La Sicilia dei cannoli di Totò Cuffaro?

Un passo avanti per uscire dalle misere, furbastre e strapaesane logiche da prima repubblica.
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muha una volta si portavano le arance! il cannolo è come il prezzemolo! se fossero stati 10 anni champagne e caviale!
Bravo, bravissimo, hai letto in pieno quello che volevo dire, e´ difficilissimo cambiare questa ottocentesca Sicilia ma non impossibile,spero nelle nuove forze dei giovani che viaggiano all´estero e sanno come funziona la sanita´, il trasporto, la pulizia, la differenziata e chi ne ha piu´ ne metta. Per concludere, giovani la Sicilia e´ vostra non lasciate che i farabutti la succhino fino all´ultimo goccio di midollo, reagite, buttate fuori i politici corrotti e in odor di mafia oltre che ladri di voti.
Grazie a: @megamorti, per l’ironia amaro-comica che fa trapelare indignazione, spero non rassegnata. @ciccio, per il complimento non tanto meritato (per aver lasciato la Sicilia tanti anni fa) e per la fiducia riposta nei giovani, speranza nostra e della Sicilia. Antonio Carollo
#1 13 Febbraio 2008 - 19:34
Caro Antonio, questo post trasuda indignazione (nel senso positivo, della passione civile), ma anche un sincero amore per la tua terra. Mi sembra, e certamente sto dicendo un’ovvietà, che non ci sia poi tanta differenza quanto a sprechi, inefficienza, corruttela, spartizione scientifica del potere, dei posti di lavori e degli affari, tra la Sicilia e il resto d’Italia. Sì, magari al Nord ci sarà qualche isola di efficienza (penso alla sanità), mi pare tuttavia che i tratti di questa nostra Italia siano un po’ questi. Assenza di senso civico, furberia, voglia di considerare lo Stato come un’entità da fregare per non farsi fregare, eccetera. In Sicilia questi tratti sono ingigantiti, perché è una terra di eccessi: tanta luce, tanto sole, cielo azzurro da abbagliare, tanto caldo... L’isola a tre punte è come una lente di ingrandimento, che ci fa vedere meglio i nostri pregi e i nostri difetti. E la Sicilia è come l’Italia: così bella e così sfortunata. In questi giorni sto rileggendo Sciascia. Molto istruttivo. E ho in animo di prendere in mano anche Il gattopardo. Un caro saluto Umberto umbgu
#2 14 Febbraio 2008 - 20:02
Caro Umberto, le cose nel Sud mi sembrano un pochino più complicate. Non si tratta solo di furberie, inefficienze, mancanza di senso civico, ma anche di intrecci perversi con la malavita organizzata come dimostrano le eccessive dimestichezze di politici con esponenti mafiosi. Fior di inchieste giornalistiche e di procedimenti giudiziari dimostrano come, specie nella sanità (dove gira un mare di denaro), esistano rapporti ambigui che sfociani in vantaggi ingiustificati per determinati filoni di malavita. Abbiamo sotto gli occhi quel che è successo in Calabria dove la ’ndrangheta domina con la corruzione, la prepotenza e la violenza. Il clientelismo elevato a sistema, poi, completa l’opera distruggendo ogni barlume di speranza. Politici clientelisti? In Siberia! previ accordi col caro e ineffabile Putin. Ciao, Antonio soprana