La Sicilia dei cannoli di Totò Cuffaro?

Un passo avanti per uscire dalle misere, furbastre e strapaesane logiche da prima repubblica.

di Antonio Carollo - martedì 22 gennaio 2008 - 4815 letture

Ha fatto il giro dei maggiori quotidiani la foto di Totò Cuffaro che dopo una condanna a cinque anni di reclusione festeggia felice al Palazzo D’Orleans offrendo cannoli agli amici. Sicilia, che ne sarà di te? Che te ne fai degli abilissimi procacciatori di voti se tutto si risolve poi nella perversa costruzione e nel mantenimento di un potere basato sulla più certosina distribuzione e occupazione dei posti chiave e sulla gestione di clientele, senza un minimo di strategia per farti uscire dal sottosviluppo. Vedi? è tutto fermo. Il sistema dei trasporti pubblici è quello dell’Ottocento. Se voglio andare da Palermo a Siracusa impiego una giornata. Se mi ammalo, Dio ce ne scampi. La ASL sono centri di potere, di sprechi e di inefficienze, oltre che di malasanità. Anche le strutture indispensabili (ad esempio i centri di dialisi) sono appaltati lautamente ai privati. La cementificazione selvaggia sta distruggendo i più bei paesaggi del mondo. Vieni a vedere cosa succede lungo la tua fascia costiera: le maestose mitiche bellezze naturali della Sicilia sono deturpate a gara dai più biechi speculatori e da privati accecati dal proprio interesse. Le attività economiche languono per lo strapotere della malavita organizzata. Liberati dal cancro della mafia! Crea cento, mille associazioni come quella di “Addiopizzo”; buttati con passione in azioni di contrasto e di resistenza come quella iniziata dalla Confindustria siciliana. Non basta l’opera della magistratura e delle forze dell’ordine. Educa il tuo corpo insegnante ad educare i propri allievi nel culto della piena libertà, senza alcun vincolo di sudditanza o timore. Cara Sicilia, fai un passo in avanti, esci dalle misere, furbastre e strapaesane logiche da prima repubblica. Non permettere che sia ancora offesa la tua dignità!


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La Sicilia dei cannoli di Totò Cuffaro?
22 gennaio 2008, di : megamorti

muha una volta si portavano le arance! il cannolo è come il prezzemolo! se fossero stati 10 anni champagne e caviale!
La Sicilia dei cannoli di Totò Cuffaro?
25 gennaio 2008, di : ciccio |||||| Sito Web: giovani, la Sicilia e´ vostra, prendetevela

Bravo, bravissimo, hai letto in pieno quello che volevo dire, e´ difficilissimo cambiare questa ottocentesca Sicilia ma non impossibile,spero nelle nuove forze dei giovani che viaggiano all´estero e sanno come funziona la sanita´, il trasporto, la pulizia, la differenziata e chi ne ha piu´ ne metta. Per concludere, giovani la Sicilia e´ vostra non lasciate che i farabutti la succhino fino all´ultimo goccio di midollo, reagite, buttate fuori i politici corrotti e in odor di mafia oltre che ladri di voti.
La Sicilia dei cannoli di Totò Cuffaro?
26 gennaio 2008

Grazie a: @megamorti, per l’ironia amaro-comica che fa trapelare indignazione, spero non rassegnata. @ciccio, per il complimento non tanto meritato (per aver lasciato la Sicilia tanti anni fa) e per la fiducia riposta nei giovani, speranza nostra e della Sicilia. Antonio Carollo
La Sicilia dei cannoli di Totò Cuffaro?
14 febbraio 2008

#1 13 Febbraio 2008 - 19:34

Caro Antonio, questo post trasuda indignazione (nel senso positivo, della passione civile), ma anche un sincero amore per la tua terra. Mi sembra, e certamente sto dicendo un’ovvietà, che non ci sia poi tanta differenza quanto a sprechi, inefficienza, corruttela, spartizione scientifica del potere, dei posti di lavori e degli affari, tra la Sicilia e il resto d’Italia. Sì, magari al Nord ci sarà qualche isola di efficienza (penso alla sanità), mi pare tuttavia che i tratti di questa nostra Italia siano un po’ questi. Assenza di senso civico, furberia, voglia di considerare lo Stato come un’entità da fregare per non farsi fregare, eccetera. In Sicilia questi tratti sono ingigantiti, perché è una terra di eccessi: tanta luce, tanto sole, cielo azzurro da abbagliare, tanto caldo... L’isola a tre punte è come una lente di ingrandimento, che ci fa vedere meglio i nostri pregi e i nostri difetti. E la Sicilia è come l’Italia: così bella e così sfortunata. In questi giorni sto rileggendo Sciascia. Molto istruttivo. E ho in animo di prendere in mano anche Il gattopardo. Un caro saluto Umberto umbgu

#2 14 Febbraio 2008 - 20:02

Caro Umberto, le cose nel Sud mi sembrano un pochino più complicate. Non si tratta solo di furberie, inefficienze, mancanza di senso civico, ma anche di intrecci perversi con la malavita organizzata come dimostrano le eccessive dimestichezze di politici con esponenti mafiosi. Fior di inchieste giornalistiche e di procedimenti giudiziari dimostrano come, specie nella sanità (dove gira un mare di denaro), esistano rapporti ambigui che sfociani in vantaggi ingiustificati per determinati filoni di malavita. Abbiamo sotto gli occhi quel che è successo in Calabria dove la ’ndrangheta domina con la corruzione, la prepotenza e la violenza. Il clientelismo elevato a sistema, poi, completa l’opera distruggendo ogni barlume di speranza. Politici clientelisti? In Siberia! previ accordi col caro e ineffabile Putin. Ciao, Antonio soprana