ci sarà il “buongiorno” di Altan e poi Corrado Augias. Fra le new entry Annalisa Cuzzocrea, mentre Massimo Giannini eredita lo spazio da 17 anni curato da Michele Serra. Da oggi, mercoledì 5 marzo, cambia Repubblica. Il direttore Mario Orfeo ha deciso di utilizzare il nuovo carattere, “Eugenio”, così chiamato in onore del fondatore Scalfari. La foliazione sarà aumentata e due pagine saranno dedicate a meteo, recensioni Tv, giochi. Le nuove firme saranno Massimo Recalcati, Edoardo Prati, Umberto Galimberti, Antonio Scurati, Stefano Massini, Paolo Gentiloni, Michela Ponzani, Sandro Piccinini.

CITYNEWS. DOSSIER SI ESTENDEDossier la sezione a pagamento di Citynews dopo Bologna, Forlì, Ravenna, Rimini e Monza si estende alle edizioni di Genova, Udine, Trieste, Firenze, Bari, Foggia e Pescara. Come già avvenuto per le prime testate coinvolte, inizialmente Dossier sarà accessibile gratuitamente previa registrazione. Dal 18 marzo i contenuti di Dossier saranno riservati agli abbonati. Per supportare l’espansione di Dossier, le redazioni di Citynews si potenziano con team dedicati all’approfondimento, all’indagine e alle inchieste. La sezione offrirà reportage, storie e approfondimenti, accessibili attraverso un abbonamento che garantirà anche la lettura senza pubblicità di tutte le altre notizie del network.


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