Addio a Little Richard

Aveva 87 anni, uno dei mostri sacri della storia del Rock and Roll. Insieme a quelli che, una trasmissione cult sul genere voluta ed ideata da Renzo Arbore, e andata in onda sulla Rai qualche decennio fa, che riprese il famoso concerto The Giants of Rock ’n Roll, organizzato a Roma al Palazzo dello Sport, che riunì le vecchie glorie degli anni cinquanta, oltre al compianto LIttle Richard, B.B. King, Fats Domino, Little Richard, Bo Diddley, Jerry Lee Lewis, Ray Charles e James Brown su un unico palco.

Nato il 5 dicembre 1932 a Macon in Georgia, è stato l’estrosità al servizio del genere musicale che avrebbe rivoluzionato la musica internazionale. Precursore delle stravaganze portate sul palco, con spettacoli provocatori che avrebbe condizionato gli artisti del genere delle successive generazioni. Tra tutti lo stesso Freddy Mercury che ha costruito la sua carriera su questa forma vintage del rock.

Sarà ricordata per la canzone Tutti Frutti che forse ha collezionato il maggior numero di cover da parte di tantissimi artisti, senza considerare il ballo più acrobatico e irriverente dei giovani degli anni ’50. Il suo stile, caratteristica la sua posizione eretta mentre suonava il pianoforte che farà scuola anche tra i colleghi a lui contemporanei, ha influenzato generi che riscontreranno il consenso del pubblico nel panorama musicale internazionale.

Estroso sul palco come nella vita privata. ha attraversato molti periodi caratterizzati da abusi di varie droghe, ha rappresentato negli anni del Black Power una figura controcorrente, quando la discriminazione razziale cercò di impedirgli di esibirsi davanti a pubblici di razza mista. Little Richard non si piegò a questa diffusa ondata di razzismo che colpì moltissimi artisti afroamericani, continuando ad esibirsi in tantissime località degli Stati Uniti e d’Europa.

Instancabile animale da palco, ha continuato la sua attività artistica fino a tarda età. Epiche le sue esibizioni con B.B. King e gli U2. Il suo ultimo concerto risale al 2013 a Las Vegas.