Il cancello di Santa Maria degli Ammalati
Viaggio nella Lentini Medievale, la balaustra/cancello di Santa Maria degli Ammalati
Oggi il nostro viaggio alla scoperta di Lentini e delle sue radici ci porta nel medioevo, un periodo poco noto per Lentini ma interessante per le testimonianze artistiche che ci ha lasciato.
Il quel tempo Lentini aveva un vastissimo territorio che da Palagonia arrivava al mare.
“Lentini dal Tirone, dal Castellaccio e dal Castello nuovo, tutta cinta di solide mura, dominava ogni cosa. Varie porte erano aperte nelle mura, quella di mezzogiorno da cui svolgeva la strada per Siracusa, e quella di settentrione da cui si svolgevano le numerose trazzere che conducevano ai campi Leontini e la strada di Santa Maria degli Ammalati che conduceva a Catania.
Dall’alto del Tirone o del Castellaccio o della Meta, l’occhio spaziava per lungo tratto, e l’armigero di scolta era pronto a ricevere ogni segnalazione, che fosse venuta dalla torre di Agnone o da quella di San Calogero sul mare, o da quella del Pantano o di Sambuci, col prossimo casale. Ed ecco poi la villa di Silvestro con casale e la poderosa torre. In fondo a sinistra, molto lontano quella di Palagonia, affiorante dal mucchio di case circostanti e il fortilizio di Militello, borgo assai grosso il più popoloso dopo Lentini.”
Così descriveva il territorio di Lentini il grande storico, Matteo Gaudioso.
Un territorio immenso, popoloso, ricco, percorso da pellegrini, soldati, mercanti, semplici viaggiatori.
Lentini era tappa obbligata per chiunque volesse andare da Catania a Siracusa, passando dal difficile guado del Simeto, al primo sole, all’alba, per poi salire al piano della catena, che segnava il confine tra i due territori, e per giungere nel tardo pomeriggio alla chiesa di Santa Maria degli Ammalati dove era anche un ospedale sanatorio per le cure dei viaggiatori e per la quarantena.
Ancora oggi, in prossimità del ponte sul Leonardo, l’area è ancora chiamata con il nome dell’antica chiesa-ospedale – Ponte ’e malati, il ponte degli ammalati.
La casa ospedale di Santa Maria degli Ammalati era stata fondata intorno al 1100 dai cavalieri di San Lazzaro, ed era tra le più antiche della Sicilia, con l’annessa chiesa, di cui si vedono ancora i ruderi, restaurate nel 1488 e successivamente ricostruita nel 1704, dopo il terremoto del 1693.
All’interno erano alcune opere di pregio, andate disperse, ma non tutte, qualcuna si è salvata, come ad esempio un cancello balaustra in ferro battuto, che separava la zona dell’altare dai fedeli.
- Cancello di Santa Maria degli Ammalati di Lentini - Palazzo Bello, Siracusa
Si tratta di un’opera di grande valore, un notevole esempio di quello che gli artigiani del tempo sapevano realizzare.
Sulla parte superiore del cancello è una data, 1149 e una iscrizione: M. Liota Caruso me fecit, mi fece mastro Liota Caruso.
Il cancello, dopo alcune rocambolesche vicende, dapprima trafugato e poi rivenduto, adesso si trova nel museo di palazzo Bellomo a Siracusa, dove possiamo ammirarlo.
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