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«I meridionali sono inferiori»

I 10 libri più venduti nel 2024 in Italia – Google Maps si adegua a Trump – Sempre peggio alla Rai: ora s’inventano le false assoluzioni

di Adriano Todaro - mercoledì 26 febbraio 2025 - 635 letture

«I MERIDIONALI SONO INFERIORI» – «Io credo che nessuno di noi abbia voglia di trasferirsi in Campania, perché dovremmo andare in Campania, ma a fare che cosa, i posteggiatori abusivi? Il fatto che la Lombardia sia andata in disgrazia per via del Coronavirus ha eccitato gli animi di molta gente, che è naturalmente nutrita da un sentimento di invidia o di rabbia nei nostri confronti, perché subisce una sorta di complesso di inferiorità; io non credo ai complessi di inferiorità, credo che i meridionali in molti casi siano inferiori». Con queste parole, il 21 aprile 2020, Vittorio Feltri (in quel momento direttore di Libero) commentava l’annuncio del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che aveva annunciato di chiudere i confini della sua regione se le regioni del Nord avessero allentato le regole contro la diffusione del Covid. Il tutto avviene a “Fuori dal coro”, su Rete 4. Subito l’AgCom (L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) era intervenuta non solo nei confronti di Feltri ma anche di Mario Giordano e Mediaset che non avevano contrastato Feltri e non avevano detto nulla. Provvedimento impugnato da Mediaset che fa ricorso al Tar contro l’AgCom. Ora il Tribunale amministrativo del Lazio afferma che la definizione «i meridionali sono inferiori» integra una forma di linguaggio d’odio. Ha, quindi, rigettato il ricorso, confermando la legittimità della delibera AgCom. La sentenza è stata pubblicata il 12 febbraio e ribadisce che l’articolo 21 della Costituzione non tutela la libertà di insulto.

I LIBRI PIÙ VENDUTI – Nel 2024 la vendita dei libri, in Italia (adulti e ragazzi), è stata di 103,987 milioni di copie, in calo del 2,3% rispetto all’anno precedente, pari a 2,458 milioni di copie comprate in meno. In Europa crescono la Germania (+0,9%) e la Spagna (+9,8%) mentre calano il Regno Unito (-0,6), Francia (-0,3). Se guardiamo i generi, da noi cresce solo la narrativa italiana (+3,2) e straniera (+0,9). Il settore bambini e ragazzi è in flessione dello 0,8%, la saggistica generale del 2%, la manualistica del 4,1%, la saggistica specialistica del 5,1%, i fumetti del 5,5%. Le vendite riferite agli audiolibri (abbonamenti) sono pari a 30 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto l’anno precedente, le vendite di ebook 84,2 milioni di euro, in crescita del 4%. A livello di generi, sottolinea l’Aie, cresce solo la narrativa, italiana (3,2%) e straniera (0,9%). Il settore bambini e ragazzi è in flessione dello 0,8%, la saggistica generale del 2%, la manualistica del 4,1%, la saggistica specialistica del 5,1%, i fumetti del 5,5%. Sono numeri che si riflettono nella top 10: sette i titoli di autori italiani presenti, di cui sei romanzi. Ma il libro più venduto nel 2024 è un saggio (uscito a settembre). I 10 libri più veduti nel 2024 sono stati: 1) Il dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia – A. Cazzullo; 2) Un animale selvaggio – J. Dicker; 3) La portalettere – F. Giannone; 4) Tatà – V. Perrin; 5) L’età fragile – D. Di Pietrantonio; 6) L’orizzonte della notte – G. Carofiglio; 7) Come l’arancio amaro – M. Palminteri; 8) Il canto dei cuori ribelli – T. Umrigar; 9) Domani, domani – F. Giannone; 10) Il passato è un morto senza cadavere – A. Manzini.

RAI: SEMPRE PEGGIO – Giovedì 20 febbraio scorso, alle 12, RaiNews 24 dà la notizia che il sottosegretario Andrea Delmastro (FdI) è stato assolto dall’accusa di aver violato il segreto d’ufficio nella vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Poche ore dopo, si apprende che, contrariamente a quanto detto da Rai News, il sottosegretario Delmastro era stato condannato a otto mesi di reclusione, con sospensione della pena e interdizione dai pubblici uffici per un anno. Quindi la notizia di RaiNews era falsa, campata in aria, non vera. Per arrivare prima della concorrenza si prendono topiche mastodontiche. Ma poi c’è anche altro. E questo è peggio, più grave. La decisione che ha preso il direttore responsabile ad interim, Paolo Petrecca, è solo servilismo nei confronti del governo in carica. Il Comitato di redazione ha protestato per l’ingerenza del direttore con una nota. Sarà un caso ma i dati ci fanno sapere che nel 2024 la rete allnews della Rai ha perso ben il 14,9% di spettatori. Ora dovrà intervenire la Commissione parlamentare di Vigilanza. Intanto, l’Adnkronos informa che sul capitolo delle nomine è tutto bloccato in attesa di un accordo tra le forze di maggioranza. Giovedì 27 febbraio si riunirà il Cda della Rai e vedremo se si riuscirà a trovare un accordo per le nomine di tre direzioni ad interim, Tg3, Tgr, Rai Sport. Per quanto riguarda RaiNews la nomina di Petrecca è scaduta a novembre e, quindi, o sarà rinominato o arriverà un nuovo direttore. Ma non è finita. Se ne arriva uno nuovo, dove verrà spostato l’ineffabile Petrecca? E si discuterà del Gr al momento guidato da Francesco Pionati che a luglio dovrebbe andare in pensione. E poi c’è il capitolo presidente Rai che non si sblocca. La maggioranza continua a non presentarsi facendo così mancare il numero legale e lo farà sin quando l’opposizione non garantirà i due voti necessari così da eleggere Simona Agnes. Nella pratica, la maggioranza che pretende d’imporre alla minoranza un nome non gradito mentre, invece, avrebbe dovuto essere un nome di garanzia sia per la maggioranza che per la minoranza. La prossima settimana ci saranno anche le nomine nella Corte costituzionale e si vorrebbe barattare qualche posto in cambio della presidenza Rai. Il solito mercato delle vacche. Bene hanno fatto i componenti del M5s a parlare di «teatrino indegno» e di «umiliazione del Parlamento».

GOOGLE SI ADEGUA A TRUMP – Anche Google Maps si adegua ai desiderata di Trump. E così rinominerà il Golfo del Messico in Golfo d’America. Lo fa sapere il Guardian sottolineando che il nome resterà Golfo del Messico in Messico, mentre nel resto del mondo saranno invece utilizzati entrambi i nomi. Anche la cima dell’Alaska, Denali, la montagna più alta del Nord America, verrà modificata in Monte McKinley negli Stati Uniti, in linea con le disposizioni del presidente Usa. Secondo Google Maps questa è «una prassi consolidata di applicare i cambiamenti di nome quando sono stati aggiornati dal governo ufficiale».


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