I bambini di Gaza, i politici e le colpe di Santoro

La guerra si fa contro un nemico. L’esercito israeliano non ha fatto alcuna differenza tra obbiettivi militari e popolazione.

di Antonio Carollo - mercoledì 21 gennaio 2009 - 1768 letture

I nostri politici reagiscono all’orrore di 350 bambini morti ammazzati nella guerra di Gaza? No, è più importante condannare la puntata di “Annozero” che ce l’ha sbattuti davanti agli occhi. Pur con cautele (erano presenti in studio e sono intervenuti i fautori di entrambi gli schieramenti, quello israeliano e quello palestinese) Santoro non si è preoccupato di tenere in equilibrio la trasmissione. E’ una gran colpa? La realtà bruciante da far conoscere era quella o no? Se l’è inventata lui? Il giornalismo di Santoro è sempre un pugno sullo stomaco. Lo sappiamo. In verità però quel pugno è sferrato dalla crudezza e dalla brutalità di ciò che accade realmente. Santoro ci fa impattare con questa realtà. Non nasconde, non sorvola, non ne fa oggetto di algida conversazione alla stregua del giornalismo salottiero, o delle chiacchiere, tanto in voga oggi sui teleschermi. E’ di parte Santoro? Sì, ha il vizio di parteggiare per i più deboli , ma sempre nel rispetto di una rigorosa professionalità. C’è stato a Gaza un massacro di bambini e di civili inermi e innocenti . E’ più giornalista chi chiama i soliti politici a becchettarsi in uno studio o chi ti mostra i fatti del mondo? L’intervento degli israeliani è motivato. Uno stato aggredito con lancio di missili ha il diritto di difendersi. La guerra però si fa contro un nemico. In questo caso contro Hamas. Invece l’esercito israeliano non ha fatto alcuna differenza tra obbiettivi militari e popolazione. Centinaia e centinaia di aerei, carri armati e unità navali hanno bombardato anche case, scuole, ospedali . In mezzo a tutto ciò quei bambini straziati e smembrati. Santoro non doveva mostrarci quelle terribili scene? O doveva farci vedere anche i bambini vittime dei razzi di Hamas? Giusto, era presente peraltro una mamma israeliana che ha raccontato la morte di un suo bambino per la caduta di un missile di Hamas, ma l’attualità riguardava solo i bambini palestinesi. Non vorrei essere severo verso i politici. La verità è che essi tendono a ridurre anche i fatti più preoccupanti al loro ipocrita e stantio teatrino delle parti in cui perfino l’orribile carneficina dei bambini di Gaza passa in seconda linea rispetto al loro squallido giochino di accuse e controaccuse alla ricerca permanente di visibilità e consenso.


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