Apocalypto di Mel Gibson

Finanziato autonomamente dalla casa di produzione di Gibson, la Icon Production, il film ha sollevato polemiche per i contenuti giudicati non adatti ai minori...
Apocalypto (USA,2006). Regia Mel Gibson, con Rudy Youngblood, Dalia Hernandez,J onathan Brewer, Morris Bird, Carlos Emilio Baez. Genere: azione/avventura.
Poco prima dello sbarco degli Spagnoli in America Latina, un villaggio di cacciatori dell’antico impero Maya viene sconvolto dall’arrivo di un gruppo di soldati invasori. Zampa di Giaguaro, fatto prigioniero, affronterà un viaggio pieno di pericoli e tenterà di tornare dalla sua famiglia per salvare la sua donna, i suoi figli e il suo mondo.
Dopo "The Passion",il film che ricostruiva gli ultimi dodici giorni della vita di Cristo, Mel Gibson ritorna dietro la macchina da presa.Girato in Messico, nella foresta tropicale,con un cast composto da attori sconosciuti, Apocalypto è recitato in lingua Maya con i sottotitoli. L’ambientazione è molto suggestiva, colpisce il contrasto fra la luminosità quasi accecante delle scene girate in città e il buio della foresta: il direttore della fotografia è Dean Semler, lo stesso di " Balla coi Lupi".
Finanziato autonomamente dalla casa di produzione di Gibson, la Icon Production, il film ha sollevato polemiche per i contenuti giudicati non adatti ai minori. La commissione di censura italiana inizialmente non aveva posto alcun divieto,ma in seguito al ricorso del Codacons, accolto dal Tar, ora c’è un divieto provvisorio per i minori di 14 anni, in attesa della sentenza prevista nei prossimi giorni.
Apocalyto è un film brutale e sanguinario: dalle scene di caccia all’invasione del villaggio, dal viaggio dei prigionieri verso la città ai sacrifici umani in onore degli dei, i Maya vengono ritratti come un popolo feroce e indebolito da continue lotte intestine. La ricostruzione storica è pressochè assente, non c’è nulla che testimoni in qualche modo la grandezza e il fascino di quell’antico impero,ma solo la sua dissoluzione. Quasi inevitabile paragonare Zampa di Giaguaro,protagonista del film, a "Rambo", quando lo si vede impegnato in una fuga a dir poco rocambolesca nella foresta tropicale, nel tentativo di ritornare a casa: bestie feroci, sabbie mobili e frecce che gli trapassano il corpo non basteranno a fermarlo.
C’è da chiedersi se attraverso tanta violenza Gibson voglia esprimere un messaggio di natura politica: prima dell’inizio del film compare una scritta in cui si dice che un popolo non può essere distrutto se la distruzione non è già in atto al suo interno: che sia una sorta di giustificazione storica dell’invasione spagnola e della conseguente cancellazione di una civiltà millenaria?
In realtà il film non merita riflessioni troppo approfondite, e forse Gibson ha capito che suscitare polemiche è un ottimo modo per farsi pubblicità.
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Molti popoli del sudamerica praticavano sacrifici umani.
Il fatto che siano stati sterminati da autentici criminali con il benestare di tutta la società europea dell’epoca non ci autorizza a cancellare le tracce di una cultura che presentava anche tratti di barbarie.
La verità che ne verrebbe fuori sarebbe del tutto parziale.
E’vero che molti popoli del sudamerica praticavano sacrifici umani,ma dal mio punto di vista "Apocalypto" non è un film storico:due ore di violenza pura e talmente insistita da far pensare a una sorta di compiacimento e godimento da parte del regista;violenza che oltretutto non è nemmeno funzionale alla storia che si racconta:l’obiettivo sembra quello di colpire emotivamente lo spettatore e non ricostruire la verità.
E’ vero che molti popoli del sudamerica praticavano sacrifici umani,ma dal mio punto di vista "Apocalypto" non è un film storico:due ore di violenza pura e talmente insistita da far pensare a una sorta di compiacimento e godimento da parte del regista;violenza che oltretutto non è nemmeno funzionale alla storia che si racconta;l’obbiettivo sembra essere quello di colpire emotivamente lo spettatore e non ricostruire la verità.
Definire "autentici criminali" i Conquistadores Spagnoli testimonia la tua limitata conoscenza dei fatti storici. Ogni epoca ha la propria cultura e la propria morale: nel 1500 queste erano ben differenti da quelle attuali!! Il primo e piu’autorevole benestare alle azioni dei Conquistadores nel Nuovo Mondo venne infatti dalla Chiesa che tramite i Gesuiti partecipo`piu’ che attivamente nella distruzione delle civilta’ precolombiane. Visto con occhi attuali effettivamente cio’ appare solo una crudele barbarie ma tornando indietro di ben cinque secoli le motivazioni possono essere numerose e plausibili. Non erano barbari i Maya con i loro sacrifici umani (frutto della propria cultura e religione) come non erano criminali i Conquistadores (portatori della medesime cultura e religione che ancor oggi ammiriamo nelle opere d’arte del Rinascimwento). I valori di pace, uguaglianza, tolleranza, progresso sociale,( di civilta`, in poche parole)che sono alla base della convivenza ai nostri giorni avevano un significato molto diverso cinquecento anni fa. Se dovessimo valutare con la nostra morale odierna tutti gli eventi storici potremmo definire criminali praticamente tutti i fatti della storia umana dagli Assiri ai giorni nostri!!!
Ho visto il film, lo giudico abbastanza buono nel complesso, molto buono per quanto riguarda la ricostruzione storica anche se putroppo limitata ad una relativamente breve parte della pellicola (quella che si svolge nella citta’). Bella la ricostruzione delle teocalli (piramidi). Assolutamente non sono d’accordo con coloro che lo giudicano troppo violento: la realta’ dell’epoca era molto ben piu’ violenta di quella rappresentata nel film. Sono convinto che se si girasse una pellicola veritiera sulla realta’ quotidiana dell’epoca non solo per quanto riguarda le civilta’ precolombiame, ma anche per certe situazioni europee dell’epoca, il film risulterebbe assolutanente inguardabile!!!!