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2 giugno: Da festa a parata militare

Cos’era la festa della repubblica e cosa è diventata oggi

di Cesare Piccitto - sabato 2 giugno 2007 - 17077 letture

Il 2 giugno 1948 era il risultato di un voto popolare che raccogliendo le energie della Resistenza e cacciando i Savoia, aveva bocciato per sempre la guerra. Inoltre le gerarchie militari di allora erano prevalentemente monarchiche: perché esibire fucili e cannoni per festeggiare la liberazione dall’istituzione che ne era l’azionista di riferimento? Forse si cercava una tregua o un equilibrio tra gli apparati di un nuovo stato che del tutto nuovo non era, che riciclava prefetti, poliziotti e burocrati fascisti, teneva al loro posto generali monarchici, concentrava lo spirito repubblicano nella politica e in Parlamento. Le mostrine, quindi, ebbero una festa in più marciando sullo scenario del vecchio regime, dai Fori imperiali fin sotto il balcone di piazza Venezia. Una sfilata di armi e armati, ogni anno, fino a quando il rivolgimento degli anni Settanta fece capire che quella parata era diventata incompatibile con la società italiana e non rappresentava la Repubblica. Cancellando l’esibizione di armati o riducendola a evento periferico.

In questo paese tutto ritorna, spesso nella versione peggiore. Le ultime parate del 2 giugno sono progressivamente precipitate verso il peggiore dei patriottismi, quello che annebbia le menti e tanto piace all’attuale presidente della repubblica. Un alibi per gli esercizi di piccola potenza mondiale che costituiscono la cultura del centro-destra, un handicap per un centro-sinistra che trema di fronte all’accusa di disfattismo.

Pazienza, potremmo anche far finta di nulla, lasciare Roma per un giorno ai militari e aggrapparci al 25 aprile (finché c’è). Ma la prossima parata esibirà le armi di un esercito in guerra, raccoglierà gli istinti primari dell’«indietro non si torna», farà sfilare l’ipocrisia di chi spara - uccide ed è ucciso - in «nome della pace».

E’ sempre stato di cattivo gusto affidare la memoria della Repubblica ai cannoni; tanto più oggi mentre è in corso una macelleria cui l’Italia partecipa da protagonista. L’ordine e le regole di una parata fanno a pugni con il disordine di una guerra in cui tutto è permesso, di cui i civili e la civiltà sono le principali vittime.

La prossima festa della Repubblica sarà un esercizio di propaganda, una provocazione antiumanitaria, parlerà la lingua del comando militare che si impone a ogni ragionamento politico, sarà un regalo a un governo in difficoltà e tradirà una volta di più lo spirito della Repubblica e dell’articolo 11 della sua Costituzione.

Sarebbe un bene non farla, sarà un atto civico contestarla. E se proprio sfilata ci deve essere che abbia altro luogo e altri protagonisti: da via Tasso alle Fosse Ardeatine, con i resistenti di allora e quelli di oggi, le persone e le associazioni che nella grande guerra mediorientale portano ogni giorno una pratica di pace e solidarietà.


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2 giugno: Da festa a parata militare
18 maggio 2006

ABOLIRE LA PARATA MILITARE DEL 2 GIUGNO?

IL 2 GIUGNO 1946, 60 anni orsono, venne proclamata la Repubblica Italiana, diretta emanazione, scaturita dal consenso popolare nel referendum monarchia o repubblica. Quella scelta, la Repubblica, ha dunque interpretato nei suoi giusti valori la lotta di liberazione, intrapresa, contro la dittattura fascista e l’invasione tedesca, dalle forze popolari e patriottiche italiane dopo l’8 settembre del 1943. Fase della nostra storia conosciuta come Resistenza: una guerra, perchè di guerra si trattò, ma popolare e di liberazione che culminò con l’insurrezione popolare del 25 Aprile 1945, e, con il 2 Giugno si interpreta dunque nel concreto l’intima essenza di queste vicende. Al contrario, invece di abolire la parata, la renderei interprete reale e storica di quella memoria, mettendo alla testa di tutte le armi quella del CVL, la bandiera tricolore del Corpo Volontari della Libertà. Come? Semplice, nell’altare della Patria in Roma è custodita la bandiera del CVL, decorata di medaglia d’oro: mettere alla testa della parata militare, quella bandiera, renderà, finalmente giustizia e onore a tutti i martiri, eroi che hanno combattuto e dato la vita per questa Italia. Non farebbe male, assieme all’inno di Mameli e alle fanfare dei reggimenti, leggere, per farla conoscere, la motivazione della medaglia d’oro al valor militare alla bandiera del Corpo Volontari della Libertà. Quanti la conoscono? Non credo si sia ricordata, in questi 60 anni trascorsi, molto, specialmente nelle scuole. Proporla questo 2 Giugno e durante la parata militare, conferirà alla cerimonia il giusto valore ideale, proprio perchè l’Italia, come sancisce la nostra Costituzione all’articolo 11 dei principi fondamentali: l’Italia ripudia la guerra. I Volontari della Libertà, i partigiani combatterono una guerra, quella di Liberazione: una guerra giusta, perchè popolare, per abolire tutte le guerre, una guerra dove i volontari, laceri e stracciati e senza chiedere compenso alcuno morirono da eroi.

IL 2 GIUGNO E’ QUESTO E COSI’ DOVREBBE ESSERE CELEBRATO! Luciano Bezerédy

Presidente della Sezione A.N.P.I. di Marassi (Genova) intitolata al Com.te Partigiano Virginio Arzani "Kikirikì"

Genova, 18 maggio 2006

    2 giugno: Da festa a parata militare
    29 maggio 2006, di : ITALIANA

    smettetela di parlare di pace quando anche solo per un semaforo verde si inveisce brutalmente...la violenza e’ ormai ovunque nelle piccole cose...smettetela di fare i falsi moralisti!!! La parata del 02/06/06 e’ l’evento piu’ bello e commuovente di tutto l’anno...quei ragazzi sono eroi!!Le guerre fanno parte della storia, le guerre sono eventi a volte necessari....come fate a credere ancora alla pace assoluta quando nessuno di noi ce l’ha dentro? Abolire la parata significa ripudiare il proprio paese e chi, rischiando la vita, difende i nostri figli. Spiegatelo voi ai terroristi cosa significa PACE...
    2 giugno: Da festa a parata militare
    30 maggio 2006, di : AUDACES

    VIVA L’ITALIA E LE FORZE ARMATE.

    ABBASSO I PACIFISTI CON IL PROSCIUTTO DAVANTI AGLI OCCHI.

    Io ci andro’ alla parata del 2 giugno e ci portero’ i miei figli con la bandiera in mano.

    Le forze armate e di polizia sono la garanzia del mantenimento della pace e dell’ordine. Sara’ un piacere e un onore vederle sfilare per le strade.

    Se ce ne sara’ bisogno chi andra’ a morire in battaglia per difendere la nazione? I pacifisti, falsi moralisti, ipocriti e mentitori a loro stessi?

    FORZA RAGAZZI ANDATE E SFILATE, L’ITALIA VI AMMIRA.

    AUDACES (Gian Paolo)

    2 giugno: Da festa a parata militare
    1 giugno 2006, di : franco

    è ora di finirla , con la destra e la sinistra ognuno ha i suoi cadaveri nell armadio e ognuno ha le sue virtù ,il fascismo ha fatto anche cose positive, e i partigiani comunisti cose negative...trucidare nei modi piu barbari tutti quelli che a torto o a ragione anche con processi sommari o falsi si voleva reputare fascisti.... stendiamo un velo pietoso sui fascisti e i partigiani................
    2 giugno: Da festa a parata militare
    2 giugno 2006

    Sono veramente stanco di queste affermazioni da utopia pacifista.. il 2 giugno rimane una delle poche manifestazioni che ancorami rendono fiero del mio paese.. In un italia di gente indecisa,lenta e che non vale nulla lasciamoci almeno un attimo a gustarci le forze armate.. ultimo baluardo di un Italia ormai perduta..
2 giugno: Da festa a parata militare
1 giugno 2006, di : franco

la parata del 2 giugno è anche un tributo a chi lavora per lo stato alle forze armate alle forze dell’ordine ,tutti amiamo la pace , ma non dimentichiamo " se vuoi la pace prepara la guerra " non come gli americani che fanno come gli pare fregandosene di tutto e tutti ma come italiani con tremila anni di storia alle spalle , viva i nostri soldati.
2 giugno:al vero civis
2 giugno 2006, di : claudia mazzarella

come la storia ci insegna,il 2 giugno 1946, il Popolo Italiano votò un referendum per scegliere quale forma di governo volesse tra:la Repubblica e la precedente Monarchia. Il popolo Italiano,sottolineo,scelse la Repubblica poichè stanco del passato regime fascista giunto all’estremismo con la deportazione degli ebrei. Dal momento che questa data ha segnato una svolta significativa nella politica italiana ma anche nella posizione che l’Italia evrebbe assunto nei confronti delle altre potenze Europee e mondiali, ritengo necessario che questa ricorrenza debba essere mantenuta e ben festeggiata esaltandone i valori di libertà e di giustizia che mossero i nostri avi versi una scelta che potesse rivoluzionare le sorti dell’italia, una scelta coraggiosa che oggi viene mal compresa.In particolare in un epoca come quella dei giorni d’oggi in cui i giovani trovano nello spinello i propri valori, in cui il popolo italiano s trova spaccato di fronte alle elezioni del nuovo Presidente del consiglio, non dobbiamo reprimere i pilastri, i capisaldi che vivono dentro di noi e che rappresentano il patrimonio più importante di una Repubblica popolare. Vorrei porre l’accento sulle forze politiche le quali hanno avanzato la proposta dell’abolizione di questa festa, esse stesse hanno sempre esaltato il valore della repubblica come forma di stato da preservare a qualsiasi atto del precedente governo alludendo al passato regime fascista. l’atteggiamento del governo in carica risulta ,dunque, paradossale in merito alla questione. Claudia Mazzarella
2 giugno: Da festa a parata militare
2 giugno 2008, di : picopi

proprio non vi rassegnate!finalmente una festa della repubbloica senza i comunisti- un sogno-questa è la vera LIBERAZIONE
2 giugno: Da festa a parata militare
2 giugno 2008

cesare piccitto direi che sei un emerito imbecille. Studi Scienze della Comunicazione? andiamo bene.. vai a fare una facoltà seria perchè se lì ti insegnano a essere ottuso allora hai proprio sbagliato tutto nella vita..

te lo dico col cuore... sei un coglione!

2 giugno: Da festa a parata militare
2 giugno 2008, di : Cittadino Italiano

Egregio Sig. Piccitto come vede i commenti al suo scritto del 2007 le vanno decisamente contro , non parliamo poi di quelli odierni dopo che si è svolta la parata con il governo Berlusconi. Finalmente una parata magari più striminzita ma almeno non con quelle facce da funerale di Bertinotti Prodi e compagnia bella ......! Io sono un semplice cittadino di media cultura, non sono laureato e forse il mio scritto non sarà dei più corretti ma spero di farmi capire lo stesso.....piantatela di dare contro alle istituzioni ... i cittadini anche se ignoranti non sono stupidi, gli Italiani veri si sono risvegliati e voi non capite che così facendo vi date sempre più la zappa sui piedi .... basta difendere i delinquenti clandestini ( e torno a ribadire "clandestini" così non ci ricamate sopra con la solita storia del razzismo),i gay che hanno tutto il diritto di esistere ma non di ostentare la loro perversione con sfilate, film, pubblicità ecc..., gli zingari che sono e sempre saranno ladri sfruttatori parassiti della società...... basta ....basta e basta. Difendiamo la normalità dei cittadini che lavorano tutto il giorno e non rompono i maroni al prossimo e non chiedono niente se non di vivere in pace e in tranquillità .....

Un Cittadino Normale e Lavoratore