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Attentati contro la casa di Felicia Impastato

Sia lunedì 11 che martedì 12 l’abitazione che fu di Felicia Impastato, madre di Peppino, è stata oggetto di attentati che hanno creato danni al prospetto, alla lapide commemorativa e al pavimento di una stanza.

di Shining - giovedì 14 giugno 2007 - 4955 letture

Oggi, 13 luglio 2007, intorno a mezzogiorno i carabinieri hanno fermato G. L. mentre si accingeva a versare del liquido corrosivo contro la Casa della memoria di Cinisi.

Sia lunedì 11 che martedì 12 l’abitazione che fu di Felicia Impastato, madre di Peppino, è stata oggetto di attentati che hanno creato danni al prospetto, alla lapide commemorativa e al pavimento di una stanza.

L’uomo aveva militato a fianco di Peppino Impastato negli anni ’70 per poi rinchiudersi volontariamente in isolamento per alcuni anni, temendo per la propria incolumità. Nei quasi trent’anni intercorsi non ha mai ripreso a fare attività politica contro la mafia. I conoscenti lo giudicano uno psicolabile e stamattina - secondo il racconto di un testimone oculare - alla vista di un ritratto di Impastato gli ha sputato contro.

Negli ultimi tempi avrebbe frequentato esponenti locali dello stesso partito che vuole dedicare l’aula consiliare del comune di Cinisi a Leonardo Pandolfo, il sindaco degli anni ruggenti di Gaetano Badalamenti.

Anche se è indicato come l’autore di tutti i gesti compiuti contro la casa degli Impastato, le modalità e gli orari discordanti tra gli avvenimenti non fanno escludere del tutto un tentativo di emulazione.


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We have a dream
16 giugno 2007, di : Luigi Iovino |||||| Sito Web: NEGAZIONE DI GIUSTIZIA

WE HAVE A DREAM...

A Monica Pinto..., ed agli amici del Meetup..., ed a Napoli..., ed alla mia famiglia..., che AMO!!!

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Libera interpretazione dal discorso che Martin Luther King tenne il 28 agosto 1963 durante la marcia per il lavoro e la libertà davanti al Lincoln Memorial di Washington...;

A tutti vorrei far leggere il discorso originale, molto, troppo uguale a quello che stiamo vivendo oggi... a casa nostra...

Titolo: We have a dream...

Sottotitolo: Lettera ad un amico...

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"I have a dream"..., diceva Martin Luther King, a Washington, (America) il 26 Agosto del ’63..., parlando al Suo popolo..., ai Suoi amici...

"Sono orgoglioso di unirmi a Voi per la più grande dimostrazione per la libertà nel nostro paese...

Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il proclama sull’emancipazione.

Un grande faro di speranza, per milioni di schiavi, bruciati sul fuoco dell’ ingiustizia....;

Un’alba radiosa illuminò la lunga notte della cattività.

Cento anni dopo, non siamo ancora liberi..., vittime di segregazione e discriminazione, di povertà solitaria ai margini della società, esiliati nella nostra stessa terra.

Siamo qui, oggi, per raccontare la nostra condizione vergognosa.

Siamo qui per incassare un assegno.

Quando scrissero la Costituzione promisero che ogni cittadino sarebbe diventato erede.

Tutti gli uomini..., si..., avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità.

Ci hanno pagato con un’assegno a vuoto..., ma i soldi c’erano...!!! E siamo qui per incassare questo assegno..., a presentazione..., ci darà le ricchezze della libertà..., e la garanzia di giustizia";

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Caro Martin, sò passate 44 anni..., ’ppure nui tenimm’ò Dream..., comme dicevi Tù, "Il sogno..." Ti volevamo chiedere una cosa: Ma a tè..., ’sst’assegno..., ’cchi t’ ha ’ddato???

No!, no..., non per niente..., é’, c’he ’ppure ’nnuie simme ’sstat’ inculati!!!

No!, nò..., nui nun simme nire..., , peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE..., e simm’ancora ’cchiù ’sstrunz..., pecchè st’assegn’a vvuoto... ll’ avevamo ’ggirato...., nel primo dopoguerra..., e ’pprimma mano...!!!

Mò..., tò ’ppòzzo ’ddicere..., st’assegno a ’vvuoto ve la ’ddato ò ’zzio..., ’sstava in politica..., in Campania..., primma ’c’o ’rrestava a ’ppolizia!!!

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"Siamo venuti in questo santuario per ricordare l’urgenza dell’adesso.

Non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino...

Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia;

Questo è il momento di uscire per le vie..., di chiedere la giustizia....;

E’ il momento di elevare la nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia..., di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio.

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Sarebbe la fine per questa nazione... se non valutasse l’urgenza del momento....

Questa estate della impazienza non finirà fino all’autunno...;

Non è una fine..., ma un inizio!!!"

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Caro Martin, sò passate 44 anni..., ma le cose che ’ddici a mè mi sembra ieri..., quanne scennenn’ é ’sstrade d’ò quartiere a ’ttutt’a ’ggente e ’ssentev’e ’pparlà..., c’a ’ddemocrazia, quà è incompiuta..., e, c’à ggiustizia mò... è proprio nà ZO’ZA!!!

Cà forse nun ’ssarriamo malamente, sii a ’ssocietà cé desse nù rimane..., si a ’ppolizia facesse o salvaggente, e a ’ggiustizia nun sé lavass’è mmano...

No!, nò..., che hai capito??? , nui nun simme nire..., peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE..., nui ca ce credimmo furbi..., ’vveramente... e ’ccé facimme sempe ’ppiscià ’mmano....

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"E coloro che sperano che gli umili hanno bisogno di sfogare le tensioni e poi se ne staranno appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a funzionare..., come se niente fosse successo.

Non ci sarà né riposo né tranquillità, fino a quando a tutti non saranno concessi i loro diritti di cittadini.

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La rivolta scuoterà le fondamenta, della nostra povera nazione, fino a quando non si avrà il ritorno a una giustizia uguale alla ragione...

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Qualcosa debbo dire alla mia gente che vuole andare al palazzo di giustizia..., non dobbiamo dare adito a tensioni..., la nostra sete di libertà non può sporcarsi né in violenza ne in prevaricazioni

Alla forza fisica risponderemo con la forza dell’anima.

Non dovrà condurci questa militanza, alla sfiducia nell’umanità..., perché molti sono giunti a capire che abbiamo un sol destino è una libertà.

L’ingiustizia, dovrà essere combattuta, uniti, guardando sempre in avanti.

Non saremo mai soddisfatti finché ci sarà una vittima degli indicibili orrori della polizia.

Non saremo mai soddisfatti, finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono: "Riservato alla CASTA".

Non saremo mai soddisfatti finché non avremo un nuovo motivo per votare...!!!"

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Martin, son passati 44 anni, ma a me me pare adesso..., No!, nò...., nui nun simme nire..., peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE!!!

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No, non siamo ancora soddisfatti, siamo i veterani della sofferenza creativa..., abbiamo capito che Tu avevi un sogno:

"Tutti gli uomini saranno uguali, schiavi e padroni insieme a spezzare il pane con le stesse mani"

Siamo in un’epoca diversa, e sempre uguale, che all’omertà associa la vigliaccheria..., e ci troviamo scritto sui ’ggiornali, "NOI LAVORIAMO PER LA DEMOCRAZIA!!!" mentre nei Circoli, a Napoli c’è ’ggente, unta dal disonore di essere espressione di tangenti, di stupri del diritto, segnati dalla corruzione, giudicati artefici di estorsione, dalle labbra grondanti di parole inutili e ormai vane andare in giro ad educare i giovani...!!!

Qual’è è il nostro sogno???

"Sentire i fancazzisti e il governatore, lasciare la politica alle ’ggenti, lasciare il proprio posto a chi lo vuole per dare spazio alla civiltà..., NUOVA..."

Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi.

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Martin, so passati 44 anni..., ma io queste cose le ho letto oggi sul Meetup..., No!, nò...., nui nun simme nire..., peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE..., e a’ggiustizia cià ’vvulimm’arrubbà..., pè strad’e Napule, p’é strade d’é ’qquartiere..., a ’cchesta ’ggente nui l’avimma ’SSCETA’!!!

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Verrà il giorno in cui stì figli di...... ’DDio..., vivranno con significati nuovi..., pé stù paese che vò essere NAZIONE..., risuoni presto il VAFFANCULO -DAY, da ogni via..., da ogni borgo, da ogni luogo e da ogni città!!!

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Martin..., s’ò passati 44 anni, e tù ce dice c’amma fà ’ddimane.....

No!, nò..., che capito..., nui nun simme nire..., peggio, molto peggio..., simme NAPULITANE!!!

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We have a dream ...

LUIGI IOVINO

VIVA LA LIBERTA’, SEMPRE!!!