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Persone: Salvuccio Bombaci, artista

di Sergej - mercoledì 19 marzo 2025 - 1590 letture

La morte di Salvuccio, Salvuccio Bombaci, ci colpisce. Un amico, nostro e della redazione. Persona buonissima e sempre affabile. Un artista. Lui aveva studiato architettura, era stato amico e allievo di Franco Marescotti con cui ebbe lunghe frequentazioni d’amicizia. Ma soprattutto è stato un pittore, fumettista e un grande artista. Alcune delle sue opere sono ancora visibili, pubblicamente, lungo via Garibaldi, a Lentini, nella mostra-collettiva organizzata da Antudo, in cui le vetrine dei negozi del centro storico di Lentini, ormai abbandonate sono state vivificate dalla presenza di dazebao e pannelli che rievocano la storia recente di Lentini: con foto, disegni appunto di Salvuccio Bombaci: un modo per far ricordare ai lentinesi che un tempo la città è stata viva e che non c’è solo l’abbandono odierno.

Ci eravamo conosciuti decenni addietro, in una qualche festa alla Villa Gorgia (una festa dell’Unità?), lui aveva un angolino in cui vendeva fumetti e altri piccoli oggetti artistici. L’incontro di due timidi. Ci siamo subito riconosciuti.

Come amante sfegatato dei fumetti, amava moltissimo Hugo Pratt, amava riprodurre il senso delle tavole della serie di Ken Parker. Il West, la natura selvaggia, i lupi... quando i fucili per sparare facevano "krak!" e non "bang!". Sì, Salvuccio era un romantico. Assieme a Salvo Toscano avevano aperto la Casa del Lupo, uno dei punti di riferimento più importanti per Lentini e il territorio, riguardo l’arte e la valorizzazione degli artisti locali. E dato che un giornale non è la caparbietà di uno solo ma rappresenta gruppi, amici, ceti sociali, la Casa del Lupo fu uno dei nostri primi "sponsor", e Salvuccio è rimasto tra i nostri amici, quelli per cui noi continuiamo a fare questo nostro giornale e che teniamo davanti e cui ci rivolgiamo quando diciamo qualcosa.

Lo andavo a trovare di tanto in tanto, negli spazi-studio che ha aperto privatamente come studio e per incontrare gli amici, per Lentini: alla salita della Biblioteca, e poi vicino piazza dei Sofisti. Metteva a disposizione i suoi spazi anche per le associazioni - Ddisa e Antudo di cui era parte viva -, poi aveva collaborato con le iniziative della nuova sede di Antudo nella Chianata dell’Ospitali Vecchiu (prima erano nel cuore di San Paolo), che costituiscono a Lentini un punto culturale importante nonostante e in contrasto con la disgregazione collettiva.

Sempre sorridente, sempre disponibile.

Era rimasto un ragazzo. Uno di noi.

s.


La redazione di Girodivite esprime tutto il proprio cordoglio alla famiglia.


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Salvuccio Bombaci RIP


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