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L’avventura di Anna Malva

Il piano delle cicale / Tadako Okada ; traduzione di Marco Pagot ; grafica e design Salvatore Mulliri. - Forevera Books, 2019. - 448 p., [IV], br. ; 20,5 cm. - (Mondifuturi ; 1). - ISBN 978-17-9880-184-7.

di Sergej - mercoledì 29 maggio 2019 - 2845 letture

Uno dei pregi maggiori della letteratura giapponese è la capacità di sospendere il lettore tra il senso trasognato della fiaba quotidiana, in cui cose e azioni ricevono una interiorizzazione che li illuminano - e la progressiva scoperta di una realtà che può anche essere diversa da quella che potevamo pensare o che credevamo fosse. Penso al gusto delle liste di azioni compiute [1], ma anche alla poesia degli affetti (Jiro Taniguchi), la ricerca del senso nelle piccole cose... Il racconto di Tadako Okada ha tutta la bellezza della migliore letteratura giapponese, l’humour, la gentilezza - nel rispetto del genere fantascienza. Protagonista della storia è una undicenne (che a volte sembra essere una diciassettenne, per la sua maturità) che riesce a sbrogliare una matassa non facile: esistenziale innanzitutto, un "mistero" che ha a che fare con lei stessa e le sue amiche/amici; e "storico" ovvero sociale, riguardando il vero motivo del loro essere lì, grumo di umanità su un pianeta desertificato da una distruzione collettiva.

Il romanzo ci è piaciuto e lo consigliamo vivamente. Okada è riuscita a creare una serie di personaggi ben delineati - una specie di "allegra brigada" alla Leiji Matsumoto [2], con una eroina che diventa una specie di ninja [3] che alla fine... non vogliamo anticipare nulla del racconto. Davvero, leggetelo.

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Copertina del libro di Tadako Okada: Piano delle cicale

Un’ultima notazione riguardo al titolo. "L’idea viene dallo strano ciclo riproduttivo di alcune specie di cicale (insetti). Una varietà di queste (Magicicada septendecim) rimane nascosta sotto il terreno nella forma di larva per ben diciassette anni. Questo perché all’uscita dalla forma larvale la cicala è indifesa nei confronti di altri predatori e potendo ripresentarsi a milioni tutte insieme le cicale hanno più probabilità di sopravvivere grazie al numero preponderante. Il ciclo della Magicicada è come il progetto di ripopolamento della Terra descritto nel libro dove, con enormi astronavi robot, gli embrioni umani vengono allontanati dal pianeta per evitare la catastrofe per poi tornare secoli dopo a ripopolarla" [4]. Qui non è il caso di interpolare una storia della presenza della cicala nella letteratura occidentale, da Esopo [5] fino a Gadda [6], ma soprattutto passando per l’eversione pedagogica operata da Rodari [7], capace di compiere un vero e proprio sabotaggio “dal basso”, nel campo di battaglia dell’infanzia, che ci sembra proprio la direzione verso la quale si muove Tadako Okada in questo romanzo di formazione e di rinascita.


L’autrice

Tadako Okada: in un’altra vita era produttrice e sceneggiatrice di manga. Da otto anni risiede in Italia in una città sul mare della quale adora la cucina tipica e la totale assenza di eventi sismici. Disegna acquarelli di gabbiani e il suo nome letto in un certo modo diventa un palindromo


Sinossi editoriale

Anna Malva ha undici anni e vive nell’Istituto Gloriosa Alba da quando ne aveva cinque. Anna brava nel nuoto, ama i vecchi romanzi e i film antichi. intelligente e curiosa, ma ha difficoltà a socializzare e non brilla negli studi, in particolare nel corso di Simulazioni e Scenari di Maestro Roku. Da qualche settimana si sveglia nel cuore della notte e rimane in piedi fino all’alba. Il suo migliore amico, Elias scomparso l’estate prima per questo si sente sola. Alla ricerca di risposte scopre presto che la sparizione di Elias non l’unico mistero che circonda l’Istituto. Dove vanno i ragazzi dopo l’Ottavo anno? Qual la vera missione dei Maestri? Per svelare la verità, Anna ricorre all’aiuto di Pier, Sara e di un enigmatico personaggio che sembra conoscere meglio di chiunque altro l’Istituto e il progetto per ripopolare il pianeta dopo l’apocalisse che ha spazzato via l’umanità e tutti i mammiferi ben quattro secoli prima. Il Piano delle Cicale una storia di intrigo, mistero e amicizia per ragazzi di tutte le età. Tempo di lettura: 8-9 ore

La Terra è ormai un pianeta deserto. Ovunque la natura selvaggia ha invaso le metropoli in rovina, dappertutto le tracce di una distruzione violenta e improvvisa. Davanti al mare sorge l’Istituto Gloriosa Alba, un edificio di otto piani dove vivono gli ultimi figli dell’umanità, poco più di cinquecento ragazzini dai cinque ai tredici anni. I robot dell’Istituto insegnano loro come ricostruire la civiltà, dopo che una misteriosa catastrofe ha causato l’estinzione della razza umana e di tutti gli altri mammiferi quattro secoli prima. Una degli allievi, Anna Malva, sta attraversando un momento complicato. Il suo migliore amico è scomparso in mare l’estate precedente. Per superare la perdita e combattere la solitudine Anna inizia un diario.


Il manga diventa romanzo / di Marco Pagot

Nell’estate del 2010 vengono pubblicate dalla Do! Comics le prime avventure di Anna Malva (Anna Mobu nell’edizione giapponese). Gli autori sono due mangaka di Kobe: Tadako Okada e Nic “Hayabusa”.

Il primo numero di “Cicadas Plan” – il piano delle cicale – racconta le vicende di Anna Malva ambientate nell’Istituto gloriosa Alba, una scuola dove sofisticati robot insegnano come ricostruire la civiltà della Terra dopo il misterioso cataclisma che ha spazzato via tutti gli esseri umani, quattro secoli prima.

L’originalità e lo stile diaristico catturano subito l’attenzione dei lettori.

Sin dall’inizio si capisce che non è la solita avventura ambientata in uno scenario post-apocalittico, tra mostri mutanti e tempeste radioattive. La protagonista Anna Malva è un’adolescente come tante che deve fare i conti con i problemi della sua età. Un’adolescente normale in una situazione straordinaria.

Questo è l’antefatto della narrazione di “Cicadas Plan”.

Già dal primo numero lo stile è ben definito: il disegno preciso e minuzioso di Nic “Hayabusa” prende forza dalla narrazione ironica e raffinata di Tadako Okada. Le complicate vicende di Anna Malva, i suoi tentativi di fare amicizia con i suoi coetanei, le disavventure con lo studio, sono spesso esilaranti e sempre coinvolgenti.

Potrebbero essere le disavventure di una ragazza qualunque, forse un po’ troppo introversa, in una qualsiasi comunità di ragazzini anche dei nostri giorni. Potrebbe essere un’altra storia di adolescenti complicati, magari ambientata in uno scenario un po’ sui generis.

Non è quello che Tadako Okada vuole raccontare: presto l’equilibrio si spezza e la storia di Anna Malva prende una piega bizzarra.

La tranquilla vita degli studenti, fatta di lezioni noiose, duri allenamenti, piccole e grandi amicizie, bisticci e battibecchi, infantili invidie e scherzi, viene turbata da fatti inspiegabili e sparizioni. Persino la gita d’istruzione nella città abbandonata di Antipol diventa il preludio a nuovi eventi allarmanti. Ben presto lo stile di Nick Hayabusa diventa cupo, iniziano a prevalere le ombre sulle luci. Le scene notturne e opprimenti prevalgono su quelle ariose e piene di luce delle prime tavole. Prende forza una narrazione tesa e drammatica dove ogni scoperta porta a nuove inquietanti domande.

Nel marzo del 2011, quando Anna Mobu si appresta a raggiungere l’Isola di Nessuno, la pubblicazione del manga si interrompe bruscamente.

“Cicadas Plan” resta senza conclusione, lasciando in sospeso i lettori che ancora attendono la fine della storia.

Dopo sette anni, l’autrice-sceneggiatrice Tadako Okada, ormai trasferita in Italia ha deciso di riprendere i fili della narrazione interrotta. Senza la maestria grafica di Nic “Hayabusa”, scomparso senza lasciare traccia nel 2011, ha deciso di trasformare i suoi appunti in qualcosa di più ampio respiro, un romanzo.

Ora, dopo tanti anni, finalmente Anna Malva e i suoi lettori troveranno le risposte che cercano.

Fonte: Forevera.net.


[1] lo so, non lo si dovrebbe considerare esattamente giapponese: il solito Murakami Haruki, ma all’epoca Kafka sulla spiaggia mi piacque, non così le sue ultime cose.

[2] Sì, sì... proprio quello di Capitan Harlock: che volete, ognuno ha i suoi miti e io ho Capitan Harlock sempre davanti... Per chi volesse, consiglio la "complete edition" edita in italiano da Goen nella collana Cult collection, 1020 pagine edizione rilegata.

[3] ma per fortuna non robotizzata come l’Alita di Yukito Kishiro: consigliamo di non vedere il film regia di Robert Rodriguez, ma di leggere il manga che in Italia è edito da Planet Manga: noi abbiamo letto la "panzer edition" in tre volumi.

[4] Da una mail chiarificatrice di Marco Pagot, traduttore del romanzo, che ringraziamo. Cfr. anche: Wikipedia.

[5] Ci si riferisce naturalmente alla favola della Formica e della Cicala.

[6] https://www.gadda.ed.ac.uk/Pages/resources/archive/cognizione/velacddcicale.php

[7] "Chiedo scusa alla favola antica / se non mi piace l’avara formica / io sto dalla parte della cicala / che il più bel canto non vende… regala" (Gianni Rodari).


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