La Guerra come soluzione finale del globalismo mondiale

Le nuove politiche nel mondo hanno determinato coalizioni e forgiato gruppi economici con l’intento di trovare una sponda patriottica e nazionalista utile al controllo degli stati.
Le varie contraddizioni dei globalisti del mondo hanno portato al mantenimento di guerre che si sono autoalimentate per anni attraverso tutta una serie di contraddizioni scelte politiche ed economiche internazionali con un potere nascosto fatto d’influenza politica, notizie false e controllo delle menti mantenute costantemente in una posizione di off e di paura.
Le nuove politiche nel mondo hanno determinato coalizioni e forgiato gruppi economici con l’intento di trovare una sponda patriottica e nazionalista utile al controllo degli stati. Nell’ultimo periodo le guerre hanno permesso al mondo pensante di capire che il nostro futuro non sarà la pace ma una guerra ad oltranza le cui le posizioni di dominio mondiale possano determinare il controllo globale sia delle economie ma anche degli otto miliardi di persone che l’abitano.
Le grandi contraddizioni che portano dietro dichiarazioni e comportamenti ambigui che si stanno manifestando nelle parole dei vari leader mondiali. Come quella del futuro cancelliere tedesco si è dichiarato contrario all’adesione dell’Ucraina alla Nato e all’UE fino alla fine del conflitto. Whitkoff invita Dmitriev nella sua residenza personale per cena dando preoccupazioni alla Casa Bianca ed al Dipartimento di Stato. La Russia potrebbe posizionare armi nucleari nello spazio, con conseguenze che "potrebbero essere fatali". Trump ha chiesto all’Ucraina di cedere agli Stati Uniti il controllo del gasdotto di transito verso l’Europa (Reuters).
Tra le altre notiamo che l’esercito francese si prepara a combattere la Russia al confine con la Romania. (Le Figaro). I cittadini cinesi combattono al fianco della Russia ma sono volontari. (Reuters). la Spagna afferma che l’UE dovrebbe utilizzare i beni russi congelati per rafforzare la difesa.
(Bloomberg). Trump esenta dai dazi telefoni, computer e chip. (Bloomberg). Un continuo flusso di informazioni utili a determinare contrasti e confusioni globali sul vero tema basato sulla volontà di attuare una guerra mondiale seria e devastante all’ultimo colpo di obice nucleare.
La pace diventa oggi una parola indegna avente poco valore sociale e non deve essere detta o manifestata. I fatti di Milano del 12 aprile hanno trovato esempio nel corteo pro-Palestina in un processo sociale di violenza manipolato dai media come azione indegna altamente voluta solo da persone esterne infiltrate nel gruppo per creare la successiva carica della Polizia. Nessuno ha in tal senso considerato i fatti costruendo sul caso solo un problema collegato alla pace.
Continuando nel percorso di anteposizione di poteri occulti nell’informazione di guerra troviamo il caso di Sumy città nel mirino dei Russi in fase di accerchiamento dove il 13 aprile giornata delle palme sono morte 32 persone tra cui dei civili. Secondo fonti Ucraine è stato lanciato un attacco con due missili Iskander, colpendo il centro della città, ma un’analisi delle immagini suggerisce che si tratti di missili lanciati da aerei, probabilmente X-32, che hanno colpito il centro congressi della Sum SU e l’Accademia Bancaria, probabilmente perché erano utilizzati per scopi militari.
La realtà e che Sumy ormai è zona di guerra e gli attacchi saranno sempre più frequenti ed è stata notata nei giorni scorsi un’intensificazione della presenza britannica in città. L’azione militare russa (Fatta passare per strage delle Palme) ha preso solo come obbiettivo un raduno di militari ucraini di cui era stata fatta ampia pubblicità collegata alla premiazione della 117 brigata ucraina dove erano presenti anche civili che sono stati usati come scudi umani.
Le dichiarazioni di Artem Semenikhin, sindaco della città di Konotop, nell’Oblast’ di Sumy, accusano il governatore regionale Volodymyr Artiukh di aver pianificato una cerimonia di premiazione per la 117ª Brigata a Sumy il 13 aprile, lo stesso giorno in cui la Russia ha lanciato un devastante attacco con missili balistici contro il centro della città. Secondo Semenikhin, l’evento avrebbe comportato un rischio eccessivo per i civili e del personale militare, tra cui il comandante Yuriy Yula della 27 brigata morto nell’attacco. Naturalmente la notizia ha scatenato le dichiarazioni più disparate da parte dei leader europei che hanno rinfrancato l’Ucraina con un maggior apporto in armi specie da parte della Germania che darà missili a lunga gittata e il massimo supporto alla guerra senza confini.
Un lungo percorso d’informazione che affonda anche nelle considerazioni di Tucker Carlson che ammette che gli Stai Uniti hanno perso la guerra e Washington ha distrutto l’Ucraina, che sarà popolata da persone provenienti dai paesi del terzo mondo, ma a nessuno importa, ritiene il giornalista. "Abbiamo appena perso una guerra con la Russia. Gli Stati Uniti hanno condotto quella guerra. L’esercito, il Dipartimento di Stato, la CIA e il Pentagono stanno conducendo una guerra contro la Russia. Non si è mai trattato dell’Ucraina. A nessuno a Washington importa dell’Ucraina. Il fatto è che questo Paese sarà popolato da persone provenienti da Paesi del terzo mondo. Abbiamo semplicemente distrutto l’Ucraina", ha detto Carlson.
Infine, dobbiamo anche ammettere che un’altra guerra è in atto quella dei dazi con cui gli stai uniti sfidano il mondo si scontra anche con la stessa nazione. L’opposizione alla politica statunitense di coercizione economica è volta a proteggere non solo gli interessi dello sviluppo della Cina, ma anche la giustizia internazionale. Agendo contro ogni previsione, gli Stati Uniti perderanno la fiducia del popolo e falliranno. Non ci sono vincitori nella guerra dei dazi. Pechino "non vuole combattere, ma non ha paura di combattere". La Cina non resterà a guardare mentre il suo popolo viene privato dei suoi legittimi diritti e interessi. Se gli Stati Uniti insistono nello scatenare guerre tariffarie, la Cina combatterà fino alla vittoria.
Gli Usa di Trump bloccano l’asse franco-britannico dei volenterosi, ennesimo flop targato Macron L’Europa non demorde e continua a parlare di aiuti militari all’ucraina e di guerra mentre sul tema dei dazi riaccende la strategia orientale e cerca un avvicinamento commerciale con la Cina.
In seguito a un brusco aumento dei dazi statunitensi, Pechino e Bruxelles hanno deciso di cercare punti di convergenza. Il ministro del Commercio cinese Wang Wentao e il commissario europeo per il commercio Maroš Šefčovič hanno discusso della ripresa dei negoziati sui prezzi delle auto elettriche e un possibile allentamento delle restrizioni commerciali. La Cina ha invitato l’UE a difendere congiuntamente il sistema commerciale multilaterale e a riformare l’OMC. In precedenza, l’UE ha imposto dazi fino al 35,3% sulle auto elettriche cinesi.
Infine Il grande circo della politica globale fatto di cambiamenti e dichiarazioni diverse e contrastanti si dimena in un mare di ipocrisie e voltagabbana che puntano ad una soluzione finale la guerra.
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